Delloro Arte Contemporanea Roma
Roma
via del Consolato, 10
06 64760339 FAX
WEB
Paolo Cotani
dal 12/2/2009 al 30/3/2009
mart-sab 16-19.30

Segnalato da

Galleria Delloro



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Paolo Cotani



 
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12/2/2009

Paolo Cotani

Delloro Arte Contemporanea Roma, Roma

The russian tea room. Un sottile filo di specchio ad altezza occhi percorre il perimetro delle sale, questo attraversa e segmenta parati costruiti con ingrandimenti degli ultimi lavori dell'artista dedicati all'ascolto e allo sguardo.


comunicato stampa

Il locale newyorkese della Russian Tea Room prende vita negli spazi della Galleria Delloro, rievocato da Paolo Cotani nel suo ultimo lavoro istallativo.

Un sottile filo di specchio ad altezza occhi percorre il perimetro delle sale, questo attraversa e segmenta parati costruiti con ingrandimenti degli ultimi lavori dell’artista dedicati all’ascolto e allo sguardo. La Russian Tea Room diviene cosi uno spazio mentale di esplorazione visiva dove si intrecciano relazioni, visioni subitanee, e la componente erotica affiora a tratti come in un compiaciuto gioco voyeuristico.

Paolo Cotani si avvicina al fare arte nel 1964 quando decide di lasciare Roma per recarsi a Londra, in quegli anni il trade-union tra l’Europa e gli Stati Uniti. Gli anni londinesi rappresentano in questo senso un terreno di sperimentazione necessario alla costruzione di un linguaggio maturo.
Cotani tornerà a Roma solo nel 1970 per dedicarsi definitivamente al suo destino d’artista.
Gli anni ’70 sono contrassegnati da una profonda crisi dell’arte contemporanea e dei suoi linguaggi, la fascinazione che esercitano in quegli anni le teorie strutturaliste da Levi Strauss, a Focault, a Barthes, trovano consenso nelle arti visive nel momento in cui la crisi della pittura porta a mettere in discussione lo stesso linguaggio e ruolo dell’arte.
In questo segmento di crisi si inserisce la ricerca di Paolo Cotani.

Dal 1970 il percorso artistico di Paolo è accomunato alle ricerca della Pittura Analitica o Neo Pittura o Pittura Pittura, laddove la comunanza di intenti con artisti quali Morales, Verna, Griffa, Gastini avviene sul campo dell’azzeramento linguistico e dell’uso degli strumenti tradizionali della pittura (colore, luce) per la formulazione di un linguaggio nuovo che si affranchi dall’universo iconico tradizionale. Al contrario lo scontro avviene sul piano ideologico, dove Cotani rifiuta l’approccio stereotipato e generalizzabile della Pittura Analitica e rivendica un’autonomia di pensiero e di sconfinamento.

La sua ricerca si dimostra in questo molto vicina alla sacralità dei segni propria della cultura orientale e al fascino che quest’ultima ha esercitato in Europa e negli Stati Uniti da Tobey a Michaux. Ma le radici culturali sono più lontane e profonde, rimandano ai padri dell’automatismo segnico DADA, privato della componente onirica o psicoanalitica ma ridotto alla scrittura primitiva del segno. Quel segno assoluto che tutto abbraccia, lo scibile racchiuso in un gesto unificatore.

Galleria Delloro
Via del Consolato, 10 - Roma
mart-sab 16-19.30
Ingresso libero

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