Gaia Alessi
Richard Bradbury
Jesse Ash
Bernd Behr
Melanie Counsell
Graham Gussin
Gail Pickering
Artemis Potamianou
Magnus Thierfelder
Muruvvet Turkylmaz
Italo Zuffi
Irene Amore
Dei Luoghi Assenti e Presenti con Biglietto di Sola Andata. Undici artisti di area europea sono stati invitati a scomporre e ritracciare il concetto aperto e spaesante di 'luogo vuoto e sconosciuto', proponendone una loro interpretazione. Le opere presentate sono state tutte proposte e/o prodotte 'al buio', senza cioe' una diretta esperienza dello spazio espositivo da parte degli artisti, lasciati tra la curiosita' per riferimenti piu' concreti al contesto espositivo e l'urgenza di verificarne la leggerezza e flessibilita'. Nella loro produzione passata gli artisti invitati hanno gia' manifestato un interesse particolare per l'indagine sulla percezione dello e nello spazio architettonico-geografico, in relazione al corpo, luogo dove la storia lascia le sue tracce, descritto dalle intemperanze del linguaggio.
FROM NOWHERE TO SOMEWHERE WITHOUT RETURN:
DEI LUOGHI ASSENTI E PRESENTI CON BIGLIETTO DI SOLA ANDATA
Artisti: Gaia Alessi & Richard Bradbury, Jesse Ash, Bernd Behr, Melanie Counsell, Graham Gussin, Gail Pickering, Artemis Potamianou, Magnus Thierfelder, Muruvvet Turkylmaz, Italo Zuffi
A cura di: Irene Amore
Nell'ambito della programmazione 2004, CHANGE + PARTNER CONTEMPORARY ART
presenta la mostra From Nowhere to Somewhere Without Return: Dei Luoghi Assenti
e Presenti con Biglietto di Sola Andata, ideata e curata da Irene Amore.
Undici artisti di area europea sono stati invitati a scomporre e ritracciare il
concetto aperto e spaesante di ''luogo vuoto e sconosciuto'', proponendone una
loro interpretazione. Adottando la formula dell'invito piuttosto che quella
della selezione, la curatrice ha voluto fornire non tanto un tema, quanto un
punto di partenza per un percorso ''senza ritorno'', lasciato agli artisti ed
infine ai visitatori nei suoi possibili sviluppi.
Nella produzione passata gli artisti invitati hanno già manifestato un interesse
particolare per l'indagine sulla percezione dello e nello spazio -
architettonico, geografico, in relazione al corpo, luogo dove la storia lascia
le sue tracce, descritto dalle intemperanze del linguaggio. Soprattutto una
particolare attenzione è stata da essi rivolta all'interazione dialettica tra
presenza materica di un luogo e sua astrazione, tra le coordinate comunemente
accettate dello spazio abitato e la loro straniante rilettura da lontano, infine
tra ''utopia'' ed ironico riconoscimento delle ambivalenze e complessità del
misurarsi e muoversi in un luogo particolare e nuovo.
La curatrice ha pertanto voluto tentare insieme agli artisti un esperimento che
consentisse di mettere a fuoco le varie tappe dell'occupare e conoscere un luogo
estraneo. Inevitabile è stata allora l'allusione alla tradizione della ''white
cube'' e al ruolo solo apparentemente neutrale - vuoto e sconosciuto, appunto -
di spazi espositivi come CHANGE + PARTNER CONTEMPORARY ART.
A questo scopo le opere presentate sono state tutte proposte e/o prodotte ''al
buio'', senza cioè una diretta esperienza dello spazio espositivo da parte degli
artisti, lasciati tra la curiosità per riferimenti piú concreti al contesto
espositivo e l'urgenza di verificarne la leggerezza e flessibilità . Questo
approccio letterale vuole operare anche ad un diverso livello: il posizionamento
delle opere nello spazio di CHANGE + PARTNER CONTEMPORARY ART, pur tenendo in
considerazione tutte le richieste degli artisti, è stato deciso dal curatore, ad
emersione e svelamento del suo ruolo, in continuo dialogo con gli artisti ed
insieme responsabile ''senza ritorno'' della presentazione dei lavori nello spazio
attivo e presente della galleria.
CHANGE + PARTNER CONTEMPORARY ART è uno spazio espositivo e progettuale
interessato al dialogo, alla collaborazione e sperimentazione. Dal 1996 ha
condotto un' attività indipendente con prolifici scambi con l'estero - sostenuti
da istituti culturali come l'Austrian Cultural Institute, il British Council, il
Goethe Institute, l'Ambasciata Svedese ecc. CHANGE + PARTNER CONTEMPORARY ART ha
adesso una nuova sede in Via di S. Chiara a Roma e continua a promuovere e
diffondere attivamente idee e pratiche artistiche contemporanee.
GAIA ALESSI & RICHARD BRADBURY, nati rispettivamente a Roma nel 1970 ed a
Manchester nel 1976, vivono e lavorano a Londra. Hanno presentato lavori
realizzati in collaborazione a Londra, Milano e nei paesi scandinavi. Tra le
mostre recenti di maggior rilievo, sono da annoverare: From Dust to Dusk,
Charlottenborg, Copenhagen (2003), SFG, Stephen Friedman Gallery, Londra (2002),
Our Mutual Friend, Bloomberg Space, Londra (2002), Assab One. La generazione
emergente dell'arte in Italia, ExGEA, Milano (2002). La tradizione concettuale
viene rielaborata in operazioni collaborative spesso in progress e in stretto
riferimento a specifici contesti spaziali, in cui l'invisibilità dell'intervento
si accompagna ad un commento ironico sulla relativa affidabilità di sistemi di
percezioni, strutture funzionali e formulari di comunicazione.
JESSE ASH, nato a Londra nel 1977, vive e lavora a Londra. Ha partecipato alle
mostre Relay, M&M proyectos Puerto Rico (2004), The Jerwood Drawing Prize,
Londra (2003/04), The New Wight Biennal, Los Angeles (2003), e alla collettiva A
tiny new nation, organizzata da BowieArts in Spitals Square, Londra (2003). Nel
2002 ha vinto una residenza presso la Citè International des Arts a Parigi, ed
ha insegnato alle università di Bristol e Brighton. Recuperando materiali
informativi dalla stampa e da altri media, Jesse Ash realizza attenti lavori di
montaggio in video, collage e disegno. La realtà dei fatti vissuti e la finzione
del loro racconto si intersecano e sovrappongono, generando una narrazione in
cui il fragile equilibrio e il facile equivoco tra situazioni storiche ed
inserti fittizi viene messo in luce e verificato.
BERND BEHR, nato ad Amburgo nel 1976, vive e lavora a Londra. Ha partecipato ad
importanti mostre collettive come Beck's Futures, ICA, Londra - CCA, Glasgow -
Southampton City Art Gallery (2003), Charlie's Place, Annely Juda Fine Art,
Londra (2003), e We Want Out (con Mike Nelson, Eva Rotschild, Georgina Starr),
Citylights Gallery, Melbourne Australia (2002), German Shorts, Goethe Institut,
Londra - Amsterdam - New York (2002-2003). Muovendosi tra il video,
l'installazione, la fotografia ed il disegno, Bernd Behr studia il rapporto tra
architettura e film, con particolare attenzione al contesto urbano. Lo affascina
il lavoro di Bataille ed il rapporto tra consumo/produttività e
perdita/dispendio.
MELANIE COUNSELL, nata a Pontypridd nel Galles nel 1964, vive e lavora tra
Londra e la Francia. Mostre personali di prestigio sono state organizzate presso
la Galerie Jennifer Flay di Parigi (2002, 1999, 1996, 1992), la Matt's Gallery
di Londra (1998,1995, 1989) e presso The Pit, Toronto, a cura di Gregory Salzman
(1998). Ha inoltre partecipato a grandi progetti in spazi pubblici ed ha esposto
in mostre collettive di rilievo internazionale tanto in Inghilterra quanto
all'estero: Century City: Art & Culture in the Modern Metropolis, Tate Modern,
Londra (2001), La répétition, la tête dans les nuages, Villa Arson, Nizza
(2000), Trace, Liverpool Biennal of Contemporary Art, Liverpool (1999), Sydney
Biennal, Australia (1992), Seven Obsessio ns, Whitechapel Art Gallery, Londra
(1990). Attraverso interventi installativi di grandi e piccole dimensioni, ma
anche tramite il film, Melanie Counsell riattraversa i ricordi ed il tessuto dei
piú diversi contesti spaziali, siano essi luoghi pubblici o gallerie private.
Prestando una particolare attenzione al rapporto tra l'oggetto/intervento
esposto e le modalità espositive, l'artista analizza non solo la relazione
complessa tra partecipazione e distanza, ma anche modi e forme in bilico tra
consistenza materiale e fluidità .
GRAHAM GUSSIN, nato a Londra nel 1960, vive e lavora a Londra. Ha partecipato a
numerosissime mostre in Inghilterra e in Europa. Tra le personali: Lisson
Gallery, Londra (2003), Ikon Gallery, Birmingham (2002), Primo Piano, Roma
(2002, 1995, 1993), New Museum of Contemporary Art, New York (2001), Art Now,
Tate Gallery, Londra (1998). Tra le collettive si ricordano: En Route,
Serpentine Gallery, Londra (2003), Paradiso Perduto/Paradise Lost, Palazzo
dell'Arengo, Rimini (2002), Artifice, Deste Foundation, Atene (2001),
Intelligence, Tate Gallery, Londra (2000), Heaven Private View, PS1, New York
(1997), Europarte, Fondazione Bevilacqua La Masa, Biennale di Venezia (1997),
Institute of Cultural Anxiety, ICA, Londra (1994). Il suo lavoro indaga il
rapporto tra presenza ed assenza ed esamina la dialettica tra la nostra
percezione del reale e l'esperienza immaginata. A metà strada tra il panorama
romantico e la fantascienza, le sue opere puntano al disorientamento spaziale e
temporale.
GAIL PICKERING, nata a Sheffield nel 1969, vive a lavora a Londra. Sta esponendo
in una personale nel prestigioso spazio della Matt's Gallery di Londra, ed ha
partecipato a mostre collettive di rilievo come: Charlie's Place, Annely Juda
Fine Art, Londra (2003), Prospects, Essor Gallery, Londra (2002), Sitting
Tenants, Lotta Hammer, Londra (2002), Youthquake, W130, Amsterdam (2001).
Adottando sia il disegno che l'installazione e la performance, il suo lavoro
tende a ricreare spazi sociali fortemente straniati, in cui le idiosincrasie e
l'ironica bellezza dei caratteri e dei dettagli viene messa in luce attraverso
una gestualità ossessiva, quasi rituale, sospesa nel tempo.
ARTEMIS POTAMIANOU, nata ad Atene del 1975, vive e lavora ad Atene. Ha
presentato il suo lavoro in Grecia ed Inghilterra, con mostre personali tenutesi
alla Galleria Pleiades e all'Hellenic American Union Contemporary Art Gallery di
Atene, mentre una personale sarà tenuta quest'anno al MAC di Birmingham. Ha
partecipato tra l'altro alla Biennale dei Giovani Artisti, Atene (2003), ad una
mostra di giovani artisti promossa dalla Galleria Nazionale di Atene (1999) e a
Planted, Real Gallery, New York (1999). Il quotidiano degli interni domestici ed
il monumentale dei grandi musei di arte contemporanea nel mondo sono al centro
della sua ricerca fotografica ed installativa. Dettagli marginali ed invisibili,
ma di fatto ricorrenti nella nostra frequentazione di entrambi gli spazi,
vengono sottratti al contesto originario, messi a fuoco ed analizzati,
mettendone in luce i meccanismi di funzionamento in una sorta di spettrale
bellezza.
MAGNUS THIERFELDER, nato a Glumslöv nel 1976, vive e lavora a Malmö. Ha esposto
al Malmö Konstmuseum (2003), alla Transmission Gallery di Glasgow (2003), alla
Ping Pong Gallery, Malmö (2002), alla Index - The Swedish Contemporary Art
Foundation, Stoccolma (2002), alla Hannover Kunstverein (1999) e alla Malmö
Konsthall (1997). Nel 2002 ha partecipato ad un progetto promosso dal Rooseum
presso di RadissonSAS Hotel di Malmö ed è giovane membro dell'organizzazione
culturale che fa capo alla SIGNAL Gallery di Malmö. Con un tratto grafico
fortemente stilizzato, al limite tra la piú acuta astrazione ed una scrupolosa
figurazione, e con un ingegnoso approccio concettuale, le operazioni
dell'artista tendono a ''mostrare l'importanza dell'inessenziale'' ed a rendere
visibili aspetti particolari dello spazio occupato altrimenti nascosti e
dimenticati.
MÃœRÃœVVET TÃœRKYILMAZ, nata ad Izmir nel 1968, vive e lavora ad Istanbul. I suoi
lavori sono stati recentemente selezionati per la 8th Havana Biennal, Cuba
(2003) ed esposti in numerose mostre collettive in Turchia ed Europa: Shadows
and Ghosts, Platform, Istanbul (2003), Between the Waterfronts, Phoebus Gallery,
Rotterdam (2002), Biennale dei Giovani Artisti d'Europa e del Mediterraneo,
Ex-Mattatoio, Roma (1999), 1st International Youth Artists Triennal, Dolmabahce
Cultural Centre, Istanbul (1997). Nel 2003 ha vinto una residenza presso il
prestigioso Gasworks/ Triangle Trust di Londra. I disegni, le installazioni, i
video e gli interventi multimediali di Mürüvvet Türkyilmaz offrono nella loro
semplice narrativa e nei materiali adottati una rivisitazione poetica dei
concetti di distanza, sia temporale che spaziale, e di confine, inteso come
limite geografico e del corpo, area soggetta ai continui flussi e alle inattese
interruzioni della vita.
ITALO ZUFFI, nato a Imola nel 1969, vive e lavora a Milano. Ha esposto in
numerose personali, tra le quali: : Elegante e straniero, Galleria Continua, San
Gimignano SI (2003), The Mystery Boy, Institute of Art & Design, Birmingham
(2002), Il caso seguente, Studio Massimo De Carlo, Milano (2001), A causa della
distanza, Viafarini, Milano (2000), L'ultimo ostacolo mentale, Galleria Neon,
Bologna (1998). Ha inoltre partecipato a numerosissime mostre collettive di
rilievo in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, tra le quali ricordiamo: Il
Palazzo delle Libertà , Palazzo delle Papesse, Siena (2003), Assab One. La
generazione emergente dell'arte in Italia, ExGEA, Milano (2002), Polyphonix 40,
Centre Georges Pompidou, Parigi (2002), Necessità di relazione/Necessity of
relationship, Galleria Civica d'Arte Contemporanea, Trento (2001), Post
Production, Galleria Continua, S. Gimignano SI (2001), Strategies against
architecture II, Fondazione Teseco per l'Arte, Pisa (2001), Zone - Espèces
d'Espaces, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene d'Alba CN, (1999),
Anarchitecture, Stichting De Appel, Amsterdam (1999), Utz, Palazzo delle
Papesse, Siena (1999), A questo punto ., Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia
(1998). Messe in scena perfettamente orchestrate e strutture architettoniche
smontate con accanito rigore implicano un senso di enigmatica minaccia, di
sospesa tensione ed ironica attesa dell'atto che forse seguirà , forse no.
IRENE AMORE, curatrice indipendente e scrittrice, vive e lavora a Londra. Ha
studiato all'Università di Roma La Sapienza e al Goldsmiths College di Londra.
Collabora per riviste e portali d'arte contemporanea. Ha scritto saggi e testi
per cataloghi e libri d'arte, tra cui ''Inside'' con Antonio Tamilia (2003), ''What
is Drawing?'', Black Dog Publishing, London New York (2003), ''Leftover ¦
publication'', Goldsmiths College, Londra (2002). Ha curato progetti espositivi a
Londra e Roma: Introduction: Edwina Ashton & Christiana Protto, Coleman Project
Space, Londra (2003), The Translator's Notes, Cafe Gallery Project, Londra
(2003), Gaia Alessi - Richard Bradbury, CHANGE-Studio d'arte contemporanea, Roma
(2002-2003), The Back Room, Mafuji Gallery, Londra (2002), Room for Thought in
collaborazione con R. Annecchini, Gasworks Gallery, Londra (2001). Nel 1998 ha
partecipato al progetto educativo The Merchant of Venice, in collaborazione con
la Tate Gallery ed il Globe Theatre di Londra.
In collaborazione con: British Council, Alitalia
Si ringraziano: Creative Circle, Londra - Galleria Continua, S. Gimignano - Lisson Gallery, Londra - Matt's Gallery, Londra
Immagine: Gaia Alessi & Richard Bradbury, Sleeper, 2001, courtesy the artists
Inaugurazione: Giovedì 25 marzo 2004, ore 18.00 - 20.00
CHANGE + PARTNER CONTEMPORARY ART
Via di S. Chiara 57, 5° piano I 00186 Roma
Orario: Martedì - venerdì, ore 14.30 - 18.30