Bel Art Gallery
Milano
via Sottocorno, 7
02 89075915 FAX 02 89075943
WEB
Paolo Brenzini
dal 2/4/2008 al 2/5/2008

Segnalato da

Francesca Bognini




 
calendario eventi  :: 




2/4/2008

Paolo Brenzini

Bel Art Gallery, Milano

Solvecoagula. L'artista, prendendo a prestito immagini e icone provenienti da Oriente e Occidente, mescolandole insieme con sapienza, ottiene simbologie ibride ma assolutamente plausibili.


comunicato stampa

Bel Art Gallery inaugura giovedì 3 aprile 2008 con una personale dedicata al nuovo ciclo di lavori di Paolo Brenzini.

Il mondo è tutto rosa. E’ diventato rosa, di quel rosa innaturale con cui sono fatti i chewing gum dozzinali, oppure rosa come se una mano invisibile avesse ridotto tutti i colori in una palla di plastilina, ottenendo come risultato medio quel colore, melange di tutti i colori. Nel fare questo, Brenzini mette in scena una metafora tanto semplice quanto efficace: il colore unico è la cultura unica che avvolge tutto e tutti. Brenzini è davvero il disincantato artista neomoderno che ritiene di non poter far altro per il mondo che mostrarlo per quello che è. E se questa operazione può apparire riduttiva rispetto all’ideale moderno dell’artista demiurgo che incide sul mondo direttamente, di sicuro risulta più concreta, accessibile, realistica.

Così, prendendo a prestito immagini e icone provenienti da Oriente e Occidente (quell’Oriente per noi stereotipato della Cina, e quell’Occidente altrettanto stereotipato dei brand commerciali), mescolandole insieme con sapienza, ottiene simbologie ibride ma assolutamente plausibili, che solo un occhio attento può – per ora – identificare nelle singole componenti, smontare e ricondurre alla loro appartenenza culturale, e riconoscere nella propria specificità storica, simbolica, narrativa. Non c’è simbolo che possa sottrarsi a questa operazione che, si badi, non è di Brenzini, ma del mondo: l’artista si limita a indicarne con puntualità l’attuazione, attraverso l’unico mezzo che gli è consentito, quella della metafora visiva.

Ecco allora che un delicato ramo di pruno, come quelli che venivano dipinti sulle porcellane settecentesche dell’imperatore Yun Cheng, al posto dei frutti porta il marchio della “Del Monte”, che si armonizza perfettamente all’immagine; allo stesso modo, l’elegante decorazione che fa pensare agli “otto oggetti buddisti” della tradizione, o ai “sette strumenti da scrittoio” del poeta cinese (tutte raffigurazioni frequenti della cultura cinese antica), è realizzata utilizzando il logo quasi astratto del brand “Adidas”, mentre la bottiglia di Coca Cola appare tra le mani della divinità Guanijn che emerge dalle acque, o la doppia curva della “m” di Mac Donald assomiglia ai pipistrelli in volo che significano “fortuna” e “primavera” nell’iconografia cinese, sfruttando esattamente lo stesso meccanismo di associazione linguistica e visiva, per cui il pipistrello porta fortuna perché il suo nome si pronuncia in maniera simile a come si pronuncia la parola che significa fortuna, mentre la doppia curva di Mac Donald ricorda l’arcobaleno e le montagne.

In questo ciclo di opere di Brenzini tutto è soffice, tutto è morbido e uniforme come il colore rosa che è sceso come un manto su tutte le cose, cancellando ogni diversità e riformulando – resettando – miti, storie, relazioni. Questo significa che quei miti originari erano in fondo deboli, o che la nuova sintassi dell’immaginario è fortissima? A questa domanda l’artista non risponde, non potrebbe farlo, e forse sarebbe anche inutile: egli si limita a constatare che gli dei se ne sono andati altrove, e che il loro posto è ora occupato da qualcuno/qualcosa che sta ricreando un immaginario mitico, senza il quale non possiamo vivere, ma che ora è degradato al livello medio e mediocre del logo, dell’oggetto, del brand.
Marco Meneguzzo, introduzione al catalogo.

In occasione di questa esposizione verrà presentata la prima monografia dell'artista, a cura di Marco Meneguzzo edita da Giampaolo Prearo Editore.

Bel Art Gallery
via Sottocorno, 7 - Milano
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [18]
Alessandro Gedda
dal 10/11/2010 al 10/12/2010

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede