Centro Culturale Puskin
Milano
Via Bernardino Verro, 15

Angelo Riviello Moscato & Giulio Cesare Capaccio - 1590/1592 - 1986/2002
dal 20/5/2002 al 15/6/2002
02 8467752
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Angelo Riviello



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20/5/2002

Angelo Riviello Moscato & Giulio Cesare Capaccio - 1590/1592 - 1986/2002

Centro Culturale Puskin, Milano

un lavoro interdisciplinare, serie detta "Delle Imprese"


comunicato stampa

L'artista campano, Angelo Riviello, che da anni vive e lavora tra Milano e la Città di Campagna in provincia di Salerno, e che da anni svolge un lavoro interdisciplinare (fotografia, film-video, installazioni, scultura, pittura), nel recupero di una propria radice: autobiografica, storica, culturale e antropologica, ci presenta questa serie, detta "Delle Imprese", il titolo di un libro del Capaccio, suo conterraneo, letterato e storico, personaggio di potere nel periodo del Barocco Napoletano. Personaggio che conobbe la gloria, ma anche la miseria. Lo storico più accreditato di Napoli, che ebbe soprattutto il merito di promuovere ricerche di archeologia. Infatti fu il primo ad interessarsi degli scavi di Pesto (oggi Paestum).
Si tratta di un "work in progress dal 1986", di una delle serie dedicate ai personaggi storici, nati e/o soggiornati nella sua città (Giordano Bruno, Giulio Romano, J.Caramuel y Lobkowitz, etc,), definita dal Vasari come "...una delle meraviglie antiche", parlando di Giulio Romano, nelle sue "Vite". Una serie che vuol essere una sorta di rivisitazione, reinterpretazione e/o sostituzione dei personaggi, scambiando le date, scambiando i periodi, scambiando i nomi. Rendendo un omaggio con affetto, con ironia, con convinzione.
Rivendicando un'identità, legata in questo momento, soprattutto ai rischi della globalizzazione, con una cultura del vuoto sempre più dominante. Da un lato si tratta di un omaggio e di una rivisitazione, dall'altro vuol essere un pretesto. Un pretesto per resistere a questa invadenza del vuoto, che si registra in questo nostro sistema sempre più globalizzante. Un pretesto per ridiscutere di arte, nelle sue discussioni formali, ma soprattutto nelle idee e nei contenuti, dove il mezzo,per Riviello, è solo una consequenziale scelta soggettiva.
Nel caso di questi lavori (ad eccezione dei tondi in ceramica a cera sarda), si tratta di pittura: colori acrilici e gouache su carta intelata e acrilico su tela. Il disegno si compone di due ovali dello stesso emblema. Uno è riportato in bianco e nero, fedelmente all'originale, e l'altro invertito e reinterpretato con la pittura, e spesso anche con i titoli tradizionalmente intesi, dove pare che l'artista si diverta, accompagnati dalla tecnica di esecuzione, con la data e con la dimensione dell'opera. Moscato è il cognome di sua madre.

La mostra è accompagnata, negli stampati, da due lettere all'autore, di Gelsomino D'Ambrosio (teorico e ricercatore grafico di comunicazione visiva - art director di Segno Associati di Salerno e docente all'I.S.I.A. di Urbino) e di Antonio D'Avossa (critico d'arte - docente all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano).

Immagine: Angelo Riviello www.memoires-elephants.com, 2001 Acrilico su tela, 100x145 cm.

21 maggio 15 giugno 2002 ore 19,00
work in progress dal 1986 serie Delle Imprese
Centro Culturale Puskin Via Bernardino Verro, 15 - 20142 Milano
orario: dal martedì alla domenica dalle 16,00 alle 21,00

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