Il disegno e l'archeologia. Le mute maschere del carnevale tradizionale, dei Mamuthones, dei Boes e Merdules, e de sa Filonzana, solo per citare alcuni esempi, animeranno la mostra attraverso immagini fotografiche e pannelli esplicativi.
Mostra sulle maschere del carnevale tradizionale barbaricino
La mostra prevede l'esposizione di materiale fotografico di Antonello Arru, Maria Giovanna Calia, Davide Cassanello e maschere artigianali realizzate da Franco Sale, supportato da pannelli esplicativi.
Scopo che l'Associazione Culturale Itzokor O.N.L.U.S. si propone di raggiungere con la mostra "Maschere" in maschera della Barbagia, è quello di fornire ai visitatori uno spaccato della tradizione barbaricina di straordinario valore etnologico.
Raccontare le maschere e il loro significato trova un ruolo importante nel processo di valorizzazione della memoria del nostro vissuto; un vissuto che è parte integrante del patrimonio tradizionale folkloristico della nostra isola, che in quanto tale deve essere salvaguardato; un vissuto che è proprio della Barbagia ma che, in quanto identità di tutti i sardi, deve trovare l'occasione per essere trasmesso e divulgato anche fuori dal proprio ambito di origine.
Le mute maschere dei Mamuthones, dei Boes e Merdùles, e de sa Filonzana, solo per citare alcuni esempi, animeranno la mostra attraverso il supporto di materiale fotografico e pannelli esplicativi.
E la mostra, nel suo voler essere memoria e quindi storia, animerà uno dei quartieri storici della città di Cagliari, Castello, che ne ospita la sede.
Inaugurazione: 20 gennaio 2008, ore 18:00
Associazione Itzokor
Via Lamarmora 123, Cagliari
Sarà possibile visitare la mostra tutti i pomeriggi, eccetto il lunedì, dalle ore 17:00 alle 20:00.
Sono previste visite guidate alla mostra tenute dagli organizzatori della stessa