The Blue Paintings. Una serie di olii che trasmettono la sua sognante ed effimera visione del mondo. Tratti decisi e sicuri, trasparenze e piccoli colpi di luce raffigurano con essenzialita' oggetti, animali, persone.
The Blue Paintings
Giovedi' 18 maggio 2006 alle ore 19,00 si inaugura presso la galleria
S.A.L.E.S, la personale The Blue Paintings di Avish Khebrehzadeh (Teheran,
1969).
L'artista, che attualmente vive e lavora tra Washington e New York, in
questa occasione presenta una serie di opere realizzate, per la prima volta,
con la tecnica del colore ad olio. Tratti decisi e sicuri di pennellate,
trasparenze e piccoli colpi di luce raffigurano con essenzialita' oggetti,
animali, persone. I quadri di Avish costituiscono il supporto ideale per
trasmettere la propria sognante ed effimera visione del mondo.
I personaggi rappresentati in queste opere sono quasi sempre immobili,
ermetici, chiusi nella loro malinconica solitudine, rappresentati con
estrema liberta' di elaborazione.
Frammenti di immagini dove trasfigurazioni e resa naturalistica trovano
forme di concreta unita' nel confronto dialettico tra realta' e sogno.
Rappresentazioni emblematiche, fortemente aderenti al senso della vita e
tuttavia raffreddate in una sorta di astrazione, semplicemente allusive,
evocanti il disagio contemporaneo della perdita d'identita'.
"L'arte di Avish Khebrehzadeh sembra rifarsi a una tradizione millenaria, ai
racconti trasmessi di generazione in generazione, alle fiabe persiane che ha
ascoltato crescendo a Teheran. L'esilio dal suo paese natale, i diversi
contesti dove e' cresciuta, le varie identita' che si sono sovrapposte, le
distanze che tutti questi elementi creano nella visione di se stessa,
contribuiscono al senso di straniamento presente nella sua opera.
Sarebbe facile presupporre una visione anche politica, per un'artista che ha vissuto
in prima persona le scosse storiche che hanno coinvolto il suo paese, ma
Avish trasmette diversamente il senso di solitudine, le faglie della memoria
(rendendo la sua opera universale). La sua arte, anche se storicamente
decontestualizzata, puo' soltanto rispecchiarsi nel presente poiche' illustra
la "mancanza spirituale, … una solitudine che non necessariamente ha a che
fare con la distanza geografica, quanto piuttosto con la poverta' di
comunicazione". (Mire'ne Arsanios)
Premiata alla 50' Biennale di Venezia 2003, ha partecipato a numerose mostre
tra cui si ricordano le personali: Zwischen den Baumen, Kunstverein
Ludwigsburg, Ludwigsburg (Germania) 2001; Amongst the Trees , David
Silverstein Gallery, New York, 2002; Viewers and the Circus, Macy Gallery,
Columbia University, New York, 2002; Susan Inglett. Gallery, New York, 2006;
Conner Contemporary Art, Washington D.C., 2006. Tra le collettive: 6th
International Istanbul Biennial, Istanbul, 1999; Waterfront International
ArtExhibition, Vikingsberg Art Museum, Helsingborg, Danimarca, 2000; God is
in the Details - Films et vide'os d' animation, Centre d' Art Contemporain,
Gene've, Svizzera, 2001; Animations, P.S.1, New York, 2001; Sense of Wonder,
Herzlija Museum of Art, Herzlija, Israele, 2001; Animations, Kunst-Werke,
Berlin, 2003; The hidden half, Iranian women directors, Smithsonian Freer
Gallery of Art, Washington D.C., 2003; 50' Biennale d' Arte di Venezia,
2003; Movies without Cinema - The Animation and Contemporary Art, The Brno
House of Arts, Brno, Repubblica Ceca, 2004; KunstFilmBiennale, Ludwig
Museum, Cologne, Germania, 2004; From Dust to Dusk, Charlottenborg
Exhibition Hall, Copenhagen, 2004; Curator's Choice, Corcoran Museum,
Washington D.C., 2004; Persian Gardens, Museum of Contemporary Art, Tehran,
2004; Mediterraneans, MACRO Mattatoio, Roma, 2005; Trasparenz, Frauenmuseum,
Bonn, 2005; Telltale, Ewha Art Centre, Seoul; ...O luna tu... , ARCOS Museo
d'Arte Contemporanea Sannio, Benevento, Italia, 2005; Sketch
Vernissage: 18 maggio 2006. ore 19
Galleria S.A.L.E.S
Via San Francesco di Sales, 16a - Roma
Orario: dal lunedi' al venerdi' dalle ore 15,30 alle 19,30
Biglietti: ingresso libero