Ombra d'Angelo. Le opere in mostra appartengono al ciclo delle Visioni di Giovanni (2005-2006): 6 pannelli in rame e ottone aggrediti da acidi che disegnano "macchie salmastre", 2 recenti disegni di grande formato, ciascuno costituito da 9 fogli, in cui e' tracciato il perimetro di una immaginifica architettura. Per l'artista il medium e' irrilevante nel definire e nel modificare le convenzioni spazio-temporali. Nell'ambito di Todi Arte Festival.
Ombra d'Angelo
Quando il tempo si muove più adagio, un profumo attraversa lo spazio. Quando il profumo aumenta d’intensità si avvicina il tempo zero. Il tempo zero è la via che congiunge i due mondi (Nagasawa)
Il campo dell’esperienza è misurato dalla durata. Il cosiddetto “tempo reale” della civiltà tecnologica e informatizzata annullando le distanze spazio-temporali, e quindi la durata, nega la possibilità stessa di esperire, limitando il reale alla sola dimensione fenomenica.
La posizione assunta da Nagasawa, fin dal suo esordio, è quella della dilatazione percettiva del sensibile e della dimensione metafisica della realtà: come lo storico indaga le zone buie e non documentate degli accadimenti, conferendo loro carattere di pregnanza e realtà, così l’artista indirizza la sua ricerca formale verso il non visibile e l’immateriale creando “la parte che non può essere vista”.
Le opere di questa mostra, allestita negli spazi dell’ex chiesa sconsacrata del Monastero delle Lucrezie a Todi, appartengono al ciclo delle “Visioni di Giovanni” (2005-2006): sei pannelli in rame e ottone (superfici ritagliate, arrotolate, modulate, quindi ripensate volumetricamente) aggrediti da acidi che disegnano “macchie salmastre”, occuperanno integralmente una parete della chiesa. Saranno esposti, inoltre, due recenti disegni di grande formato, ciascuno costituito da nove fogli, in cui l’artista traccia il perimetro di una immaginifica architettura. Viene così a mostrarsi, nel lavoro di Nagasawa, l’irrilevanza del medium utilizzato nel definire e, soprattutto, nel modificare le convenzioni spazio-temporali.
Enrica Petrarulo
Nell'ambito di Todi Arte Festival
Dal 13 al 22 luglio Musica, prosa, danza, arti visive
Todi Arte Festival 2007 è incentrato sul tema dell’Innocenza.
Dalla prima nazionale di Storia di una Capinera di Giovanni Verga con Simona Marchini, che inaugurerà il Festival nella storica cornice del Teatro Comunale, alla festa di danza e danze, galà curato da Vittoria Ottolenghi, dal recital del pianista Nelson Goerner alla mostra di Hidetoshi Nagasawa.
Un programma molto ricco che prevede la messa in scena di 3 prime nazionali, una anteprima nazionale, oltre a pièces di impegno storico quali Radio Clandestina Roma, Le Fosse Ardeatine,la Memoria e l'incontro con Hanan Awwad Stefano Levi Della Torre, per concludersi in una sfrenata gara di ballo finale sulle note dell'Orchestra Casadei.
Per il secondo anno consecutivo il Todi Arte Festival ha inserito nella sua programmazione seminari gratuiti per giovani tra i 15 e i 35 anni. I seminari sono divisi in quattro insegnamenti (Canto, Recitazione, Regia, Danza) e prevedono un saggio finale fuori dalla programmazione del festival (Per informazioni: Associazione Culturale Palatina - orario 10,00-13,00 / 15,00-18,00. Tel. 06/3610892. Andrea Caterini andreacaterini@yahoo.it).
VENERDI' 13 LUGLIO
dalle ore 18.00 - Monastero delle Lucrezie Inaugurazione
HIDETOSHI NAGASAWA
Ombra d'Angelo
ore 21.00 - Teatro Comunale
STORIA DI
UNA CAPINERA
di Giovanni Verga
Con Simona Marchini
Paolo Restani, pianoforte
Composizioni musicali
originali di Marco Betta
Costumi di Mario Ambrosino
Adattamento e regia di Matteo
Tarasco
PRIMA NAZIONALE
Direzione artistica Vittoria Ottolenghi
Sovrintendenza Simona Marchini
Coordinamento: Associazione PALATINA Onlus
sede operativa:
Via del Corso, 530
00186 Roma
tel. 06 3610892 3230215 fax 06 3222873
Ufficio stampa
Francesco Acampora
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