Palazzo Fontana di Trevi
Roma
via Poli 54
06 69921454 FAX 06 69921454
WEB
Omaggio a Plinio De Martiis
dal 11/10/2004 al 12/10/2004
06 699801 FAX 06 69921454
WEB
Segnalato da

Roberto Begnini




 
calendario eventi  :: 




11/10/2004

Omaggio a Plinio De Martiis

Palazzo Fontana di Trevi, Roma

Opere che evocano gli avvenimenti artistici connessi con la sua vita e la Galleria La Tartaruga, da lui fondata e condotta. Esposti lavori di Burri, Twombly, Manzoni, Schifano, Festa, Angeli e degli altri artisti presentati, spesso ai loro esordi, dalla Galleria; immagini di Plinio fotografo; filmati da lui eseguiti; testimonianze di episodi artistici determinanti. L'esposizione durera' poche ore: il tempo di un'inaugurazione. All'attivita' di gallerista di De Martiis si devono alcuni tra i fatti artistici piu' importanti del dopoguerra. Evento organizzato da Calcografia


comunicato stampa

Il 12 ottobre, dalle 18 alle 24, nel Palazzo della Fontana di Trevi, via Poli 54, la Calcografia organizza un omaggio a Plinio De Martiis.

Non si tratterà di una celebrazione tradizionale né di una mostra scientificamente storico-artistica, ma dell'occasione per ricordare una figura leggendaria quanto nascosta, attraverso una raccolta di capolavori. Opere che, con la propria presenza e l'assolutezza della propria qualità, vogliono evocare una straordinaria serie di avvenimenti artistici connessi con la vita di Plinio e della Galleria La Tartaruga, da lui fondata e condotta.

Saranno esposte opere di Burri, Twombly, Manzoni, Schifano, Festa, Angeli e degli altri artisti presentati, spesso ai loro esordi, dalla Galleria; immagini di Plinio fotografo; filmati da lui eseguiti; testimonianze di episodi artistici determinanti.
L'esposizione durerà poche ore: il tempo di un'inaugurazione in galleria.
All'attività di gallerista di Plinio De Martiis si devono alcuni tra i fatti artistici più importanti del dopoguerra, quelli ad esempio, che tra fine anni Cinquanta e inizio Sessanta, hanno collocato Roma in un ruolo considerevole sulla scena internazionale, in diretto ed esclusivo contatto con New York.
L'iniziativa nel 1954 di aprire la Galleria La Tartaruga in via del Babuino, seguiva, nella vita di Plinio, ad esperienze culturali e politiche molto intense. In un'inquieta ricerca della qualità e dell'autenticità aveva praticato in precedenza il teatro e la fotografia. Sue immagini fotografiche forti, scarne e struggenti avevano letto, tra fine anni Quaranta e Cinquanta, la realtà del momento con eccezionale originalità.
Con l'apertura della Galleria, assieme alla moglie Ninì Pirandello e sotto la spinta di amici artisti come Mafai, Turcato, Scarpitta, Maccari, Leoncillo, si crea a Roma un luogo che, di generazione in generazione, rappresenterà l'avanguardia più sostanziale, quando ancora non era formato il concetto di arte contemporanea. Da quel momento la sua attività di fotografo si concentra soprattutto sulla vita della Galleria, sulle figure degli artisti, poeti, letterati, critici che vi partecipano.
Intellettuale completo, per istinto e per sostanziale fondamento umanistico, Plinio era totalmente coinvolto nella ricerca di un'autenticità di vita e cultura moderne. La convinzione che l'arte fosse una condizione fondamentale per la sopravvivenza della civiltà era una condizione naturale e morale che in lui coincideva con il senso dell'esistere.
Nella Galleria di via del Babuino (1954-1962) e in quella successiva (dal 1962 al 1969) in Piazza del Popolo si forma quella febbre intellettuale che permette oggi di riferirsi a quel periodo come a "Gli anni originali" (titolo di una bellissima mostra realizzata di recente da Plinio nella galleria da lui diretta negli ultimi anni a Castelluccio di Pienza, in provincia di Siena).
Nella Galleria La Tartaruga, a fianco ad artisti storici come Mafai, Burri, Leoncillo, Pirandello, Colla, Scarpitta, esordivano Schifano, Festa, Twombly, Ceroli, Pascali, Kounellis.
Alla fine degli anni Cinquanta, era il luogo di massima apertura internazionale; fu la prima in Europa che consentisse di vedere arte americana (tenne pionieristiche mostre di Rothko, Raushenberg, De Kooning, Franz Kline).
Nel maggio 1968, con Il Teatro delle Mostre (una successione quotidiana di artisti diversi, ciascuna mostra della durata di un giorno, ogni giorno diversa, nella Galleria di Piazza del Popolo), De Martiis coglieva per primo la più recente e radicale rivoluzione della concezione dell'arte. Con questo ciclo, che sarà richiamato alla memoria in questa occasione nelle sale di Palazzo Poli, Plinio rappresentava nel modo più avanzato il superamento dell'opera come oggetto, verso la transitorietà del concetto estetico.

Immagine: Tano Festa e Mussolini

Martedi 12 ottobre dalle ore 18 alle 24

Palazzo della Fontana di Trevi
Via Poli, 54 Roma

Orario dalle 18 alle 24
Informazioni tel. 06 699801
Ufficio Stampa I N G Marcella Ghio tel. 06 69980238 fax 06 69921454
Ufficio Stampa Roberto Begnini tel. 06 69190880 fax 06 69925790

Calcografia
Via della Stamperia, 6 00187 Roma Tel. 06/699801 Fax 06/69921454

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