Coralie Marabelle
Christine Phung
Egide Paris
Eric Raisina
Em Riem
Ditta Sandico
Kristian Von Forselles
Dognin
Nina Gautier
Gary Cass
Donna Franklin
Jonas Edvard
Orange Fiber
Caroline David
L'approccio nuovo dei tessuti del futuro. La mostra presenta alcune fibre ricavate da specie vegetali e animali, di cui una parte e' commestibile e l'altra e' utilizzata per la creazione tessile.
a cura di Caroline David
Arancia, limone, ananas, banana, noce di cocco, ortica, caffè, riso, soia, mais, barbabietola, lino, loto, alghe, funghi, vini, birre, molluschi e crostacei…
Sulla linea delle mostre Futurotextiles, Textifood presenta alcune fibre ricavate da specie vegetali e addirittura animali, di cui una parte è commestibile e l’altra viene invece utilizzata per la creazione tessile.
La volontà è quella di mostrare il campo delle possibili sinergie fra i sistemi produttivi alimentari e quelli tessili. Queste fibre giungono dai vari continenti e sono studiate dai ricercatori di tutto il mondo per rispondere ai bisogni di un pianeta sempre più responsabile.
Per far conoscere queste stoffe spesso ignote, lille3000 si è rivolta a designer e stilisti consapevoli di una crescita intelligente e sostenibile delle risorse del pianeta, e che in quest’occasione propongono creazioni realizzate con fibre spesso ricavate dai residui dei raccolti. Artisti come Coralie Marabelle, Christine Phung, Design Percept, L’Herbe Rouge , A+Z design o Egide Paris hanno integrato il risultato delle ricerche tessili incentrate sulla chimica vegetale e il trattamento della biomassa.
Altri, come Eric Raisina, Em Riem, Ditta Sandico, Kristian Von Forselles, Dognin, Nina Gautier…, sono ricorsi a fibre naturali conosciute da secoli e quasi dimenticate. Altri ancora, come Gary Cass & Donna Franklin, Jonas Edvard o Orange Fiber, hanno creato nei loro laboratori materie innovative e indubbiamente visionarie.
Design : lille3000 / Futurotextiles
Inaugurazione 30 aprile
Fondazione Stelline
corso Magenta, 61 Milano
Lunedì-Sabato : 11:00-19:00
ingresso libero