CuriMbo'. "Mi sono appropriata dello stesso punto di partenza per recuperare le mie esperienze, tra cui la danza, facendo che il (mio) corpo si muovesse, ora per forza interiore, ora per forza esterna".
Di origine Tupinambá, "Canzone Magica del Rio delle Amazzoni", adesso noto come Carimbó (Curi = Pau e Mbo = vuoto o annoiato), era la musica preferita tra i pescatori Marajoaras.
Attraversa insieme a loro la baia di Guajará e arriva fino alle spiagge del Salgado paraense, dove si consolida come genere musicale attraverso le influenze del drumming africano e i movimenti delle danze popolari lusitane.
Toccante per il ritmo e, per me personalmente, per essere nato ed aver percorso gli stessi cammini delle mie radici, la cadenza del Carimbó riflette la forza della “miscigenação”, origine del popolo brasiliano, in netto contrasto con la leggerezza e la femminilità della coreografia. L’inevitabile invito al movimento è simultaneo alla percezione del suono, che aiuta la riflessione.
La scelta del Carimbó come strumento poetico mi ha fatto rivisitare la terra di mio padre, mi ha avvicinato alle sue memorie, mi ha fatto sentire l'abisso dell’assenza e il peso degli anni di lontananza, attraverso sentimenti vividamente espressi nei testi e nelle poesie, che fanno della nostalgia e dei ricordi d'infanzia, della natura e della cultura della grande isola di Marajó, sempre un punto di partenza.
Mi sono appropriata dello stesso punto di partenza per recuperare le mie esperienze, tra cui la danza, facendo che il (mio) corpo si muovesse, ora per forza interiore, ora per forza esterna, nei rituali, nel ritmo, negli strumenti e nei colori che danno vita al Carimbó.
Nel registro delle azioni, dello spazio e del tempo non contestualizzabili, muovo i piedi scalzi compiendo giri intorno al mio asse, nel tempo in negativo. Con il corpo inchinato in segno di riverenza, all'ampiezza e alla libertà. A volte nascosto, a volte accentuato, sotto l’incresparsi delle gonne...
Testo di Karina Machado
Inaugurazione 13 giugno ore 20
Mostrami Factory @Folli50.0
via Folli, 50 (Fondazione Bracco) Milano
gio 15-21, ven 15-23, sab 11-23, dom 11-21
ingresso libero