Citta' invisibili. Luoghi senza confini, case prive di muri, solo esili strutture costituiscono le citta' di Barbieri, ideate per racchiudere piccoli sogni, frammenti di fantasia, schegge di poesia.
Una serie di sculture dedicate al tema delle “Città invisibili” saranno protagoniste della prima
personale di Michelangelo Barbieri alla Galleria Forni.
Luoghi senza confini, case prive di muri, solo esili e raffinate strutture costituiscono le città di
Barbieri, ideate per racchiudere piccoli sogni, frammenti di fantasia, schegge di poesia.
Non sono illusioni, sono viaggi attraverso una nuova dimensione, ove le proporzioni sono
reinventate e la materia perde il proprio peso e la propria funzione, tanto che una piuma può
controbilanciare un blocco di marmo, una nuvola può sostenere una barca in navigazione e
una rosa è in grado di sorreggere un palazzo. Il gioco dei ruoli è totalmente sovvertito per
trovare nuovi equilibri: “cerco di ridare armonia e semplicità a quello che dentro è disordinato
e difficile da comprendere” questa è la funzione della scultura per Barbieri. La delicatezza e
fragilità degli elementi che la compongono emerge evidente per accentuare la precarietà di
quei nuovi e preziosi equilibri che, evocando quiete e armonia, suggeriscono un nuovo ordine
delle cose.
Michelangelo Barbieri nasce nel 1978 a Bologna. Vive e lavora tra Bologna e Venezia. Diplomato all’Istituto Statale
d’Arte di Bologna, città natale per la quale nutre un forte attaccamento, prosegue la sua formazione
all’Accademia di Belle Arti per coltivare l’innata matrice scenografica. Fin dai primi anni di studio, a vent’anni, segue
con passione il corso di scenografia teatrale del professor Enrico Manelli che si rivelerà guida fondamentale per il suo
percorso artistico. È proprio durante gli anni di studio trascorsi ad elaborare progetti e a tradurli in scenografie per
spettacoli teatrali, che si fa avanti in Michelangelo Barbieri l’idea di applicare lo stesso modus operandi alla scultura.
Agli inizi del 2000 prendon vita le prime Nuvole realizzate con rame e ferro a cui seguiranno i Ponti e di lì a poco le
Case. È proprio durante gli anni di studio trascorsi ad elaborare progetti e a tradurli in scenografie per spettacoli
teatrali, che si fa avanti in Michelangelo Barbieri l’idea di applicare lo stesso modus operandi alla scultura. Agli inizi
del 2000 prendono vita le prime Nuvole realizzate con rame e ferro a cui seguiranno i Ponti e di lì a poco le Case. “La
mia scultura, che chiamerò emozione, nasce dall'esigenza di rispondere a un'intima curiosità nei confronti delle mie
disarmonie interiori. Il “Viaggio” è ricerca e lo intraprendo assieme alle mie navi leggere, alle onde emozionali che
cavalco, alle nuvole che mi bagnano e alle ancore che mi trattengono saldamente a terra . Il perché delle cose è
un filo conduttore che unisce tutti i miei lavori. Curioso e fiero di esserlo cerco di ridare armonia e semplicità a quello
che dentro è disordinato e difficile da comprendere. Penso che tutto quello che esce da dentro sia uscito per
necessità, da qui inizia il viaggio verso la comprensione. Inserire, togliere, riordinare, sono tutti momenti di quotidiane
esperienze. Quello che adoro e quello che odio discutono per costruirsi la strada verso la reciproca comprensione.
Passato e presente costruiscono il futuro viaggio verso me stesso. “ Michelangelo Barbieri
Ufficio stampa Silvia Mainardi T. +39 051 231589 silvia.mainardi@galleriaforni.com
Inaugurazione mercoledì 11 giugno 2014, dalle ore 18
Galleria Forni
Via Farini, 26/F - Bologna
orari 9-13 e 15,30 -19,30 - chiuso lunedì e festivi
chiuso i sabati di luglio
Ingresso libero