Luca Zanchi e Valerie Honnart. Un percorso ideato in cinque stanze, dove attraverso sculture e pitture entriamo nei simboli del Mito, nelle regioni oscure della Psiche, nella Mistica unione amorosa nella quale Dio conduce l’anima.
Luca Zanchi e Valerie Honnart
Un percorso ideato in cinque stanze, dove attraverso sculture e pitture entriamo nei simboli del Mito, nelle regioni oscure della Psiche, nella Mistica unione amorosa nella quale Dio conduce l’anima.
Luca Zanchi, scultore, e Valerie Honnart, pittrice, hanno elaborato il concetto che nella tradizione astrologica rappresenta la XII casa, l’ultima; in essa l’individuo arriva finalmente alla meta, si raccoglie nella contemplazione e nella solitudine. E’ il passato della vita trascorsa ad essere qui vagliato dalla consapevolezza in prossimita' della trasfigurazione che condurra' alla rinascita di un nuovo ciclo. Il progetto e' estremamente attuale.
I due artisti, rappresentano attraverso i singoli passaggi le difficolta' che il singolo individuo deve affrontare nel rapporto con la propria precarieta', con la mortalita', con la caducita' delle relazioni e piu' in generale di fronte alla natura mutevole dell’io. Ma emerge anche il tema della vulnerabilita' e della fragilita' collettiva, enfatizzata da minacce assolute, catastrofi naturali, capovolgimenti dell’economia. Matura cosi' l’esperienza e la cognizione e finalmente si raggiunge la consapevolezza, la nuova rinascita.
“…..La rappresentazione della morte si fa evanescente, lieve: viene svuotata del peso che ha fuori e dentro la coscienza dell’uomo, come se la fede facesse evaporare la paura, e rendendo leggero quel che e' pesante, rendesse funzionale il tutto alla accettazione di un unico disegno divino. E qui Valerie incontra l’opera di Luca, incontra il mito ed il superamento dello stesso nei misteri eleusini. Il ratto di Persefone rappresenta nella sua discesa all’ade, il momento vero della rinascita della vita…"
Alessandro d’Ercole
“….. le opere di Luca sono generate, partorite, proprio dalla confluenza dell’essere vinto e nello stesso momento in cui il nostro volto e' nella polvere, scorgere qualcosa che atavicamente ci avvince e con cui, da un’altra visione, finora sconosciuta, ci mettiamo in contatto. E’ come se le sue figure avessero passato la soglia del dolore per riuscire ad essere incarnate...
….Discorso totalmente a parte, anche se il progetto che oggi vediamo e' unitario nella sua genesi e costruzione, e' quello di Valerie'…..Lei e' come una muta ancella che preserva, conserva, accudisce, detiene e presenta immagini, o meglio frammenti di immagini, che e' riuscita a salvare dal naufragio emotivo in cui erano sepolte..."
Renato Miracco
Testi critici
Alessandro d’Ercole, Renato Minarco, Maria Teresa Sarno, Giuseppe Salerno, Viviana Meschesi, Gianluca Murasecchi.
Inaugurazione Venerdi' 15 Settembre 2006 ore 19.00
Massenzio Arte
via del Commercio, 12 - Roma