Slagiana Bogeska
Ilaria Giaconi
Michele Guidarini
Irena Kalodjera
Gabriele Manganniello
Marco Michelini
Giovanna Nicosia
Tassos Protopsaltou
Stefano Tondo
Laura Vecere
Un percorso attraverso le osservazioni condotte da nove giovani artisti su frammenti della realta' quotidiana, che ne rivelano i lati sospesi, i volti sconosciuti, a volte inquieti, a volte ironici, a volte pacificati. Slagiana Bogeska, Ilaria Giaconi, Michele Guidarini, Irena Kalodjera,Gabriele Manganniello, Marco Michelini,Giovanna Nicosia, Tassos Protopsaltou, Stefano Tondo.
A cura di Laura Vecere.
Artisti invitati: Slagiana Bogeska, Ilaria Giaconi, Michele Guidarini, Irena Kalodjera,Gabriele Manganniello, Marco Michelini,Giovanna Nicosia, Tassos Protopsaltou, Stefano Tondo.
Un grande merito dell'antropologia è stato per Augé l'aver messo a fuoco
il principio che "il sociale comincia con l'individuo". Argomento che
diviene sempre più complesso quando si cerca di situare l'individuo
all'interno dell'orizzonte della cultura contemporanea connotata dagli
eccessi. Mai le storie individuali sono state così esplicitamente implicate
nella storia collettiva, ma al contempo mai i riferimenti
all'identificazione collettiva sono stati così fluttuanti (Augé) . In
questo ambito va a inscriversi il vissuto personale dell'individuo che non
può che raccogliere i frammenti di spazi e i frammenti di tempi che lo
circondano, senza tuttavia voler provare a ricostruire il puzzle della
perduta totalità . Nonostante ciò è necessario impegnarsi nella definizione
di uno spazio privato, attraverso cui articolare una nuova relazione con
l'altro e rivisitare, con nuovi significati, il concetto di luogo, non più
origine, quanto piuttosto habitat transitorio, da cui muoversi per andare
verso l'altrove in cui si è sempre più chiamati a vivere.
Praticare il Quotidiano propone un percorso attraverso le osservazioni
condotte da nove giovani artisti su frammenti della realtà quotidiana,
che ne rivelano i lati sospesi, i volti sconosciuti, a volte inquieti, a
volte ironici, a volte pacificati. Gli artisti partecipanti hanno
provenienze molto differenti sia per nazionalità che per itinerari
formativi, ma appartengono tutti ad una generazione nata e cresciuta in una
società divenuta sempre più permissiva, televisiva e soprattutto
mobile, senza fissa dimora. Provvisorietà e mobilità sono divenute
condizioni di vita largamente generalizzate ed è per questo che i giovani artisti
condividono la necessità di marcare e identificare territorialitÃ
prossime,creare habitat visivi e fisici in cui riconoscersi costruendo spazi
per sé stessi e su sé stessi, a partire da luoghi di affezione e modellati
intorno all'uso di pratiche quotidiane. Attraverso il filtro delle azioni
ricorsive, il vissuto privato si allarga ad inglobare l'altro da sé fino a
renderlo partecipe e prossimo.
Nell'insieme i lavori costruiscono un mosaico di spazi che va a identificare
i contorni di un'unica storia. A partire dall'apertura del bozzolo costruito
intorno al proprio sé corporeo, si procede attraverso i rituali di cura
quotidiana e le tracce visive di movimenti usuali, per poi passare ad
intrecciare trame sempre più ampie, sedimenti di memorie da cui nasceranno
gli embrioni di mappe che si sovrappongono agli spazi esistenti e che
reinventano, ogni giorno, la storia di ogni giorno.
Gli artisti invitati provengono dall'Accademia di Belle arti di Firenze,
alcuni sono ancora allievi, altri sono già diplomati da qualche tempo.
I lavori che costituiranno il nucleo della mostra sono prodotti per
l'occasione.
Luigi Negro
La mostra sarà trasferita , dopo la chiusura ad Arcidosso - il 20 e
il 21dicembre - alla Galleria La Corte via De'Coverelli , a Firenze, per una
serata fiorentina.
Periodo: da sabato 15 novembre fino domenica 14 dicembre 2003.
Firenze Galleria la Corte via De'Coverelli 20-21 dicembre evento finale.
Enti Promotori: Comune di Arcidosso, Comunità Montana e Società Heimat.
Con il patrocinio dell'Accademia di Belle Arti di Firenze
Sede: Castello Aldobrandesco Arcidosso (GR)