Sesto appuntamento della stagione 'Dissonanzen .02.03', breve capitolo intitolato 'Musica e Multimedia'. Tommaso Rossi, flauti dolci, flauto traverso: Musiche per flauto e nastro magnetico di Maderna, Gualtieri, di Scipio, Schiavoni
Tommaso Rossi, flauti dolci, flauto traverso
Musiche per flauto e nastro magnetico di Maderna, Gualtieri, di Scipio,
Schiavoni.
domenica 2 marzo 2003 ore 21.00
Il 2 marzo 2003 alle ore 21 a Palazzo dello Spagnuolo in Via Vergini 19
- Napoli "Musiche su due dimensioni", sesto appuntamento della stagione
"Dissonanzen .02.03, inaugura il breve capitolo intitolato "Musica e
Multimedia" che, in collaborazione con la Fondazione Morra, avrà altri
tre appuntamenti: il 30 marzo con "Omaggio a Harry Smith" e il 30 e 31
maggio con lo spettacolo "Una notte a Cuma".
Partendo da un capolavoro del genere 'strumento solista e nastro
magnetico' ovvero 'Musica su due dimensioni' di Maderna, Dissonanzen
affronta il tema del rapporto tra il suono degli strumenti e il suono
elaborato dalla tecnologia. In prima esecuzione napoletana saranno
eseguiti alcuni pezzi di importanti compositori del panorama italiano
tra cui Agostino di Scipio (titolare al conservatorio S. Pietro a
Majella della cattedra di musica elettronica), Vincenzo Giulio
Gualtieri, e Marco Schiavoni.
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DISSONANZEN 2002/2003 MUSICA E MULTIMEDIA
Il Novecento ha trasformato radicalmente il nostro rapporto con la
musica. L'avvento dei mezzi di registrazione e riproduzione del suono ha
inciso profondamente sull'evoluzione del linguaggio musicale,
orientandolo alla diffusione di massa in misura sconosciuta ai secoli
precedenti. La possibilità che ha oggi un oggetto musicale di essere
serializzato e ascoltato, restando assolutamente identico, da milioni
di persone in tutto il mondo, ha sposato irrevocabilmente la produzione
musicale alla logica del mercato e ha invaso la nostra quotidianità di
suoni ³virtuali², rendendo marginali le occasioni di ascolto di musica
prodotta da esseri umani in carne e ossa. Agli albori del cinema,
essendo le pellicole prive di sonoro, lo spettacolo cinematografico era,
ad esempio, accompagnato da musicisti che suonavano in sala,
improvvisando su temi adatti al clima delle immagini; poi si è passati
alla realizzazione di colonne sonore registrate dal vivo direttamente
sulla pellicola; oggi si lavora al computer, progettando in campo
esclusivamente virtuale il commento sonoro. Accanto all'uso a livello
industriale dei nuovi mezzi di trattamento del suono per scopi
dichiaratamente commerciali, si è dipanata l'avventura della ricerca e
della sperimentazione delle nuove opportunità offerte al musicista
'colto' dai nuovi media, e spesso gli esiti di tale avventura hanno
affrontato in modo esplicitamente critico la massificazione implicita
nel loro uso. Si è tornati a improvvisare dal vivo i commenti sonori
alle immagini filmiche, anche in festival esplicitamente dedicati, ma
anche a utilizzare le immagini digitali per la confezione di nuovi
eventi artistici, performance, installazioni che si propongono di
verificare sistemi inediti di relazione tra suono e immagine. A partire
dall'immediato dopoguerra si è assistito alla creazione di studi di
fonologia nei quali i compositori hanno potuto apprendere le nuove
tecnologie di elaborazione del suono in tempo reale, e utilizzarle per
nuove forme di opere per la sala da concerto che si dotava, nei paesi
più evoluti, di sofisticatissimi sistemi di riproduzione sonora.
Dissonanzen propone tre eventi in cui in maniera diversa si affronta il
rapporto dialettico tra la presenza viva della musica e degli interpreti
e i nuovi media. Ci è sembrato interessante in tal senso sviluppare
quattro direttrici diverse: quella più evidente dell'incontro/scontro
tra uno strumento musicale fisicamente presente e il nastro magnetico
nel concerto intitolato 'Musiche su due dimensioni'; quella della
sonorizzazione dal vivo di opere cinematografiche dell'artista americano
Harry Smith, che eludeva la serializzazione della pellicola
cinematografica dipingendo a mano ciascun fotogramma; ed infine la
contemporanea utilizzazione della danza, della musica e
dell'elaborazione elettronica dei suoni e delle immagini nello
spettacolo multimediale di Alessandra Petitti e Marco Schiavoni 'Una
notte a Cuma', dedicato al mito classico della Sibilla cumana.
orari di apertura: lun-ven 11.00 - 13.00 / 16.30 - 19.00
Fondazione Morra
via Vergini, 19 - Palazzo dello Spagnuolo
80137 Napoli - tel & fax 081 454064