Fondazione Bevilacqua La Masa - Palazzetto Tito
Venezia
Dorsoduro, 2826 (Palazzetto Tito)
041 5207797 FAX 041 5208955
WEB
Richard Hamilton
dal 5/6/2007 al 7/10/2007
mercoledi' - domenica 10.30-17.30

Segnalato da

Studio Pesci




 
calendario eventi  :: 




5/6/2007

Richard Hamilton

Fondazione Bevilacqua La Masa - Palazzetto Tito, Venezia

A Host of Angels. Insieme alle 13 tele sono presenti mobili, oggetti e arredi voluti dall'artista stesso, in un gioco prospettico di rimandi continui. Ad aprire la mostra sono i ritratti degli amici, Dieter Roth e Derek Jarman, e l'elaborazione grafica di uno spazio domestico in cui la costruzione dell'immagine, le linee d'orizzonte e i punti di fuga sono messi a nudo per mostrare la doppia anima dei suoi ultimi lavori.


comunicato stampa

A Host of Angels

A cura di Marco Ferraris e Marinella Venanzi

Per la sua personale a Venezia in concomitanza con la 52. Biennale di Arti Visive, Richard Hamilton presenta un progetto che coinvolge tutta la sede di Palazzetto Tito (Dorsoduro 2826, Venezia) Fondazione Bevilacqua La Masa. Insieme alle 13 tele di grandi e medie dimensioni saranno presenti mobili, oggetti e arredi voluti dall’artista stesso, in un gioco di rimandi continui tra le prospettive sulla tela e quelle presenti nello spazio.

Ad aprire la mostra saranno i ritratti degli amici, Dieter Roth e Derek Jarman, e un’elaborazione grafica di uno spazio domestico, Chiara & chair, in cui la costruzione dell’immagine, le linee d’orizzonte e i punti di fuga sono messi a nudo dall’artista stesso, che ci mostra da subito la doppia anima dei suoi ultimi lavori. Da un lato una strutturazione meticolosa e quasi maniacale dello spazio, creata attraverso sovrapposizioni di spazi e oggetti. Dall’altro l’intervento pittorico, nel quale l’artista lavora sui dati, sfumando l’immagine o ricreando a mano ciò che la fotografia, anche quella più di dettaglio, non riesce.

Dagli anni ’90 Hamilton è passato dal ritrarre personaggi dell’iconografia popolare a lavori più intimistici. Costruisce l’immagine partendo da fotografie da lui stesso scattate, o cartoline di bassa foggia. Poi le traspone sulla tela attraverso programmi di grafica evoluti, ricreando un ambiente perfettamente consono alle azioni in essere. Così gli Angels, come lui stesso li chiama, sono i personaggi familiari, gli amici di sempre, le situazioni intime, gli interni della sua casa. Donne virginee e angeliche che alludono alle duchampiane Brides e Virgins.

La mostra prosegue con un celebre pezzo di cui un’altra versione è presente nella collezione dello Staatliche Museen di Kassel. The passage of the bride II, su cui l’artista lavora da quasi 10 anni, ogni volta aggiungendo o modificando piccoli particolari. Alcune volte lascia la visione dello spazio: un corridoio, una finestra aperta sul verde, la luce bianca che ne proviene, i suoi riflessi nella parete specchiata; altre suggerendo la presenza di una donna, the bride, anch’essa riflessa e in qualche modo volatile. Accanto alla tela, vicino alla finestra, alcuni oggetti presenti nell’opera vengono trasposti nello spazio. Ancora in the Bathroom e in the Bathroom 1 e 2 ritorna una figura femminile. Qui il rosso magenta della superficie è reso vibrante dalla pennellata dell’artista, e una donna, fasciata in simbolici panni bianchi, attraversa lo spazio.

Nelle ultime sale il visitatore sarà accompagnato dalla visione degli ultimi pezzi inediti dell’artista: The Passage of the Angel to the Virgin e Descending Nude.

Le comparse femminili quasi estranee alla definizione dell’ambiente intorno, la luce bianca che pervade i lavori e lo spazio espositivo, le immagini ricomposte da prospettive diverse, oppure da angolazioni simili ma ricollocate in un altro intorno, ci inducono a riflettere sul continuo rimando tra la vita quotidiana e l’opera d’arte, tra l’uomo e la sua relazione con lo spazio e gli oggetti. Proprio what is it that makes today’s homes so different, so appealing? ci suggerisce che è l’uomo, con l’umanità, la storia e i loro legami al centro della questione che Hamilton ci pone.

Uomo dalla cultura interdisciplinare, Hamilton è una figura capitale per la storia dell’arte contemporanea. Dopo la partecipazione all’Indipendent Group (Londra, 1952-1955), sono note le sue collaborazioni con Marcel Duchamp, i suoi studi sulla Green Box (1968) a partire dai quali ha ricostruito numerose versioni de Le Grand Verre.

La mostra, prima personale dell’artista in Italia, sarà accompagnata da un catalogo di documentazione sui lavori presenti alla Fondazione Bevilacqua La Masa.

Immagine: Richard Hamilton, Portrait of a woman as an artist, 2005-2006, olio su stampa su tela 100 x 123 cm

Ufficio stampa
Studio Pesci di Federico Palazzoli
Via Giuseppe Petroni 18/3 - Bologna
Tel. +39 051 269267 - Fax +39 051 2960748
info@studiopesci.it

Inaugurazione 6 giugno 2007 ore 18.30

Fondazione Bevilacqua La Masa Palazzetto Tito
Dorsoduro 2826 - Venezia
Orari: da mercoledì a domenica dalle 10.30 alle 17.30
Ingresso: Intero 3 Euro, ridotto 2 Euro

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