Conferenza con Neri Baldi e Giulio M. Manetti nell'ambito della mostra "Anni trenta"
Il regime fascista nel maggio 1938 accoglie nella Stazione di Santa Maria Novella, rinnovata in stile razionalista, il treno di Hitler trainato da una coppia di modernissimi locomotori elettrici: e' il momento di massimo splendore per la ferrovia italiana che con littorine ed elettrotreni era all'avanguardia nel mondo. Si acquisiva consapevolezza del progresso raggiunto dalla tecnologia italiana, sull'onda lunga del futurismo e del mito della velocita', con risultati che caratterizzeranno a lungo il design italiano. L'irruzione della modernita' nella vita quotidiana: e' cosi' che potremo riassumere gli anni '30. Il turismo di massa nasce in questo scenario: con l'istituzione dei treni popolari gli italiani cominceranno a conoscere il proprio paese e un mezzo gia' datato come il treno sara' costretto a rinnovarsi per far fronte a nuove esigenze e a nuove aspettative. Neri Baldi, nato a Firenze e di stirpe fiorentina, e' avvocato, appassionato di storia e ferrovie, scrittore dilettante e fuochista volontario. E' uno dei fondatori dell'Associazione Toscana Treni Storici che da oltre dieci anni gestisce il Deposito Rotabili Storici di Pistoia e collabora con le Ferrovie dello Stato per il restauro e l'esercizio dei rotabili storici. Giulio M. Manetti, toscano di Firenze, classe 1955 e' impiegato nella pubblica amministrazione all'Archivio Storico del Comune di Firenze e storico part-time. La conferenza e' alle ore 17, ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.