Galleria d'Arte Moderna Aroldo Bonzagni
Cento (FE)
piazza del Guercino, 39 (Palazzo del Governatore)
051 6843390 FAX 051 904531
WEB
Roberto Testori
dal 8/10/2010 al 31/10/2010
ven-dom e festivi 10-13 e 16.30-19.30

Segnalato da

Valentina Barotto




 
calendario eventi  :: 




8/10/2010

Roberto Testori

Galleria d'Arte Moderna Aroldo Bonzagni, Cento (FE)

Omaggio a Bonzagni. La mostra personale e' un 'prolungamento virtuale' dell'esperienza artistica di Aroldo Bonzagni. Le opere, tra tele dai colori tenui e delicati o elementi naturali quali legni e terre, parlano di figure femminili, alla ricerca di un equilibrio.


comunicato stampa

a cura di Valentina Barotto

Dopo le indigestioni di artisti finti famosi inventati dalla pubblicità degli ultimi decenni e i sempre più deludenti reperti della neo-mania, non è a caso che nel post-post fa gola la riscoperta del vecchio, o meglio, la storicizzazione del passato recente.
Tutto ciò che si può definire “storico” offre una garanzia di purezza, di non-commercialismo, un modo di prendere le distanze dal nuovo che si auto-divora.
L'Arte di Aroldo Bonzagni non invecchia e la sua vitalità è imprevedibile e variegata, affascinante e geniale, con la sua potenza espressiva, anticonformista che per gran parte del pubblico è ancora da scoprire. Attraverso questa mostra si cerca di dare un prolungamento virtuale alla sua personalità mettendolo a confronto con un'artista a mio parere somigliante.

L'Arte degli anni '90 di Testori sa rendere la figura femminile al tempo stesso raffinata e sensuale attraverso un segno al carboncino vibrante e nervoso..interpreta l'amore che diventa un importante, e per nulla borghese, modo di esprimere “agi e disagi”, esplicando alla perfezione le contraddizioni della nostra epoca e la difficile ricerca di equilibrio. Nel percorso artistico di Testori si nota che dal 2004 si sviluppano opere che segnano un nuovo cammino, l'artista scompone la figura femminile in modo raffinato, amalgamando le forme, plasmando le linee come fossero di creta. La sua ricerca passa attraverso il concettuale ripulendo la tela da ogni riferimento alla figura umana ricercando un lirismo immobile, le tele vengono svuotate, tagliate e poi ricucite, dipinte di colori tenui e delicati perchè l'artista è così, educato e riflessivo ha bisogno di mettere in ordine per andare oltre, per cercare l'essenza, il centro e l'equilibrio..nascono così le opere progettate con elementi naturali quali legni e terre, i “Mojon” in riferimento ad un mondo primordiale, dove il contatto con esso lo avvicina al “concreto” trovando gli strumenti e la giusta suggestione per la sua sperimentazione ricercando nella natura il potere di custodire un segreto che si trasforma in un simbolo ed in un tesoro dove solo in noi sta la gioia di dargli un valore..ed è questo, secondo me, che Roberto Testori ci vuole trasmettere, ricercare la nostra essenza per non cadere nel banale, coltivando la nostra personalità , per essere in sintonia con il nostro tempo e per non farsi inghiottire dalla superficialità.; quasi contemporaneamente si sviluppano anche opere con i “cartoni Vincenzi” offrendoci un percorso sulle infinite suggestioni che sanno evocare i colori ruvidi del cartone riportandoci inevitabilmente alla sensazione di una tranquillità data dal ritmo e dalla ripetività degli elementi appositamente sviluppati in verticale per dare la sensazione di qualcosa che si ripete secondo un ciclo ordinato, come il ritmo di una giornata o di una stagione.
(Valentina Barotto)

BIOGRAFIA
Roberto Testori: Nasce nel 1964 a Milano da una famiglia dove il contatto con le arti, dalla musica al disegno, dalla poesia alla danza, dalla pittura alla fotografia, è presente in molti componenti della parentela sia materna che paterna. Ha sempre praticato fin da piccolo il disegno a livello amatoriale e negli anni ottanta si appassiona alla fotografia mettendo in evidenza per la prima volta le sue doti artistiche. In diversi momenti collabora per passione ma attivamente con fotografi come Michael Joseph fotografo pubblicitario a Londra.
Durante soggiorni all’estero Stati Uniti, Germania e Svizzera conosce gruppi di artisti che lo avvicinano anche al disegno della figura umana.
Rientrato in Italia nel 1991 esordisce con la sua prima mostra esponendo una serie di fotografie sportive al palazzo delle Stelline di Milano in occasione di una convention della WKA (World Kikboxing Association). Nel 1992 conosce Massimo Geloso Peralta , maestro d’arte Milanese, anch’egli specializzato sulla figura umana, che lo accompagna alla scoperta degli attuali sistemi d’arte applicata rappresentando con il segno e la pittura l’espressione delle proprie emozioni su soggetti figurativi.
Nel 1995 incontra, sempre a Milano, Enrico Lui, poeta, pittore, scenografo, performer e grande oratore, che in parallelo, ma anche in antagonismo a Massimo Geloso, porta avanti un discorso molto simile ma più incentrato sulla sensualità e l’erotismo. Roberto, pur proseguendo lo studio con Massimo Geloso, entra a far parte con assiduità del gruppo di lavoro dell’atelier di Enrico Lui, “L’Osservatorio Figurale”, dove rimane fino
al 1997 quando si sposta nuovamente all’estero in Svizzera. Perde quindi i contatti con Enrico Lui ma mantiene quelli con Massimo Geloso nei brevi ritorni in Italia. Rientra definitivamente a Milano alla metà del 1999 e tornato all’atelier di Enrico scopre la sua prematura scomparsa, avvenuta nell’agosto del 1998. L’attività dell’Osservatorio Figurale, dopo la morte d Enrico Lui, è rimasta comunque in vita grazie ad artisti amici quali Gianni Chiarotti, Amina Barosi, Annalisa Guarino, Mauro Loprieno, Irene Grudinsky ed Enzio Wenk. Torna quindi nel 1999 a far parte del gruppo degli amici di Enrico Lui contribuendo fortemente al proseguimento ed allo sviluppo nel diffondere il discorso della rappresentazione in chiave erotica del Nudo, attività primaria del “L’Osservatorio Figurale”. Dal 2001 ad oggi ha quindi sviluppato diversi progetti coinvolgendo tutti i frequentatori del L’Osservatorio Figurale, quali La Magliacalza”, nel 2002 e “Jacquarta” nel 2003. A fine 2003 arriva all’Osservatorio Figurale il maestro colombiano Rafael Dussan con il quale nasce un rapporto di collaborazione e crescita artistica perché molto in sintonia con il lavoro di Roberto. Nell’estate del 2005 incontra l’artista Sabrina Ravanelli, che già conosceva nell’ambiente artistico milanese, con la quale inizia un nuovo progetto multimediale (pittura a quattro mani, video e fotografia) dal titolo OUTDOOR riflessi milanesi. A settembre 2006 lascia la conduzione degli incontri all’Osservatorio Figurale per dedicarsi maggiormente allo sviluppo del proprio lavoro. Alla fine dello stesso anno durante un viaggio in Argentina conosce l'operatrice culturale Lucrezia de Domizio Durini ed il critico Daniele Crippa con i quali nascono diverse collaborazioni ed inizitive sia in Italia che in Argentina.
Altro importante incontro avviene per la Cow Parade Milano 2007 nella quale viene scelto il suo progetto dalla società danese Bang&Olufsen. Negli anni successivi seguiranno altri lavori artistici per conto di questa società.

Vernissage 9 ottobre 2010 ore 18.00

Galleria d'Arte Moderna Aroldo Bonzagni
piazza del Guercino, 39 - Cento
orari: ven-dom e festivi 10-13 e 16.30-19.30
Ingresso gratuito

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Piero Fonio
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