Hotel Monte Rosa
Chiavari (GE)
via Marinetti, 6
WEB
Aeropranzo futurista
dal 17/12/2001 al 18/12/2001
WEB
Segnalato da

Silvia Tessitore




 
calendario eventi  :: 




17/12/2001

Aeropranzo futurista

Hotel Monte Rosa, Chiavari (GE)

...Di Chiavari. Il Convegno a 70 anni dall'evento (1931 - 2001) vuole ricordare un avvenimento che ebbe grande risalto nella vita culturale e mondana e nelle cronache del tempo. Ma, al tempo stesso, vuole porre l'accento su un aspetto del tutto originale del movimento artistico che diede vita alla prima 'avanguardia' italiana: la cucina, reinterpretata - appunto - in chiave futurista.


comunicato stampa

DI CHIAVARI
Marinetti in cucina

a 70 anni dall'evento (1931 - 2001)

Convegno promosso da
Associazione Pagina 98 / Parco Culturale del Tigullio e Comune di Chiavari
con il contributo di Regione Liguria
e la collaborazione di Istituto Statale d'Arte di Chiavari Scuola Alberghiera di Lavagna e Hotel Monte Rosa di Chiavari

Interventi di:
ALESSANDRA DE BARBIERI
Assessore alla Cultura del Comune di Chiavari
BARBARA BERNABO'
storico dell'arte, Conservatrice della Pinacoteca di Palazzo Rocca (Chiavari)
ENRICO ROVEGNO
docente dell'Istituto Statale d'Arte di Chiavari, coordinatore della ricerca storica e documentale svolta dagli allievi
GERMANO BERINGHELI
critico d'arte, già docente dell'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova
ENRICO CRISPOLTI
dell'Università di Siena, curatore della mostra "Futurismi" per il Palazzo delle Esposizioni di Roma

Mostra dei lavori eseguiti dagli allievi dell'Istituto Statale d'Arte di Chiavari
Coordinamento dei proff. FRANCO AMADORI e ROBERTA SIGNANI

Totem Futurista di CATERINA ANDREOLI
Aperitivo Futurista a cura dell'HOTEL MONTE ROSA

"Il Comm. Tapparelli organizzò mirabilmente a Chiavari, il 22 novembre 1931, una giornata futurista, in cui s'inaugurò una Mostra d'Arte Futurista, si tenne il Circuito di Poesia (vinto dal poeta triestino Sanzin) ed una conferenza di F. T. Marinetti sul "Futurismo Mondiale". Inoltre, più di 300 persone parteciparono al grande aeropranzo tenuto nell'Hotel Negrino: vi erano le maggiori autorità della Città e della Provincia". (F.T. Marinetti)

IL CONVEGNO DEL 18 DICEMBRE 2001
Il Convegno L'AEROPRANZO FUTURISTA DI CHIAVARI a 70 anni dall'evento (1931 - 2001) - in programma all'Hotel Monte Rosa di Chiavari (Ge) il prossimo 18 dicembre alle ore 16 - vuole ricordare un avvenimento che ebbe grande risalto nella vita culturale e mondana e nelle cronache del tempo (dal Corriere della sera al Corriere Mercantile).
Ma, al tempo stesso, vuole porre l'accento su un aspetto del tutto originale del movimento artistico che diede vita alla prima "avanguardia" italiana, su uno degli elementi d'interesse - insieme a letteratura, pittura, scultura, musica, teatro, architettura... - sui quali s'appuntò la curiosità e l'inventiva di Filippo Tommaso Marinetti e dei suoi molti seguaci: la cucina, reinterpretata - appunto - in chiave futurista.

L'iniziativa - promossa da Parco Culturale del Tigullio e Comune di Chiavari, con il contributo di Regione Liguria - giunge tra l'altro a conclusione di un percorso di studio e ricerca che ha coinvolto due scuole del territorio: l'Istituto Statale d'Arte di Chiavari e la Scuola Alberghiera di Lavagna.
Attraverso documenti dell'epoca e sotto la guida dei docenti, i ragazzi hanno potuto ricostruire e approfondire temi e circostanze dell'evento del 1931.
Tra gli allievi dell'Istituto d'Arte è stato anche bandito un concorso di idee, dal quale sono scaturiti alcuni elaborati - che saranno esposti in occasione del Convegno - tra i quali un Totem futurista di grandi dimensioni di Caterina Andreoli, il cui bozzetto è stato selezionato per le particolari qualità espressive.

L'AEROPRANZO FUTURISTA DEL 22 NOVEMBRE 1931
Il 22 novembre del 1931 fu organizzata a Chiavari una solenne giornata di festeggiamenti: Filippo Tommaso Marinetti - per incarico del Governo fascista e della Reale Accademia d'Italia - inaugurò il Palazzo delle Esposizioni del Litorale Tirreno di Levante (in via Nino Bixio) e la grande "Mostra d'arte futurista" che si concluse il 15 gennaio successivo. Il Podestà della città, Salvatore Brignardello, radunò a Chiavari un gran numero di personalità e giornalisti, e chiamò da Milano il cavalier Bulgheroni, cuoco noto e apprezzato, per allestire un grande banchetto - per oltre 300 invitati - presso il Grand Hotel Negrino (che oggi non esiste più): vennero servite pietanze dai nomi bizzarri, "progettate" dagli artisti futuristi ed ispirate ai principi enunciati nel "Manifesto della cucina futurista" di Marinetti, pubblicato per la prima volta il 28 dicembre 1930 sulla Gazzetta del Popolo di Torino.

"Consultiamo in proposito le nostre labbra, il nostro palato, le nostre papille gustative, le nostre secrezioni ghiandolari ed entriamo genialmente nella chimica gastrica". All'insegna di questa esortazione e di un "rinnovamento totale" dell'alimentazione e quindi della cucina, si proclamava l'abolizione della pastasciutta - "alimento che s'ingozza, non si mastica", "assurda religione" che "agli italiani non giova" - e di ogni esterofilia gastronomica, e s'invocava un'armonia dei cibi, della loro preparazione, presentazione e somministrazione, improntata a un'originalità assoluta, ai limiti della stravaganza, oltre che ai criteri estetici propri del Movimento, a partire dalla denominazione stessa delle vivande.

Per l'AEROPRANZO DI CHIAVARI furono serviti:
TIMBALLO D'AVVIAMENTO, testina di vitello con ananas, noci e datteri imbevuti di cognac e ripieni di acciughe.
BRODO PENSILE o DECOLLAPALATO, miscuglio di brodo, champagne, maraschino e petali di rosa.
BUE IN CARLINGA, polpette adagiate su aereoplani di mollica di pane.
SORVOLATINE DI PRATERIA, un'insalata di arance e mele spruzzate di liquori e un'insalata di petti di pollo, barbabietola e arance all'olio e aceto
ELETTRICITA' ATMOSFERICHE CANDITE, sorta di "saponette" candite di colore verde.

LE CRONACHE E I COMMENTI DELLA STAMPA
Le cronache dei giornali riferiscono, insieme a qualche elemento discordante circa il menù, che gli invitati - sconcertati da pietanze tanto lontane dal gusto abituale - "coraggiosamente tentarono l'esperimento della deglutizione" di quei datteri a sorpresa, o delle misteriosissime polpette "in carlinga" (in molti preferirono mangiare la mollica di pane su cui erano servite), o delle saponette candite "che solo una minima parte dei banchettanti osò portare alla bocca". Il tutto fu concluso da un AMMARAGGIO DIGESTIVO "che non tutti pervennero a compiere dato che molti erano già sprofondati al momento del decollaggio", e dal poeta Farfa "che declamò con impeto aviatorio un inno quasi pindarico intitolato Tuberie", "una fantasmagoria indiavolata".

LA CUCINA FUTURISTA ISPIRATRICE DELLA CUCINA DI OGGI?
Se da un lato la cucina futurista - come ogni altra espressione del Movimento - s'improntava alla più radicale negazione della tradizione e all'esaltazione dell'imprevedibile, dall'altro - per l'impiego privilegiato di ortaggi e verdure, o per la brevità delle cotture, o per la cura dedicata alla presentazione dei cibi - può forse essere considerata come l'ispiratrice di quella nouvelle cuisine che ha in qualche modo rivoluzionato in maniera creativa la più moderna arte culinaria.
Il più spiccato elemento comune (pur se variamente interpretato) pare proprio il concetto di "armonia": l'intento di preservare al meglio profumi, sapori, leggerezza e qualità nutritive dei cibi, evitando innanzitutto cotture troppo stressanti. E - al di là delle dispute tra sostenitori e detrattori della cosiddetta dieta mediterranea - è stata sicuramente la prima "corrente di pensiero" ad aver negato l'uso della pasta - "ultima trincea del passatismo" - come alimento troppo calorico e poco proteico: e sappiamo quanto a lungo questo preconcetto nei confronti del più caratteristico dei prodotti nazionali abbia influenzato gli orientamenti della dietetica come le nostre scelte quotidiane.

COME SI CONCLUSE LA GIORNATA FUTURISTA A CHIAVARI
Alle 16.30 di quel pomeriggio, Marinetti tenne un discorso nel Teatro cittadino su "L'Arte italiana e il suo avvenire", un'esaltazione delle "manifestazioni della pittura e della poesia armonizzate col nostro tempo carico di domani e non di ieri".
Marinetti e il suo seguito si trasferirono poi nuovamente al Palazzo delle Esposizioni, dove furono premiate le migliori vetrine della città.
Alla sera, dopo un più parco e ordinario banchetto alla taverna del "Gatto Nero", in Teatro si svolse il "Circuito di poesie": un reading di una ventina di poeti in gara, davanti a un pubblico foltissimo che con la durata del suo applauso, come da regolamento, decretò la vittoria del poeta Krimer.
Ma Marinetti, d'autorità, decise che il premio - un casco d'alluminio - dovesse essere conferito al poeta triestino Bruno Sanzin che - forse non proprio lusingato, e timoroso delle proteste della folla - non ritirò il trofeo.

IL FUTURISMO IN LIGURIA
La Liguria fu fin dagli anni Dieci sede d'iniziative e "serate" futuriste, come quella del 1914 al Politeama di Genova (con Marinetti, Boccioni, Carrà, Mazza e Russolo) o la rappresentazione - l'anno successivo - del "Teatro sintetico futurista" di Marinetti, nello stesso teatro. In entrambe le circostanze, il pubblico reagì assai vivacemente alle "provocazioni" dei protagonisti, e se nel primo caso si limitò ai fischi nel secondo fece addirittura ricorso al lancio di ortaggi. Ma in Liguria il fervore dei fondatori e degli attivisti della prima ora futurista aveva incontrato l'entusiasmo e l'impegno di alcuni artisti e intellettuali del luogo (Rambaldi, Agostoni e altri): quindi, non disarmò di fronte alla poco calorosa accoglienza del popolo ligure. Nel 1919 fu allestita a Genova la "Grande mostra nazionale futurista", e Marinetti non nascose mai la sua personale predilezione per la città della Lanterna.

IL FUTURISMO NEL TIGULLIO
Chiavari in particolare, nel Levante, fu - insieme ad Albisola, nel Ponente, tra le località della regione - teatro di particolari eventi. Nel 1920, un'esposizione di caricature futuriste; nel 1922, la realizzazione da parte di Rambaldi di tre importanti opere ("Controluce", "Bal Tabarin 7" e "L'antro dei vizi"); nel 1926, La "Mostra chiavarese di arte moderna" organizzata dalla locale Società Economica; nel 1927, il progetto dellarchitetto Sartoris per una "Cappella-bar" nel convento delle monache (il progetto non arrivò a compimento per la morte dell'abate, don Ferrero).
L'edificio della Colonia Fara resta a testimonianza di un'epoca fortemente influenzata dal mito della velocità e della potenza, quel mito di cui il Futurismo fu - in ambito culturale e artistico - il principale interprete, e che - specie nelle arti figurative - introdusse quel nuovo concetto dello spazio che aprì la strada al cubismo, al dadaismo e al surrealismo.

Martedì 18 dicembre 2001 - Ore 16

Info: Associazione Pagina 98 per la promozione e diffusione della lettura
Parco Culturale del Tigullio
Via Camporino 6/2 - 16035 Rapallo 0185.234492

Altre notizie sull'Aeropranzo e su Marinetti e il Futurismo nel Tigullio sul sito web

Ufficio Stampa: Silvia Tessitore

Chiavari (Ge), Hotel Monte Rosa
via Marinetti, 6

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