'Cq'. L'evento si sviluppa attorno ad un elemento vitale per l'uomo e per la citta' che lo ospita: l'acqua. Il progetto proposto alla Galleria A+A, infatti, vedra'l'artista concentrasi su oggetti comuni, quelli che abitualmente si trovano nelle nostre case: una vasca da bagno, un lavandino e un lampadario.
'CQ'
La Galleria A+A apre i suoi spazi all'artista padovano Andrea Contin che si
presenta al pubblico veneziano con una mostra personale dal titolo "Cq".
L'evento si sviluppa attorno ad un elemento vitale per l'uomo e per la città che
lo ospita: l'acqua. Il progetto proposto alla Galleria A+A, infatti, vedrÃ
l'artista concentrasi su oggetti comuni, quelli che abitualmente si trovano
nelle nostre case: una vasca da bagno, un lavandino e un lampadario. Così
l'acqua è vista attraverso un sguardo legato alla nostra quotidianità , a dei
gesti ricorrenti che solitamente la vedono protagonista di situazioni scontate
ma che nel lavoro di Contin assumono delle accezioni particolari, a dir poco
inquietanti.
Nella prima opera l'artista manifesta un suo pensiero sull'idea di intimitÃ
della casa: una nicchia protetta dal mondo esterno. Tale intimità , però, subisce
la minaccia di un universo estraneo che in mille modi si insinua al suo interno
e nella vita delle persone attraverso le tubature dell'acqua e l'attività che si
cela dietro ai muri. L'artista esprime questa inquietante riflessione con un
occhio curioso e intimorito che fuoriesce dallo scarico della vasca da bagno e
ci chiede ossessivamente in codice morse: - Who Are You? -
Il lampadario, apparentemente un comune lampadario, ha la caratteristica di
spurgare acqua dai fori normalmente utilizzati per l'introduzione delle
lampadine; l'acqua in caduta si raccoglie, poi, all'interno di una
bacinella-lavandino che assume il valore di una vasca battesimale.
Quest'opera vuole assumere l'inquietante incombenza di una spada di Damocle che
pende sulle nostre teste portando con sé il peso del destino.
L'impatto materico è esasperato da una serie di suoni che richiamano a tratti un
gocciolio, a tratti uno scroscio più intenso, come quello di una piccola
cascata, a tratti un ronzio che assomiglia ad una ninna nanna.
L'atmosfera è fredda e umida, lontana dal riferimento simbolico dato all'acqua
come elemento benefico di purezza, di fertilità e nascita. Piuttosto essa è
presentata come ospite minaccioso ed indesiderato, come metafora
dell'imponderabilità dell'esistenza, del fato che potrebbe improvvisamente
spazzar via ogni nostra certezza.
Inaugurazione: Lunedì 15 dicembre 2003 alle ore 18.00
Andrea Contin è nato a Padova nel 1971. Ha partecipato a numerose mostre come:
Versus Circuit, Losanna (CH), con testo di Michele ribecchi, Albergo diurno,
Loft Arte, Valdagno, con testo di Tiziano Scarpa;
Freezer, Galleria Fioretto Arte Contemporanea, Padova e Zoom, Bologna;
Tensio, testi di Maura Pozzati, Guido Bartorelli, Galleria Comunale d'Arte
Contemporanea, Monfalcone;
Gemine Muse, a cura di Andrea Bruciati, Musei Civici agli Eremitani, Padova, a
cura di Guido Bartorelli;
Delirio, Chiostro di Scardavilla, Forlì, a cura di Fabio Cavallucci.
Si ricorda inoltre, che a partire dalla seconda metà di gennaio la galleria A+A
ospiterà le opere pittoriche e i video dell'artista sloveno Saso Vrabic. La
mostra avrà anche una connotazione urbana con alcune immagini significative di
grande formato che saranno collocate su alcune impalcature della città .
Orario: aperto dal martedì al sabato h 11.00/18.00. Chiuso la domenica e il
lunedì.
Galleria A+A
Direttore: Aurora Fonda
Assistenti: Lucia Pecoraro Timeus, Diletta Ferrandina
Allestimento: Andrea Contin
Grafica: Lucia Pecoraro Timeus e Andrea Contin
Per informazioni:
Tel/Fax +39 041 277 04 66
dalle 11.00 alle 18.00
tutti i giorni (chiuso domenica e lunedì)
Galleria A+A
San Marco, Calle Malipiero, 3073
Venezia 30124