Carone ha tinto di verde, colore onnipresente nella sua ricerca, l'intero spazio espositivo. Pareti, soffitto, tutto. All'interno di questa capsula marziana ha collocato nuove installazioni pensate per la mostra. Opere che giocano con i concetti di morte, infinito, scienza, religione e, soprattutto, circolarita'.
GreenGallery
Dopo aver anticipato le scelte del padiglione scozzese alla prossima Biennale con la mostra di Hanneline Visnes e Lucy Skaer, la galleria Isabella Brancolini inaugura la personale di Francesco Carone. Si tratta di un’immersione totale nell’attuale ricerca del ventisettenne artista senese. Una wunderkammern protesa verso l’infinito e immersa in un abisso verde.
Carone ha tinto di verde, colore onnipresente nella sua ricerca, l’intero spazio espositivo. Pareti, soffitto, tutto. All’interno di questa capsula marziana ha collocato nuove installazioni pensate per la mostra. Opere che giocano con i concetti di morte, infinito, scienza, religione e, soprattutto, circolarità . Si tratta in realtà di unico grande progetto espositivo, di un percorso d’esperienza: tutto costituisce un solo, enorme intervento.
Una Vespa Piaggio (riverniciata verde e con lenti d’ingrandimento al posto degli specchietti) sembra pronta a portarci fuori da questo guscio di clorofilla. In realtà è ben ancorata alla parete. Un’elica meccanica, azionata direttamente dal pubblico-complice, muove l’aria della galleria eliminando il rischio della staticità . Probabilmente E’ il nuovo che avanza, come l’artista ha scritto su una parete utilizzando dei frammenti di lichene. Lo spettatore diventa ancor più complice quando si accorge che lo scenario di tutti i rimbalzi concettuali che sta attraversando imita le sponde di un metaforico biliardo. E’ tutto un gioco, forse.
Ma non basta. L’intervento dell’artista vuole cambiare i connotati della galleria. Ne muta il nome in GreenGallery. Allestisce, durante l’inaugurazione, un’inedita performance con somministrazione di green food. La gallerista diventa una vestale del total greenlook.
La mostra si conclude e inizia nel piano inferiore. In tre suggestivi lightbox, Carone tenta di spiegarci la sua fascinazione per il colore verde. Un video rende omaggio al grande Houdini che ha fatto della tensione e della progressione i propri riferimenti. Una ‘muffa’ dello stesso colore di GreenGallery ricopre un’antica foto del misterioso mago ungherese. Il cerchio si chiude mentre il percorso evolutivo disegnato dall’artista continua roteare su se stesso. All’infinito…
Francesco Carone (Siena, 1975. Vive a Siena) ha preso parte a collettive come “Pianetiâ€, Palazzo delle Papesse, Siena 1999; “Networking, giovani artisti in Toscanaâ€, Monsummano Terme, 2001 a cura di Pier Luigi Tazzi, Bruno Corà e Sergio Risaliti; ''Doppiavù'', Palazzo delle Papesse, Siena, 2002, a cura di Massimiliano Tonelli. “autori-tratti-italianiâ€, Galleria Comunale, Pirano (Slovenia), a cura di Antonio Arevalo ed Aurora Fonda. “Working-Insiderâ€, Stazione Leopolda, Firenze, 2003, a cura di Sergio Risaliti. Ha già avuto due personali: “Francesco Carone-Pennacchio Argentato†T293, Napoli, 2002, a cura di Massimiliano Tonelli e Paola Guadagnino; “Corpisantiâ€, El Aleph, Roma, 2002 a cura di Maria Cristina Bastante
con un testo critico di Massimiliano Tonelli
Opening e greenperformance venerdì 11 aprile dalle ore 19
Apertura dal lunedi al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19
Isabella Brancolini
Lungarno Acciaiuoli 4 (ponte vecchio), Firenze
055281549