Connubio tra arte, design ed energia pulita. Viene presentato il prototipo di lampione fotovoltaico concepito da Fulvio Valsecchi che sfrutta l'energia solare delle ore diurne e la trasforma in energia elettrica. Il progetto nasce secondo le linee guida dell'Urban Design ed e' concepito per lo spazio pubblico.
Connubio tra arte, design ed energia pulita
Venerdì 22 luglio 2005 alle ore 18.00 alla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna
e Contemporanea di Bergamo viene presentato il prototipo di lampione
fotovoltaico concepito da Fulvio Valsecchi. L’opera di design resterÃ
collocata nella corte interna della Galleria fino al 12 settembre quando
verrà trasferita in maniera permanente nei giardini adiacenti la
biblioteca del Comune di Zanica che ha acquistato l’esemplare.
Il lampione “Fireflyâ€, realizzato nell’anno accademico 2004-05 dagli
studenti dell’Istituto Cesare Pesenti di Bergamo, con la collaborazione
dell’ufficio tecnico della società Valsecchi S.p.A. di Pontida, è in grado
di sfruttare l’energia solare accumulata durante le ore diurne e
trasformarla in energia elettrica. Da un punto di vista estetico
l’esemplare riproduce, diversa su ciascuna delle sei facce del cubo che da
forma alla lampada, un’immagine scelta tra quelle proposte dagli allievi
dell’ENAIP Grafica di Dalmine; le lastre in policarbonato intercambiali
offrono la possibilità di rendere sempre attuale e nuovo nel tempo
l’oggetto. Il lampione è già stato esposto quest’anno in S. Agostino ed
alla Fiera di Bergamo.
Il progetto nasce seguendo le linee guida dell’Urban Design ed è concepito
per lo spazio pubblico con l’intenzione di creare, attraverso la
pianificazione urbanistica, una città “a misura d’uomo†più vivibile e,
soprattutto, ecocompatibile. Lo sfruttamento dell’energia alternativa per
il funzionamento del lampione lo rende un primo simbolo da collocarsi in
contesti urbani in grado di sensibilizzare i cittadini ed in particolare i
giovani che in futuro non solo fruiranno la città ma contribuiranno con le
loro scelte al suo sviluppo ed al suo miglioramento. Proprio nel
coinvolgimento dei ragazzi - dalla realizzazione del prodotto da parte
delle scuole alla scelta di inserire elementi grafici propri del mondo
giovanile, come i CD e DVD, nella lampada - il progetto di Valsecchi trova
una delle sue ragioni d’essere. L’attenzione verso i giovani e la
formazione si concretizza a partire dal prossimo settembre 2005 in due
progetti, il Laboratorio di Eco-design e “Urban Design†Laboratorio
post-laurea di specializzazione in disegno industriale, di cui “Fireflyâ€
diviene simbolo tangibile e ambasciatore dei valori del rispetto
dell’ambiente e del contesto sociale.
Il Laboratorio di Eco-design, tenuto da Fulvio Valsecchi e promosso
dall’Istituto Cesare Pesenti di Bergamo che lo ospita, propone, nelle ore
pomeridiane e serali, attività di ricerca e creatività sulle energie
pulite e si rivolge a laureati in disegno industriale, ingegneria,
architettura, accademia di belle arti, filosofia, scienze della
comunicazione, diplomati ed a tutti coloro interessati a dare un
contributo di ricerca sull'argomento.
“Urban Designâ€, Laboratorio post-laurea di specializzazione in disegno
industriale è promosso dall' Unione degli Industriali della Provincia di
Bergamo in collaborazione con la SFA (Associazione Sistemi Formativi
Aziendali), e gli Istituti Natta, Paleocapa e Pesenti di Bergamo che
ospiteranno i corsi. Il Laboratorio, aperto a venti laureati in disegno
industriale, ingegneria, architettura e accademia di belle arti e addetti
alla progettazione ed al design da almeno un anno, ha la durata di due
mesi e prevede una parte teorica ed una pratica, quest’ultima da svolgersi
in aziende bergamasche che hanno dato la loro disponibilità ad accogliere
ciascuna uno studente aiutandolo a realizzare il progetto elaborato
durante il corso teorico. Il progetto intende riavvicinare il mondo del
design a quello della manifattura e rilanciarlo all’interno del settore
industriale locale offrendo, anche, la possibilità di avvalersi della
consulenza di due maestri del design di eccezione, Makio Hasuike e Denis
Santachiara, che seguiranno i corsisti durante le fasi teorica e pratica.
CENNI BIOGRAFICI
DENIS SANTACHIARA
Nato nel 1950 a Campagnola, Reggio Emilia, autodidatta, disegna automobili
sin da ragazzino e inizia la sua carriera di designer concentrandosi sulle
potenzialità linguistico/poetiche del mondo artificiale. Si cimenta con le
nuove tecnologie e i nuovi processi industriali per ottenere valori
estetici innovativi. Ha sempre lavorato in bilico tra arte e design ed ha
preso parte alla Biennale di Venezia, a Documenta 8 a Kassel e alla
Triennale di Milano (1982, 1984 e 1986). I suoi lavori sono stati esposti
al Centre Pompidou, al Louvre e al Grand Palais di Parigi; al Museum of
Modern Art di Tokio; al Chicago Atheneeum; al Vitra Museum e al Berlaghe
Museum di Amsterdam; al MoMA di New York ed ha attenuto numerosi
riconoscimenti per il design.
MAKIO HASUIKE
Designer, nasce a Tokio nel 1938; nel 1962 si laurea in architettura alla
University of Arts di Tokyo e inizia la sua attività presso Seiko. Dopo
aver vinto alcuni premi ai concorsi giapponesi, nel 1964 si trasferisce a
Milano, iniziando a collaborare con R. Bonetto. Nel 1968 apre un proprio
studio e collabora con molte aziende nel settore dell’industrial design,
esempio di designer straniero completamente inserito nella realtà europea,
e italiana in particolare, nella quale integra la formazione di
provenienza. Nel 1982 costituisce la società produttrice Mh Way,
affrontando il coordinamento tra progettazione, produzione ed esposizione
finale. Numerosi sono i premi e le segnalazioni ricevute in Italia e
all’estero: medaglia d’oro alla Triennale di Milano del 1973 e il Compasso
d’Oro 1979. Alcuni suoi pezzi sono esposti in vari musei, tra i quali il
portascopino “Cucciolo†(per Gedy) dal 1979 presente nella collezione
permanente del MoMA di New York.
FULVIO VALSECCHI
Nasce nel 1944 a Bergamo, si diploma al Liceo Artistico a Brera con
Vittoriano Viganò e nel 1970 si laurea in Architettura a Milano. Dal 1970
al 1972 è stato progettista alla Ecotec ad Algeri dove ha sviluppato il
piano regolatore della città di El Milia. Capo-progetto all’Univeristà di
Annaba, ha collaborato con Oscar Niemeyer per il progetto olimpico di
Chéragas ed è stato capo-progetto del Laboratorio di Ricerca a
Tamanrasset. Rientrato in Italia lavora, dal 1972 al 1978, per il Comune
di Bergamo ai piani di coordinamento urbanistico della città ed elabora il
progetto di “Alloggi anche per anziani†a Bergamo apprezzato per la
grande attenzione prestata all’accessibilità anche ai piani alti per
anziani e disabili. Docente fino al 1984 all’Università di MiIano e poi
all’Università di Architettura n. 1 a Parigi. Tornato in Italia dopo due
anni inizia una serie di collaborazioni con Master post-laurea e nel
1994-95 crea il laboratorio “Urban Designâ€. E’ Direttore dal 2000 del
Laboratorio in “Urban Design and Ladscape Design†in collaborazione con la
Facoltà di Architettura di Parigi e con il Politecnico di Torino. La
lampada “Gianoâ€, da lui disegnata, è stata esposta al Museo della Tecnica
e della Scienza “Leonardo Da Vinci†a Milano nel 1993/1994.
Per informazioni sui Laboratori:
Arch. Fulvio Valsecchi
bergamodesign@alice.it
urbandesign@vodafone.it
http://www.alice.it/bergamodesign
Per informazioni su “Urban Designâ€, Laboratorio post-laurea di
specializzazione in disegno industriale:
Unione degli Industriali della Provincia di Bergamo
Antonella Gamba
+39 (0)35 275272
VENERDI 22 LUGLIO 2005 ore 18.00: INAUGURAZIONE dell’OPERA DI DESIGN Il LAMPIONE “FIREFLY†di FULVIO VALSECCHI
GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
via San Tomaso, 53
24121 Bergamo GAMeC