Palazzo Birago di Vische
Torino
via Vanchiglia, 6/a

Daniela Boscolo Anzoletti
dal 30/11/2007 al 30/12/2007
lu-ven 15-19; sab 9-12 e 15-19

Segnalato da

Art Gallery Torino




 
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30/11/2007

Daniela Boscolo Anzoletti

Palazzo Birago di Vische, Torino

Torino in rosso. L'artista ha dedicato alla citta' una serie di acqarelli, dove la visione assume i toni sereni di paesaggi nitidi, velati da una vena romantica e dal riverbero della nostalgia.


comunicato stampa

Sembra tanto lontana Torino, in quell’angolo d’Italia lassù in alto a sinistra. Eppure sotto la mole dell’architetto Antonelli quante cose sono accadute prima che in altri luoghi della Penisola: qui sono nati il cinema, l’automobile, la radio, la televisione, l’alta moda e il computer. Terra di contrasti culturali, Torino ospita i tesori dell’arte egizia nell’omonimo museo, secondo per ricchezza e qualità soltanto a quello del Cairo, ed è tra le capitali mondiali del collezionismo d’arte contemporanea. E’ circondata di residenze regali, capolavori di architettura del Settecento, ed è all’avanguardia nel disegno industriale.

Daniela Boscolo Anzoletti artista da annoverarsi, fra i migliori acquerellisti oggi operanti, ha voluto dedicare alla città un ciclo di opere in cui la lirica più pura pulsa nelle sue “pagine pittoriche”, la visione assume i toni sereni di paesaggi nitidi, velati da una vena romantica e dal riverbero della nostalgia.

Oltre alla rappresentazione di volumi architettonici sicuri, le opere sono arricchite dal colore rosso che grazie alla sua luminosità abbagliante si trasforma in calore, diventa qualcosa di incandescente e di dilagante. Il rosso, in queste opere diventa per Daniela Boscolo Anzoletti uno strumento musicale e di linguaggio, materia prima e oggetto d’indagine. Rosso è anche il colore dei papaveri che, rappresentati in fresche composizioni floreali, affiancano il paesaggio architettonico raggiungendo esercizi stilistici dal forte impatto dinamico. Papaveri quasi surreali per l’assoluta fantastica libertà di interpretazione con cui sono stati eseguiti.

Nella totalità i suoi lavori, per intensità cromatica e solidità costruttiva veri e propri "affreschi" su carta, si staccano dalla tecnica puramente tradizionale, ad esempio di un Raimondi, per avvicinarsi alla forza di un Turner, o ad una visione novecentista. Le sue sono composizioni da “leggere e da imparare”, in quanto i suoi ensamble floreali, i paesaggi e le città diventano poesia. Questo perché dipingere per Daniela è la risposta a un’esigenza primaria del proprio spirito attraverso cui assegna una forma all’idea del mondo. E identifica questa forma nella bellezza di un gesto perfetto e nella necessità della sintesi e del ritmo. La poesia del vero è un traguardo del vedere, conquistato attraverso una severa disciplina soprattutto quando si parla di acquerello, tecnica nota per la difficoltà dell'esecuzione da cui non si torna indietro. Se la dimensione del silenzio è il preludio dell’ascolto, per vedere occorre saper guardare, saper entrare in sintonia con la natura. La poesia dell’arte, il suo mistero è, in fondo, nella magia dei suoi gesti, antichi quanto l’uomo. In una gioiosa sospensione del tempo che sempre più di rado ci è dato provare.

Una pittura contemporanea quindi, quella della Daniela Boscolo Anzoletti, tesa tuttavia a riproporre, tramite una personalissima revisione, antiche certezze piene di rinnovata poesia; a gridare alto il suo amore per le cose dalle quali l'uomo trae i motivi eterni della propria esistenza.
Cinzia Tesio

Vernissage sabato 1 dicembre ore 18

Palazzo Birago di Vische
Via Vanchiglia, 6/a - Torino
Orario mostra da lunedì a venerdì: dalle 15 alle 19; Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19
Ingresso Libero

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