Coniugare arte e sociale, i temi del consumismo, della diversita' naturale e di quella culturale, del vivere armonico con tutti gli elementi di natura, delle responsabilita' di chi deve contribuire alla salvaguardia del pianeta.
Mutabile imprescindibile-elogio dell'incertezza
Inaugurazione: mercoledì 4 dicembre, ore 18,30
Già il titolo è indicativo del nostro tempo storico, che esige l'educazione
all'incertezza e l'impegno al progetto da riprogettare in itinere, ed è palese la
sottile ironia allusiva al capolavoro di Erasmo da Rotterdam che elogia la
follia.
A nessuno sfugge che le proprietà epistemologiche sia del macrocosmo che del
microcosmo sono, in primis, la complessità che l'impredicibilità : sono infatti
caduti i cinque capisaldi della conoscenza quali l'oggettività , la certezza, i
detenninismo, la casualità e la completezza; hanno perduto fascino e credibilitÃ
le grandi narrazioni Ci mono-miti delle ideologie politiche, della razza, dello
stato. ...); il valore è sempre
la vita, in nome della quale occorre nuova consapevolezza per ritrovare l'unitÃ
tra raziocinio e aspirazione metafisica e per restituire alla sacralità l'Uomo e
la Natura.
Raffaele Guastamacchio, uomo di fede francescana, affronta, con l' esercizio di
una creatività impegnata, ben oltre un trentennio, a coniugare arte e sociale, i
temi del consumismo, della diversità naturale e di quella culturale, del vivere
armonico con tutti gli elementi di natura, delle responsabilità di chi deve
contribuire alla salvaguardia del pianeta e intanto difendere i sistemi
produttivi tradizionali dalla contaminazione di elementi geneticamente
modificati.
La " Comunicazione" a misura umana, e non certo intesa come potere che assicura
la sopravvivenza ai forti signori dell'economia-progresso, implica, nel senso
della cultura dell'uomo a venire, un'equa ripartizione delle risorse.
Su questi orizzonti, raccordando eticità ed estetica, si è quindi amplificata
una ricerca partita dal realismo cromo-strutturale, quello degli oggetti d'uso
comune riproposti in modellati di tela, nel rispetto della
forma naturale e nella propositiva denuncia della disumanità frutto
dell'ignoranza, della superstizione violenta, della dissennatezza smemorata che
fa emergere l'istintiva natura del predatore.
In ulteriori percorsi Guastamacchio, ha inteso 'purificare' i supporti della
comunicazione, destrutturando carte segnate di mistificazione. Si è pertanto
'costruito' le sue carte altre, ritrovate nella struttura connotativa, colorate
a seconda dell'ispirazione, formate per il piacere di vederle, finalmente, fonti
di sentimenti e non di rapide emozioni "couenti oltre" come lo sguardo che
transita veloce. Un motivato orientamento, una precisa scelta sono stati
identificati dall'artista nella presa di conoscienza che 1a vita è
metamorfosi inin terrotta, che la forma è derivata dall ' energia, che le cose
sono se stesse e altre nel moto della luce.
L' artista che ha rinnovato la sua conoscenza di un fiore, dedicandosi, con
paziente e suggestiva manualità , a ricostruirlo e "renderlo ad un prato", fatto
d'erba intrecciata dalle mani dell'arte e con fedeltà di colori, mentre ha
denunciato l'abuso ipertrofico dell'edilizia che cementifici e delle palizzate
che sottraggono spazio alla vista e alla vita, ha anche verificato l' effetto
della lampada di wood. E' stata una vera e propria rivelazione.
Mentre la luce naturale rispetta le distanze tra l' opera e il fruitore, mentre
nel colloquio con l' opera pittorica, anche nella luce che imita o intensifica
l'illuminazione naturale, il coinvolgimento uomo-
oggetto d'arte è solo di gusto, di sensibilità e interiorità , con la lampada di
wood, l'opera si propone altra, finzione d'una finzione in progresso. n fruitore
si ritrova diverso, nuovo nella pelle e in spazi misteriosi che pure sono
segnati d'arte.
Sono chiare a questo punto le allusioni al tempo dell'incertezza, alle
responsabilità di chi muta, in metamorfosi, nel tempo dei mutanti per intervento
genetico.
La lampada di wood è elemento indispensabile per la comunicazione di un
messaggio 'visivamente' coinvolgente: l'intermittenza alla lampada di wood, dosa
mutamenti a varie accelerazioni ed è
un ' esperienza illuminante anche nella ri-scoperta degli oggetti che il
consumismo continua a proporci. Nel tempo in cui viviamo l'illuminazione è vita
sommata alla vitalità di un bene architettonico, di un brano di città che si
ri-vela, si ri-scopre e apprende, tutto nuovo: la luce, la lampada di wood in
particolare, è un ulteriore e sconvolgente elemento di novità : modifica, inventa
evoluzioni, rafforza il senso della scoperta.
Ed è oltremodo positivo anche il gioco ironico dell'elogio dell'incertezza: nel
coinvolgimento arte, vita che l'intermittenza wood fa tangibilmente avvertire,
anche nell'evidenza della tattilità visiva, si precisa anche la consapevolezza
che la diversità naturale e la diversità culturale si identificano ben oltre la
evidente correlazione: ogni cultura è lo specchio del mondo naturale, ne fa
parte, vive vivendolo.
La Rassegna, a cura del critico e storico dell'arte prof. Angelo Calabrese.
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