L'esposizione presenta una cinquantina di opere, tra pitture e sculture, datate tra il 1960 e oggi, di cui molti inedite. Nei lavori piu' recenti, Canogar ha affrontato i problemi cruciali dell'arte del nostro tempo "attraverso una pittura che non e' quadro, che rifiuta la cornice, che e' frammento, un frammento-totalita' strappato dalla realta'." A cura di Luciano Caramel.
a cura di Luciano Caramel
Rafael Canogar, uno dei maggiori artisti europei, torna a Milano con una mostra curata da Luciano
Caramel, di scena nelle sale di Arte Borgogna di Gianni Schubert nei mesi di novembre e dicembre.
Protagoniste indiscusse una cinquantina tra pitture e sculture, datate tra il 1960 e oggi, per la
maggior parte degli anni recenti, a conferma dell’attualità e della freschezza di un artista da non
archiviare solo come maestro storico.
La mostra si apre con alcuni quadri e opere su carta eseguiti tra il 1960 e il 1962 a ricordo della
rottura informale che inaugurò e rivelò il percorso di Canogar ed è poi soprattutto dedicata alla
produzione ultima del maestro, in particolare degli anni 2000-2008, con numerosi lavori di grande
importanza, tutti inediti, che per la prima volta fanno conoscere con ampiezza in Italia questa fase
eccezionale della maturità dell’artista, una produzione molto diversa da quei dipinti con cui
Canogar impose subito la sua arte e molto diversa anche dai risultati di altre fasi del lungo itinerario
di ricerca dell’artista.
Canogar, in quest’ultima fase, ha saputo mettersi nuovamente in discussione, affrontando i problemi
cruciali dell’arte del nostro tempo attraverso una pittura che non è quadro, che rifiuta la cornice
che è frammento, un frammento-totalità strappato dalla realtà e quindi irregolare, da sentire
come realtà, estranea a qualsiasi allusività ed aura, con un dislocamento non solo fisico, ma
mentale e concettuale.
Da ciò deriva la sorgiva immediatezza di queste opere, che tuttavia si coniuga con la forza e la
suggestione del colore, l’esattezza e il rigore della geometria, della struttura primaria e primitiva,
che, fuori di pitagorismi e di numeri d’oro o di “equilibri dinamici” teosofici, ma anche di
minimalismi formalistici, concreta una dimensione e un messaggio simbolici, che con la realtà della
materia, dello spazio e del tempo dialogano e interagiscono. Emerge, dal 2003, un’inedita assolutezza, in una dimensione in cui, nell’equilibrio e nella misura,
diventa protagonista una concezione della vita e della società fondata su di un ordine classico,
sentito come tradizione attiva nel presente, fuori di archeologismi, e di storicismi astratti.
Nella realtà della vita e della pittura.
Catalogo delle edizioni Verso L’Arte, a cura e con un testo critico del curatore Luciano Caramel.
Uffici stampa:
Alessandra Gasparini gasparini@a-and-a.it
Alessandra Sonnino sonnino@a-and-a.it
Via Civerchio, 4 – 20159 Milano
Inaugurazione: giovedì 30 ottobre, dalle ore 18
Galleria Arte Borgogna
via Pietro Mascagni, 2 - Milano
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 alle 19.00 – sabato e mattine feriali su appuntamento (tel. 02-780884)
Ingresso libero