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Esito della sessione plenaria
dal 26/4/2006 al 26/4/2006

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Parlamento europeo



 
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26/4/2006

Esito della sessione plenaria

Parlamento Europeo, Bruxelles

I punti forti della sessione: Chernobyl 20 anni dopo, Allargamento, Trasporti, Reti transeuropee, Affari economici e monetari, Controllo dei bilanci, Cooperazione giudiziaria, Cultura, Convenzione Unesco sulla diversit' culturale, Istruzione, Immunita' e Statuto dei deputati.


comunicato stampa

Bruxelles, 27 aprile 2006 12h30

La conoscenza delle lingue straniere agevola la mobilita' nell'UE

Le lingue straniere dovrebbero essere studiate sin dalla piu' giovane eta'. E' quanto afferma la relazione adottata dal Parlamento sulla promozione del multilinguismo e dell'apprendimento delle lingue. La loro conoscenza, infatti, permette un miglior utilizzo del potenziale umano e favorisce la mobilita' all'interno dell'UE. E' anche sostenuta l'introduzione di un indicatore europeo di competenza linguistica. L'italiano e' la quinta lingua straniera piu' studiata in Europa.

Verso un indicatore delle competenze linguistiche
Adottata dal Parlamento con 435 voti favorevoli, 22 contrari e 23 astensioni, la relazione di Manolis MAVROMMATIS (PPE/DE, EL) appoggia la Comunicazione della Commissione che propone di introdurre un indicatore europeo di competenza linguistica comune a tutti gli Stati membri. Tale indicatore mira a fornire un parametro preciso, affidabile e completo per la valutazione della padronanza delle lingue straniere, sulla base di appositi test obiettivi condotti su un campione di popolazione per valutare quattro competenze linguistiche (lettura, ascolto, produzione orale e scritta).

Bilancio 2004: si' al discarico ma e' rinviato quello del PE

L'Aula ha concesso il discarico del bilancio 2004 ma ha rinviato quello relativo al Parlamento al fine di chiarire la vicenda dell'affitto di due immobili a Strasburgo. I deputati criticano la gestione dei finanziamenti da parte degli Stati membri ma plaudono alle iniziative del Consiglio per migliorarla. E' anche chiesto di rivedere il sistema di controllo interno della Commissione e di migliorare il funzionamento delle agenzie.

Rinviato il discarico del bilancio del Parlamento

L'Aula ha concesso il discarico di bilancio 2004 delle Istituzioni e degli organismi UE, ma rinvia il proprio. Su richiesta del relatore Markus FERBER (PPE/DE, DE) e con l'accordo di tutti i gruppi politici, il Parlamento ha ritenuto opportuno disporre di ulteriori sei mesi per chiarire la situazione relativa agli importi versati per l'affitto di due immobili a Strasburgo. Relatore e rappresentanti dei gruppi hanno pero' precisato che, con questa iniziativa, non si rimette in causa la sede del Parlamento sancita dai trattati. Il discarico e' stato quindi negato da 591 deputati, mentre 13 si sono astenuti e solo 3 hanno votato a favore.

Le vetture "intelligenti" che chiamano i soccorsi possono salvare vite umane

I tempi di intervento a seguito degli incidenti stradali potrebbero essere dimezzati, mentre i decessi da essi causati potrebbero ridursi dal 5 al 10% se il Parlamento approva l'installazione del sistema eCall sulle vetture. Questo dispositivo, via satellite, indichera' al servizio d'emergenza piu' vicino il luogo esatto dell'incidente e dovrebbe entrare in funzione in tutta l'UE a vantaggio di 100 milioni di persone che ogni anno si spostano in macchina all'estero.

Fondi d'investimento: prospetto UE semplificato a tutela degli investitori

Le norme sugli investimenti finanziari devono essere chiarite, consolidate e rese coerenti per evitare la discriminazione dei fondi comuni rispetto ad altri prodotti. E' quanto chiede il Parlamento sollecitando anche la definizione di un prospetto semplificato comune a tutta l'UE per garantire una corretta informazione agli investitori. I deputati auspicano un "passaporto" europeo dei prodotti finanziari e l'eliminazione degli ostacoli, anche fiscali, alle operazioni di pooling transfrontaliero.

Aiuti di Stato per l'innovazione, ma solo se giustificati

Il ricorso agli aiuti di Stato deve essere un'eccezione, non la norma. E' quanto afferma il Parlamento evidenziando come gli aiuti all'innovazione debbano essere concessi solo a titolo temporaneo, in base a criteri razionali, allo scopo di supplire alle inefficienze del mercato e aiutare le regioni meno sviluppate. Tuttavia, alle PMI deve essere riservata una quota di aiuti maggiore e occorre sostenere la cooperazione tra universita' e imprese.

Adottando la relazione di Sophia IN'T VELD (ALDE/ADLE, NL), che rappresenta la risposta al "Documento di consultazione sugli aiuti di Stato all'innovazione" presentato dalla Commissione nel settembre 2005, il Parlamento rammenta anzitutto che gli aiuti di Stato <<dovrebbero rappresentare un'eccezione>>, ossia uno strumento volto a correggere gli squilibri che non possono essere affrontati con gli strumenti di politica abituali. Queste misure, inoltre, devono essere coerenti con quelle intese a ridurre le norme inutili, ad investire nell'istruzione e nella formazione, a fornire infrastrutture adeguate e a garantire una concorrenza leale. Ma anche con quelle volte ad agevolare l'accesso al capitale di rischio, a promuovere uno spirito imprenditoriale, a rimuovere gli ostacoli alla libera circolazione dei lavoratori e dei ricercatori all'interno dell'UE.

TV digitale pluralista e indipendente per tutti

Il Parlamento ha adottato una relazione che pone anzitutto l'accento sulla necessita' di garantire a tutti la possibilita' di beneficiare dei nuovi servizi offerti dalla tecnologia digitale. A livello UE, inoltre, dovranno essere garantiti il pluralismo dell'informazione e la separazione fra il potere politico e gli interessi dei gruppi di mass media. L'intervento pubblico e' il benvenuto, ma non deve falsare la concorrenza. Occorre anche garantire una televisione pubblica forte e indipendente.

La relazione di Henri WEBER (PSE, FR) adottata dall'Aula sostiene che le nuove tecnologie audiovisive dovrebbero innanzitutto <<permettere la diffusione di un'informazione plurale e di programmi di qualita'>>, accessibili a un numero costantemente in crescita di cittadini. E' quindi essenziale che la societa' dell'informazione nel suo complesso, inclusi i servizi audiovisivi, <<segua uno sviluppo sociale, regionale, culturale e linguistico equilibrato>> e che, per evitare nuove forme di esclusione (la "frattura digitale"), <<si garantisca a tutti i cittadini di poter beneficiare delle sue ripercussioni positive>>.

Per informazioni:
Parlamento europeo - Ufficio a Milano
tel: 02 4344171
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epmilano@europarl.eu.int

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