MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Bologna
via Don Minzoni, 14
051 6496611 FAX 051 6496600
WEB
Cara domani
dal 27/9/2012 al 1/12/2012
mar, merc e ven 12-18, gio, sab, dom e festivi 12-20

Segnalato da

Silvia Tonelli




 
calendario eventi  :: 




27/9/2012

Cara domani

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Bologna

Opere dalla collezione Ernesto Esposito. Una selezione di 76 opere - tra dipinti, fotografie, video, sculture e installazioni - realizzate da 66 autori di generazioni e aree culturali e geografiche diverse. Dai ritratti di Alex Katz a lavori seminali di Joseph Beuys e Joseph Kosuth, fino all'arazzo di Francesco Vezzoli o le atmosfere psichedeliche degli assume vivid astro focus.


comunicato stampa

a cura di Caroline Corbetta

Approfondendo la riflessione sulla identità e sulle funzioni del museo contemporaneo in cui si esplica una delle sue principali linee di ricerca scientifica, il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna apre i propri spazi espositivi come campo critico di incontro tra la dimensione pubblica di una istituzione museale e quella intima di una collezione privata, presentando dal 29 settembre al 2 dicembre 2012 la mostra CARA DOMANI opere dalla collezione Ernesto Esposito.

L'ampia rassegna collettiva, a cura di Caroline Corbetta, costituisce un occasione per rendere accessibile alla fruizione di un pubblico allargato una selezione di opere provenienti dalla collezione privata di Ernesto Esposito, designer di calzature haute couture di fama internazionale e proprietario di una raccolta composta da oltre 900 pezzi di arte contemporanea riconosciuta tra le più rilevanti in ambito europeo.

L'esposizione ospitata al MAMbo esplora il peculiare immaginario di Esposito, schiudendo lo sguardo dello spettatore verso un affascinante viaggio immersivo in cui si rivela - come in un ritratto autobiografico in progress - un gusto curioso, raffinato, audace, che non teme ma anzi si concede a un desiderio onnivoro, viscerale, divorante fino a lambire la compulsività.

Lo stesso assetto espositivo della mostra non si struttura secondo nuclei tematici e stilistici organici bensì si definisce secondo un unico percorso scenografico che restituisce la vitalità caleidoscopica della collezione, in cui maestri dell’arte contemporanea dialogano con giovani artisti emergenti in una sorprendente continuità.

La narrazione di questa avventura intellettuale e emotiva, ancora in pieno svolgimento, aderisce in stretta relazione agli spazi espositivi del museo attraverso una selezione di 76 opere - tra dipinti, fotografie, video, sculture e installazioni - realizzate da 66 autori di generazioni e aree culturali e geografiche diverse.
Si incontrano così alcuni dei più interessanti sviluppi del linguaggio pittorico degli ultimi decenni: dall'enigmatico figurativismo stilizzato dei ritratti di Alex Katz, ai segni ossessivamente ipnotici di Yayoi Kusama, ai raffinati monocromi di Jason Martin dalla texture vibrante, fino a Damien Hirst di cui è presente l'opera del 2007 Beautiful Guest Must Dress in Pastel Only for the Picture Painting appartenente alla serie degli Spin Paintings.
Affini, per la comune energia provocatoria che origina nella scena newyorkese esplosa all'inizio degli anni Duemila, appaiono invece le opere di Dan Colen, Terence Koh, Ryan McGinley, Agathe Snow, Dash Snow e Aaron Young, in cui le sottoculture urbane giovanili vengono rivisitate in una sintesi che contamina ascendenze pop, neodada e concettuali.

Il percorso espositivo della mostra offre inoltre sorprendenti intervalli di rigore intellettuale con lavori seminali di Joseph Beuys e Joseph Kosuth: del primo è esposta l'opera del 1962 Untitled (Braunkreuz) dalla suggestiva valenza mistico-simbolico, mentre l'opera del secondo One and three frames, realizzata nel 1965, segna l'inizio della riflessione tautologica sul linguaggio artistico che viene ripresa, a oltre quarant’anni di distanza, dal collettivo Claire Fontaine con l'installazione luminosa del 2009 This neon sign was made by...

E ancora, l'immaginario pop contemporaneo è protagonista delle atmosfere psichedeliche con cui giocano Jim Lambie e il collettivo avaf (assume vivid astro focus), mentre Rob Pruitt con l'installazione San Pellegrino Fountain rigenera la banalità del consumismo quotidiano in zampillante gioia, trasforma la Sala delle Ciminiere del museo in una pubblica piazza.

A pietre miliari dell’arte contemporanea come Ides of March, dipinto di Cy Twombly del 1962 che porta l’espressionismo astratto a livelli irraggiungibili di emotività ludica, o lo scatto Ken Moody del 1983 di Robert Mapplethorpe che celebra la perfezione di una bellezza anatomica classica, fanno da contrappunto opere significative di artisti ancora in piena attività come Francesco Vezzoli e Martin Creed –presenti, rispettivamente, con un arazzo del 2009 Enjoy the New Fragrance (Lee Miller for Greed) e con l’installazione Work No. 180; Largo, larghetto, adagio, andante, moderato, allegro, presto, prestissimo (1995-2004).

Mondi e pulsioni distanti e apparentemente irriducibili raggiungono nella collezione di Ernesto Esposito una coerenza felicemente eccentrica su cui aleggia un senso di vitalità, sebbene velato di malinconia, che è difficile non ricondurre a Napoli, città in cui il designer è nato e ha scelto di continuare a vivere.

L'ispirazione per il titolo stesso della mostra al MAMbo tradisce un affettuoso riferimento alla città: Cara domani è infatti il nome dell'opera di Jack Pierson del 1995 in cui l’artista americano mette insieme le due parole che racconta di avere sentito pronunciare più spesso durante un suo soggiorno nel capoluogo campano. Dieci lettere in plastica, metallo e bachelite compongono un’espressione in cui si materializza il carattere locale al confine tra cortesia e procrastinazione, tra sentimentalismo e rassegnazione.

Al carisma di Napoli si ispirano anche Vesuvius di Andy Warhol, una delle diciotto raffigurazioni pittoriche del vulcano eseguite nel 1985, e l’ assemblaggio in ferro di Robert Rauschenberg Albino Spring Glut (Napolitan) ricavato dalla spazzatura della città ed esposto nella galleria di Lucio Amelio (mentore di Ernesto Esposito) in occasione della personale dell’artista americano nel 1987.
E fu proprio nel vivace clima di modernità avanguardistica che si respirava nella città, anche grazie all'attività di galleristi quali Lucio Amelio, Lia Rumma e Pasquale Trisorio, che all’inizio degli anni Settanta si manifestò la precoce vocazione collezionistica di un giovanissimo Esposito, folgorato da una retrospettiva su Andy Warhol e la sua Factory visitata a Parigi.

La collezione che ha preso vita nel corso di quarant’anni di attività rivela la fisionomia di un’anima che la curatrice dell’esposizione descrive come “dominata da una passione totalizzante che ha come propria unica guida il desiderio”. In continua evoluzione, essa non si definisce infatti come una raccolta di opere coerentemente articolata secondo criteri progettuali predefiniti ma fonda il proprio incremento nelle scelte anche sentimentali dettate da un istinto innato e da un senso estetico refrattario alle mode e ai trend del mercato.
È lo stesso collezionista a raccontare la propria passione: “È una mania, un vizio...Più arte possiedo e più mi sento meglio...Io appartengo a quella cerchia che ha vissuto ogni giorno della sua vita con l’impulso irrefrenabile di dover acquistare opere significative per la propria raccolta, che sente l’arte come una vera e propria fonte di felicità e la propria collezione come mezzo per diffondere (attraverso mostre temporanee) cultura nella maniera più attuale e personale”.

La selezione delle opere in mostra consente inoltre di mettere a fuoco alcuni specifici tracciati tematici sviluppati dall’Istituzione Galleria d’Arte Moderna di Bologna nel documentare le più rilevanti tendenze artistiche contemporanee europee e americane, evidenziando una significativa tangenza di orientamenti e intuizioni critiche con le scelte compiute dal collezionista. Numerose sono infatti le presenze di artisti di cui, solo negli ultimi anni, sono state presentate opere nell’ambito di rassegne collettive, da Andy Warhol a Matthew Barney, da Thomas Ruff a Michelangelo Pistoletto, fino ad arrivare alle mostre monografiche dedicate a Markus Schinwald, di cui la GAM ha promosso nel 2006 la prima personale in Italia nell'ambito del ciclo Coming Soon MAMbo, e allo statunitense Kelley Walker protagonista nel 2008 dell’ultimo progetto realizzato in coppia con Wade Guyton, appositamente ideato per il MAMbo, mentre Alberto Tadiello, Francesco Vezzoli e Vedovamazzei sono inclusi nella sezione espositiva della Collezione Permamente del museo Focus on Italian Contemporary Art, dedicata alle ultime generazioni dell’arte italiana.

La mostra CARA DOMANI opere dalla collezione Ernesto Esposito, organizzata da ORA S.r.l. e MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna con il coordinamento esterno di Giuliana Picarelli, è accompagnata da un catalogo pubblicato da Edizioni Corraini in un originale formato di rotocalco dedicato alla figura di Ernesto Esposito, che comprende una introduzione di Gianfranco Maraniello, una lunga intervista della curatrice Caroline Corbetta al collezionista, testimonianze - tra gli altri - di Beatrice Bulgari, Lapo Elkann, Fabio Novembre e Silvia Venturini Fendi, oltre a un allegato con la riproduzione di tutte le opere in mostra.

Un ricco calendario di attività didattiche, visite guidate e laboratori è curato dal Dipartimento educativo MAMbo durante l'intero periodo di apertura.

Artisti: avaf (assume vivid astro focus), Charles Avery, Matthew Barney, Joseph Beuys, Tom Burr, Peter Coffin, Dan Colen, Martin Creed, Alberto Di Fabio, Natalie Djurberg, Luke Fowler / Kosten Koper, Claire Fontaine, Luca Francesconi, Cyprien Gaillard, Gilbert & George, John Henderson, Damien Hirst, Haavard Homstvedt, Rashid Johnson, Alex Katz, Terence Koh, Joseph Kosuth, Yayoi Kusama, Marck Lackey, Phillip Lai, Jim Lambie, Annika Larsson, Fabian Marti, Jason Martin, Robert Mapplethorpe, Barry McGee, Ryan McGinley, Birgit Megerle, Jonathan Monk, Seb Patane, Marco Perego, Manfred Pernice, Jack Pierson, Michelangelo Pistoletto, Richard Prince, Rob Pruitt, Mel Ramos, Robert Rauschenberg, Dan Rees, Ugo Rondinone, Thomas Ruff, Eduardo Sarabia, Steven Shearer, Markus Schinwald, Agathe Snow, Dash Snow, Martin Soto Climent, Ruby Sterling, Hank Willis Thomas, Keith Tyson, Cy Twombly, Vedovamazzei, Eulalia Valldosera, Francesco Vezzoli, Tris Vonna-Michell, Kelley Walker, Andy Warhol, Gillian Wearing, Jordan Wolfson, Aaron Young

Breve profilo biografico Ernesto Esposito Ernesto Esposito inizia la sua carriera negli anni Settanta lavorando per uno degli stilisti di calzature più importanti del mondo, Sergio Rossi. Negli anni Ottanta entra nello staff del giovane Marc Jacobs, con cui collabora per quasi dieci anni. Chloé, Sonia Rykiel e Louis Vuitton sono alcune delle Maisons con le quali Ernesto Esposito ha avuto successivamente la possibilità di affermare il proprio talento nel settore della moda. La sua passione per l’arte ha sviluppato in lui una peculiare visione delle cose e ispirato le sue creazioni. La sua affascinante personalità è stata ritratta e interpretata da alcuni tra i più famosi artisti e fotografi: Andy Warhol, Michelangelo Pistoletto, Helmut Newton, Jack Pierson, Mario Testino.

MAMbo è sostenuto da:
Focus on Contemporary Italian Art in partnership con:
Si ringraziano:
Eduardo Dorrego
Marcello Capaldo
Tim Jansen
Suresh Nishantha
San Pellegrino

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa MAMbo Silvia Tonelli tel. +39 051 6496653 / 608 ufficiostampamambo@comune.bologna.it

La conferenza stampa di presentazione della mostra si svolge giovedì 27 settembre alle ore 12.00 presso gli spazi espositivi del piano terra.
La vernice ha luogo venerdì 28 settembre dalle ore 19.00 alle 22.00, con accesso libero al pubblico.

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni 14, 40121 Bologna
Orari: martedì, mercoledì e venerdì h 12.00 – 18.00
giovedì, sabato, domenica e festivi h 12.00 – 20.00
Ingresso: 6 € intero; 4 € ridotto
Visite speciali si tengono ogni giovedì alle ore 18.30 e ogni domenica alle ore 17.00. Ingresso: € 4 a persona più ingresso in mostra (€ 6 intero, € 4 ridotto) minimo 6 max 30 persone. Info e prenotazioni: tel. 051 6496628 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 17); tel. 051 6496611 (dal sabato alla domenica dalle 12 alle 17).

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