Archivio di stato
Novara
via dell'Archivio, 2
0321 398229
WEB
Archivi
dal 1/10/2010 al 1/10/2010
ore 18

Segnalato da

Mariella Bettineschi




 
calendario eventi  :: 




1/10/2010

Archivi

Archivio di stato, Novara

Viene esposta per la prima volta in Italia la versione in bronzo di Bambina ridente, opera inedita di Medardo Rosso. Le opere 'Infinite Light' di Laurent Grasso e 'Station Numbers' di Matt O'dell e 'Pop-up' progettata da Mariella Bettineschi, completano la singolare esposizione. La mostra dura solo un giorno.


comunicato stampa

Nell’aula dell’Archivio di Stato di Novara sarà esposta per la prima volta in Italia la versione in bronzo di Bambina ridente, opera inedita di Medardo Rosso. Tornata alla luce solo recentemente in Germania, la scultura ha potuto essere riconosciuta grazie ai dati conservati nell’Archivio del Museo Rosso.

Precederà l’esposizione una Introduzione di Paola Mola, curatrice del catalogo generale di Rosso e della mostra La forma instabile alla collezione Peggy Guggenheim di Venezia, dedicata all’opera dello scultore.
Il bronzo è una significativa testimonianza di quei passaggi da un medium all’altro che Rosso introduce nella prassi artistica con straordinario anticipo sulle sperimentazioni delle Avanguardie del novecento.

Le opere Infinite Light di Laurent Grasso e Station Numbers di Matt O’dell, adattate all’aula dell’Archivio impaginando archigraficamente la loro documentazione, in accordo con gli autori e Pop-up, progettata appositamente da Mariella Bettineschi, completeranno la singolare esposizione, di cui sono parti integranti e correlate la citata Introduzione alla scultura di Rosso e una conversazione con il pubblico di Aurelio Andrighetto che ha ideato il progetto. La conversazione sarà aiutata da un’opera maneggevole di Marcel Duchamp.

Scopo del progetto è esporre le relazioni che intercorrono tra la percezione della luce crepuscolare emanata dal bronzo Bambina ridente di Medardo Rosso e quella diffusa dall'opera Infinite Light di Laurent Grasso; tra il significato ambiguo delle parole che compongono Infinite Light e il senso elusivo e fluttuante che la parola assume nel rapporto terapeutico; tra l’inquietudine della vita mentale che caratterizza l’ingresso nell’età moderna, di cui parla Eugenio Borgna in una breve intervista, e le dimensioni occulte dei media esplorate da Matt O’dell; tra i poteri cinetici della mente, i segnali radio trasmessi sulle onde corte, la trasmissione, la ricezione, il disturbo, la manipolazione del segnale e le tecniche digitali di campionamento e remix; tra il remix culturale teorizzato da Jeffrey Schnapp e la disseminazione delle conoscenze in una cultura post-disciplinare contrassegnata dall’ibridazione delle arti con le scienze umane; tra un linguaggio permeato dall’ambiguità delle immagini e i diversi ordini del discorso che compenetrano l’esposizione; tra l’ascolto della parola incorporato nella visione e la luce che illumina il fiabesco Pop-up di Mariella Bettineschi; tra la luce e il suo contrasto con l’ombra che è misteriosamente all’origine di visioni e ancor più misteriosamente in stretto rapporto con la scrittura; tra la scrittura, la fotografia, il cinema e le sculture di Constantin Brancusi precipitate in numeri attraverso il sottile delle fotografie numerate da Marcel Duchamp; tra le fotografie che Medardo Rosso sovraespone, taglia, graffia, colora, disegna e l’istante che lo scultore monumentalizza attraverso lo studio a memoria; tra lo studio a memoria e il monumentale senso dell’antimonumentalità che accomuna le opere esposte nell’aula dell’Archivio, a sua volta monumento e memoria.

Il progetto esplora i margini incerti e sfumati tra arti, saperi e culture alla ricerca di un senso che sfugge perché intricato, enigmatico, equivoco, ambiguo.

Sabato 2 ottobre 2010, ore 18

Archivio di Novara
Via dell’Archivio 2, 28100 Novara
ingresso libero

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