Galleria Comunale Santa Croce
Cattolica (RN)
via Pascoli, 21
0541 967802 FAX 0541 967803
WEB
Alessandra Andrini
dal 8/4/2005 al 2/5/2005
0541 967802 FAX 0541 967803
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Galleria Comunale S.Croce



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Alessandra Andrini



 
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8/4/2005

Alessandra Andrini

Galleria Comunale Santa Croce, Cattolica (RN)

Landscape. Ultimo appuntamento di Tra[mare] percorsi d'arte contemporanea. Il mare affiora come entita' fisica ma anche come suggestione emotiva e diviene sfondo e pretesto per invenzioni e speculazioni percettive. Audio a presa diretta e immagini che scorrono e che riprendono da una camera fissa una spiaggia qualunque, i suoi rumori, rituali, suoni.


comunicato stampa

Landscape

Comune di cattolica/assessorato alla cultura/centro culturale polivalente

tra [mare]
percorsi d'arte contemporanea

Ultimo appuntamento di Tra[mare] percorsi d'arte contemporanea proposti alla galleria Comunale S.Croce di Cattolica (RN) con Landscape di Alessandra Andrini. E' l' ultimo intervento di questa trilogia d'autrici (Daniela Tonelli e Dacia Manto nelle precedenti esposizioni) e prenderà avvio sabato 9 aprile alle ore 18. Anche in Landscape il mare affiora come entità fisica ma anche come suggestione emotiva e diviene sfondo e pretesto per invenzioni e speculazioni percettive.

Alessandra Andrini non nasconde che “le piace lavorare su sottili meccanismi di spiazzamento, imporre a chi passa una improvvisa riorganizzazione del pensiero...” Osserva ancora ”che nel breve istante in cui ci si trova a dover abbandonare la propria esperienza incorporata per riorganizzarsi ad affrontare la situazione imprevista, sia concentrato un grande potenziale di libertà creativa”. L'imprevedibile è in Landascape il contenuto e la reazione ad un video che si insinua con imperscrutabile naturalezza tra le pieghe del quotidiano. Audio a presa diretta e immagini che scorrono e che riprendono da una camera fissa una spiaggia qualunque, non identificabile, del lungo litorale romagnolo, i suoi ritmi, rumori, rituali, suoni (percepibile anche la voce di un compianto giornalista e speaker delle estati marine degli ultimi venti anni). Una tranche de vie balneare persino un po' banale e logora nella sua ovvietà ma che ci appartiene e appartiene all'immaginario visivo, sonoro, si potrebbe dire anche olfattivo di ciascuno di noi. Il racconto (non c'è storia) si fa immagine e come un'icona sulla parete di fondo dell'ex chiesa di S.Croce si impadronisce dello spazio. L'artista ama far interagire le video installazioni con gli spazi solitamente deputati all'arte che spesso le ospitano in una relazione di reciprocità profonda, anche illusionistica, come archittetture vive.

L'idea di fondo è di inglobare virtualmente lo spettatore, l'oscurità lo immerge ed egli entra a far parte del racconto visivo. Ne è assorbito. Certo, la spiaggia vera non è lontana dal luogo dell'installazione del video, anzi la sua fisicità è misurabile, visibile, calpestabile a poche centinaia di metri di distanza da questa proiezione. Questa è solo la percezione del reale, non la realtà. Di qui lo sconcerto cui si accennava. La familiarità e la destinazione d'uso quotidiane non permettono spesso di percepire i luoghi nella loro forma, nelle loro variazioni e nella loro spazialità. Lo spiazzamento anelato da Alessandra Andrini è finalmente generato dall'osservazione dei luoghi consueti, la loro essenza rivelata nei loro tratti distintivi, anche se non riconoscibili. E' così che l'artista smaschera il complesso rapporto percettivo che intratteniamo con il mondo reale. La dimensione sospesa e concentrata dell'osservatore creata dall'ambientazione nella galleria mette in moto una ipersensorialità inattesa. E induce ad una diversa riflessione, creando cortocircuiti mentali (falso-vero, virtuale-visivo) e anche all'osservazione delle abitudini e dei comportamenti umani, in una sorta di investigazione antropologica alla ricerca di tratti comuni riconoscibili. Alessandra Andrini opera da anni su un crinale esilissimo che collega la percezione del visivo e gli stimoli derivanti con una realtà sociale e d'ambiente, intervenendo spesso in spazi pubblici (stazioni e luoghi cosiddetti di transito).ll tratto distintivo del suo agire artistico, sottilmente destabilizzante, è proprio quello di lasciare sul terreno segnali, immagini in movimento che aprono impercettibili interrogativi nell'osservatore, anche il più distratto.

Alessandra Andrini nata a Ravenna nel 1958 vive e lavora a Bologna. Dopo la facoltà di Scienze Politiche ed un periodo di attività in campo cinematografico nel 1995 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Bologna. La sua ricerca si sviluppa nell'intricato rapporto tra arte, comunicazione e sguardo antropologico sul contemporaneo, trovando naturale terreno nei molti terreni di pubblic-art.Nei luoghi deputati all'arte le sue video installazioni mantengono una forte relazione con lo spazio e la condizione percettiva del fruitore, offrendo un varco che possa generare un secondo livello di pensiero sull'essenza dell'immagine. Il percorso espositivo inizia nel 1997 negli spazi della Stazione di Bologna e trova il primo riscontro internazionale con East International 2000, Norwich Gallery, Norwich UK, a cui segue la candidatura per il P.S. 1 International Studio Program nel 2001, continuando in Italia e all'estero in un percorso a doppio binario fra spazi privati ed installazioni di pubblic-art. Galleria di riferimento Neon di Bologna.

La mostra sarà inaugurata sabato 9 aprile 2005 alle ore 18

galleria comunale s.croce - via pascoli 21 - Cattolica (RN)
orario: aperto dalle 16 alle 19 venerdì, sabato, domenica e 25 aprile. Ingresso gratuito

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