Mostra fotografica di Carmelo Bongiorno. (...) e' la storia di un viaggio, lungo oltre cinque anni; viaggio fatto di ricerche interiori, d'inquietudini, di un intenso percorso umano e spirituale. Viaggio d¹incontro di persone, di oggetti, di cose, con le quali viviamo e ci confrontiamo giorno dopo giorno. Bagliori e' un viaggio d'introspezione, indissolubilmente legato al rapporto intimo con la sua terra, la Sicilia, e con la sua citta', Catania, dove Bongiorno vive e lavora ai piedi dell¹Etna.
Carmelo Bongiorno
La mostra fotografica Bagliori è la storia di un viaggio, lungo oltre cinque
anni; viaggio fatto di ricerche interiori, d'inquietudini, di un intenso
percorso umano e spirituale. Viaggio d¹incontro di persone, di oggetti, di
cose, con le quali viviamo e ci confrontiamo giorno dopo giorno. Bagliori è
un viaggio d'introspezione, indissolubilmente legato al rapporto intimo con
la sua terra, la Sicilia, e con la sua città , Catania, dove Bongiorno vive e
lavora ai piedi dell¹Etna. Da questo tipo di ricerca, da questo modo di
porsi nei confronti del mondo, nascono le sue precedenti pubblicazioni che
si sviluppano nell'arco di molti anni: Luoghi Privati, L¹isola Intima.
Lavori di sedimentazione, di memorie, d'analisi attraverso i diversi momenti
del vivere quotidiano.
Per questo ultimo lavoro, Bagliori, durato oltre cinque anni (dal 1995 al
2000), l'autore, lavora in notturno o in interno utilizzando luce
artificiale. L'immagine si fa scabra ed essenziale. Un rigoroso bianco-nero
costruisce gli elementi dell¹immagine. I grigi diventano grevi e lo spessore
del nero fa emergere una luce bianca di forte suggestione. L'ombra domina.
Un sentimento d¹inquietudine traspare dagli oggetti, dalle cose, dai luoghi.
Le ombre invitano il nostro sguardo a una contemplazione e
contemporaneamente sembrano inghiottirci. E, come scrive Franco La Cecla,
nel testo pubblicato dalla Federico Motta, "Il buio e il bagliore si
assomigliano. L'uno consente l¹altro e poi lo inghiotte (...). La luce fugge
e riappare. Le tenebre non vinceranno, ma sono andate molto vicine alla
vittoria."
E la vittoria sembra scaturire dalla possibilità dei bagliori di
rivelarci aspetti inconsueti delle cose, come se attraverso questi frammenti
o questi guizzi di luce potessimo riconoscere l'anima o l¹essenza del mondo.
Grazie a questi bagliori, tutto è trasfigurato o trasformato. Così un enorme
aereo attraversa il cielo e intuiamo l¹immagine di una croce. Palazzi e
ciminiere di luoghi familiari disegnano orizzonti sconosciuti. Semplici
bolle di sapone diventano metafore della vita che ricerca di risalire verso
un "alto" di cui non scorgiamo contorni.
A cura di Giovanni Chiaramonte
Catalogo Federico Motta Editore, Milano - L. 85.000
Orario: 10.30-12.30 e 16.00-19.00 (chiuso lunedì e festivi), ingresso libero
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