Nelle sue sculture Katja Kotikoski rappresenta gli effetti narrativi prodotti dalla forza desiderante sul mondo; Sonia Ros lo fa in modo anti-narrativo, attraverso una pittura che integra organico ed inorganico.
a cura di Afrodite Oikonomidou e Roberto Mastroianni
Figure del desiderio è un percorso espositivo nato dall’incontro tra due artiste di diversa
formazione e appartenenza nazionale: Sonia Ros, italiana, e Katja Kotikoski, finlandese.
Curata da Afrodite Oikonomidou e Roberto Mastroianni, questa mostra bi-personale
presenta uno spaccato della scena artistica internazionale, proponendo l’incontro e il dialogo
tra due contesti geografici e culturali apparentemente distanti (il Baltico e il Mediterraneo, il
Nord e il Sud Europa), ma in verità simili per l’attenzione alla ricerca e all’innovazione
artistica.
La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e
Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e gode del patrocinio
dell’Ambasciata Finlandese in Italia. Il progetto, realizzato con il supporto della Galleria
Benappi di Torino e della Finnish Cultural Foundation, viene presentato in tre città italiane:
Genova, Torino e Roma.
Figure del desiderio
Alcuni artisti fanno del desiderio e della sua capacità di “mettere in figura il mondo” il tema
principale del loro lavoro: questo è il caso di Sonia Ros e Katja Kotikoski. La loro ricerca
artistica si propone, infatti, in modo diverso, ma complementare di indagare il rapporto tra
desiderio, realtà e umanità, mettendo in scena le “figure del desiderio” da punti di vista per
certi versi opposti e per altri coincidenti. Non è solo la modalità tecnico espressiva scelta
dalle due artiste ad essere differente (per una la scultura, per l’altra la pittura) e
complementare, quanto lo è il regime dello sguardo che indaga il rapporto tra soggetto,
mondo e desiderio.
Il desiderare è una tensione caratterizzata da un intervallo spaziale e
temporale tra ciò che si desidera e l’incontro con l’oggetto/soggetto che soddisfa il
desiderio.
La produzione delle due artiste tenta di rendere ragione di questo intervallo e dei
suoi effetti a partire da punti di osservazione differenti: Katja Kotikoski è interessata a
rappresentare gli effetti narrativi prodotti dalla forza desiderante sul mondo, attraverso delle
sculture dalle forme sinuose ed avvolgenti, che, nelle sue parole, si presentano come
“piccole storie o poesie figurative", che parlano il linguaggio corporeo dell’argilla e della
ceramica; mentre Sonia Ros è interessata a portare a rappresentazione in modo anti-narrativo, attraverso una pittura colta e raffinata, “il momento stesso in cui il desiderio
incontra la realtà”. In ambedue i casi, si assiste ad una rappresentazione del corporeo inteso
come lo spazio in cui il flusso dei desideri prende forma.
In un caso, i corpi sono “macchine
desideranti” metamorfiche e plurali, sede di pulsioni e di un’energia sessuata e sensuale,
capace di integrare organico ed inorganico (Ros); nell’altro, sono “figure della narrazione” e
dell’immaginario individuale e collettivo, che prende le mosse dal desiderio (Kotikoski).
I grandi tableau dell’artista veneziana mettono in scena immagini anti-narrative, che portano
a rappresentazione l’alleggerimento dei corpi la loro esplosione/implosione e la loro
integrazione con l’oggetto del desiderio, sia esso organico o inorganico.
Le sculture
dell’artista finlandese, invece, creano superfici e linee che ricordano la pelle umana quasi a
riprodurre figure corporee tanto astratte quanto concrete, che danno vita ad una narratività
materica e dai tratti archetipali.
Insieme, queste due artiste di differenti formazioni e
contesti geografici, danno vita ad un dialogo sulla natura del corporeo, del desiderio e
dell’immaginario e della loro potenza produttiva.
Sonia Ros nasce a Conegliano Veneto. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia,
studiando pittura con Maurizio Martelli, Luca Bendini e Carlo Maschietto. A partire dal 2001 il
suo lavoro è stato presentato in mostre personali e collettive in Italia e all’estero (Argentina,
Regno Unito, Slovenia, Germania, Russia, Finlandia, Bulgaria). Le sue opere si trovano in
numerose collezioni private. Attualmente vive e lavora tra Venezia e Vittorio Veneto.
Katja Kotikoski, scultrice ceramista, è nata nel 1973, in Espoo, Finlandia. Nel 2008 si è
laureata in Design di Ceramica e Vetro presso la Facoltà di Design della Aalto University di
Helsinki. Nel 2011 ha preso il Master in Arte dalla Aalto University, programma di Arti Applicate
e Design. Dal 2006 ha cominciato a partecipare a mostre collettive in Finlandia e all’estero e
parallelamente alla sua attività artistica insegna ceramica. Il suo lavoro è stato presentato in
Finlandia, Estonia, Danimarca, Regno Unito, Irlanda e Cina. Le sue opere si trovano nella
Finnish State Art Collection. Vive e lavora a Helsinki.
Organizzazione Servizi museali: Zètema Progetto Cultura
Immagine: Sonia Ros, Scacco Matto
Contatti
Afrodite Oikonomidou - afrodite.contact@gmail.com
Vernissage: sabato 21 Dicembre, ore 16.30
Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese
viale Fiorello La Guardia, Roma
Orario di apertura:
da martedì a venerdì ore 10.00 - 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30)
sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30)
24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00. (ingresso consentito fino alle 13.30)
chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio
lunedì chiuso
Accesso col biglietto di ingresso al Museo:
Intero € 8,00; Ridotto € 7,00, per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (su esibizione di valido documento che attesti la residenza) Intero € 7,00; Ridotto € 6,00