Galleria Civica
Modena
corso Canalgrande, 103 (Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini)
059 206911, 059 2032940 FAX 059 206932
WEB
Lewis Baltz
dal 5/10/2007 al 5/10/2007
mar-ven 10,30-13; 15-18, sab, dom e festivi 10,30-18

Segnalato da

Galleria Civica




 
calendario eventi  :: 




5/10/2007

Lewis Baltz

Galleria Civica, Modena

Conversazione pubblica con il fotografo americano Lewis Baltz autore della mostra "Lewis Baltz. 89-91 Sites of Technology", allestita fino al prossimo 18 novembre alla Palazzina dei Giardini, sul tema dei rapporti tra i luoghi della vita quotidiana e il sapere razionale della tecnologia e della scienza.


comunicato stampa

Conversazione pubblica. 89-91 Sites of Technology

I computer, le telecamere di sorveglianza, i calcolatori e le macchine di intelligenza artificiale in genere, memorizzano ed elaborano quotidianamente un'enorme quantità di dati che ci riguardano da vicino. Siamo spettatori, spesso inconsapevoli, di un sistema di potere imprescrutabile. Oggi chiunque può spiare chiunque, anche utilizzando semplici oggetti di uso quotidiano.

Parte da qui la riflessione del fotografo americano Lewis Baltz autore della mostra "Lewis Baltz. 89-91 Sites of Technology", curata da Antonello Frongia, allestita fino al prossimo 18 novembre alla Palazzina dei Giardini. E su questo tema, sul tema dei rapporti tra i luoghi della vita quotidiana e il sapere razionale della tecnologia e della scienza, Baltz interverrà nel corso di una conversazione pubblica in programma per *sabato 6 ottobre alle 18* in sede di mostra.

L'iniziativa, che si inserisce nell'ambito della Terza Giornata del Contemporaneo http://amaci.org, alla quale aderisce anche la Galleria Civica di Modena http://www.comune.modena.it/galleria, consentirà di approfondire il progetto /89-91 Sites of Technology/ realizzato da Baltz in Francia e Giappone a cavallo degli anni Novanta. Accompagnato da antonello Frongia l'artista ripercorrerà le fasi salienti del progetto, dalla genesi alle ragioni che l'hanno sostenuto, ai luoghi che via via lo hanno attraversato.

Attraverso frammenti di fotografia diretta e immagini riprese da telecamere di sorveglianza, Baltz restituisce intatta la gelida insensatezza delle strutture anonime, indistinguibili dall'esterno, dove supercomputer ad alta capacità vengono utilizzati per gestire enormi quantità di dati e controllare flussi di lavoro, esperimenti scientifici, persino paesaggi: dal CERN di Ginevra alla centrale di videosorveglianza di Sophia Antipolis (un polo tecnologico nei pressi di Nizza); dalla centrale nucleare francese di Gravelines (vicino a Dunkerque) ai laboratori di intelligenza artificiale Toshiba a Kawasaki City; dal centro di gestione delle prenotazioni di Air France sulla riviera francese agli stabilimenti Matra Transport (nei sobborghi di Parigi).

"Baltz ci mostra cose che non avremmo mai riconosciuto se la sua mano non ce le avesse indicate - scrive Angela Vettese nella prefazione del libro che accompagna la mostra - strumenti di controllo nascosti in locali di servizio, locali di servizio che sono centrali di controllo, ambiti in apparenza quotidiani che sono i posti dove si dispiega, con apparente domesticità, lo spionaggio pericoloso ma cortese che ci avvolge silente". Al termine dell'incontro l'autore sarà disponibile per autografare copie del castalogo di mostra.

La mostra presenta fotografie di grandi dimensioni tratte dal progetto /89-91 Sites of Technology/, Sinora presentata in modo frammentario e pubblicata solo oggi nella sua interezza, la serie /89-91/ costituisce il punto di snodo tra due fasi distinte della carriera di Baltz, collocandosi a metà strada tra l'approccio minimalista e seriale dei progetti di documentazione del paesaggio degli anni Settanta e Ottanta e i grandi /tableaux/ allegorici sul potere della tecnologia degli anni Novanta. Realizzato negli anni della prima Guerra del Golfo, /89-91 /segna per Baltz il definitivo riconoscimento della opacità del mondo e della sparizione dei luoghi: "il subtesto del mio lavoro negli anni Ottanta era l'apocalisse. Nel 1990 sembrava che il mondo fosse in un certo senso già finito, ovvero che si fosse reso refrattario ad ogni nostra possibilità di comprensione".

La mostra è accompagnata dal libro /89-91 Sites of Technology/, pubblicato per l'occasione dall'editore Steidl con testi in italiano e in inglese di Angela Vettese e Antonello Frongia.

Ufficio Stampa:Studio Pesci
Bologna, tel.+39 051 269267
Http://www.studiopesci.it
info@studiopesci.it

Sabato 6 Ottobre 2007, ore 18

Palazzina dei Giardini
c.so Canalgrande, Modena
Ingresso libero

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