Museo d'Arte Orientale MAO
Torino
via San Domenico, 11
011 4436927 FAX 011 4436918
WEB
Darbar. Luci da Oriente
dal 6/6/2013 al 19/7/2013
dalle 18

Segnalato da

Daniela Matteu - Fondazione Torino Musei




 
calendario eventi  :: 




6/6/2013

Darbar. Luci da Oriente

Museo d'Arte Orientale MAO, Torino

La rassegna prevede concerti, momenti di approfondimento quali conferenze e percorsi tematici, attivita' per famiglie, proiezioni di film e di documentari.


comunicato stampa

Il MAO Museo d’Arte Orientale propone per la quarta edizione consecutiva la rassegna DARBAR che per il 2013 prevede un nuovo ricco calendario di iniziative tra il 7 giugno e il 20 luglio.

Il termine DARBAR indica il luogo deputato agli eventi artistici negli antichi palazzi dei Mahārāja e nel suo significato riassume perfettamente l’intento della rassegna. Il MAO presenta al pubblico culture millenarie distanti e poco conosciute dal vasto pubblico, anche se già presenti nella prospettiva quotidiana di una società multiculturale. La sua naturale vocazione consiste quindi nell’essere non solo sede espositiva, ma anche ponte culturale fra occidente e oriente.

Coerentemente con la programmazione degli anni precedenti, la rassegna prevede concerti, momenti di approfondimento quali conferenze e percorsi tematici, attività per famiglie, proiezioni di film e di documentari.

In DARBAR 2013, tutti gli appuntamenti sono organizzati in focus settimanali dedicati alle aree geografico-culturali rappresentate nelle gallerie del Museo.

Una parte importante del programma è destinata alla musica, considerata quale formadi espressione artistica privilegiata. Infatti le esecuzioni musicali consentono al grande pubblico la scoperta di strumenti poco conosciuti, come quelli presenti
nell’orchestra del gamelan, e accompagnano alla scoperta delle espressioni tradizionali e popolari grazie ad artisti come Naziha Azzouz (Algeria), Mieko Miyake e Suizan Lagrost (Giappone) e DEM Trio (Turchia).

La componente musicale si rivela inoltre un momento privilegiato di incontro e di proficua cooperazione con le comunità di cittadini stranieri radicati nel territorio torinese. Ne sarà esempio l’esibizione della musicista Deng Yuan appartenente
all’Associazione dei cinesi di seconda generazione attiva in Torino.

Accanto agli appuntamenti musicali, si collocano le conferenze, condotte da studiosi ed esperti, che presentano al pubblico aspetti importanti delle culture rappresentate nelle collezioni del museo. Gli argomenti trattati spaziano dai temi
più strettamente legati al MAO, quali la storia dell’arte e la religione, a temi di grande attualità, quali la storia recente e le trasformazioni del mondo arabo.

Un ruolo centrale, all’interno del programma DARBAR, è occupato dalle collezioni del museo: i percorsi tematici su nuclei ristretti di opere costituiscono un elemento fondamentale dell’iniziativa e offrono al pubblico un approccio diverso rispetto
alle consuete visite guidate.

Ad ampliare il raggio d'azione del programma sono state infine inserite una serie di proiezioni di documentari e film, che accrescono la conoscenza dei vari paesi presentati.

FOCUS PAESI ISLAMICI

Venerdì 7 giugno, ore 18
SOUTHBANK GAMELAN PLAYERS
MUSICA DELLE CORTI REALI DI GIAVA CENTRALE
Concerto di gamelan

Venerdì 7 giugno, ore 21
TRADIZIONI POPOLARI DELLE REGIONI DI GIAVA
Concerto di gamelan

Nel 1987 il Southbank Centre di Londra ha avuto il privilegio di ricevere in dono un gamelan, l’orchestra tradizionale giavanese, un regalo straordinario da parte del governo della Repubblica dell’Indonesia per il popolo della Gran Bretagna. Il gamelan ha ricevuto anche un nome: Kyai Lebdha Jiwa o “Il Venerabile Spirito della Perfezione”. L’attività del Southbank Centre per gamelan, fondato da Alec Roth, ha raggiunto migliaia di persone, fornendo loro l’opportunità di conoscere e suonare questi strumenti incredibili. Il Programma Gamelan è gestito da un nucleo di tutor esperti, molti dei quali hanno vissuto e studiato in Indonesia. Oggi ci sono più di un centinaio di gamelan nel Regno Unito. Tra questi, il Southbank Gamelan Players è l’Ensemble in Residence del Southbank Centre e ha acquisito reputazione internazionale per l'esecuzione di un repertorio costituito da brani di musica tradizionale indonesiana e da composizioni contemporanee, spesso create appositamente per questo ensemble. Il programma all’interno della rassegna prevede tre concerti (venerdì 7 giugno, ore 18 e 21; sabato 8 giugno, ore 21) con un repertorio di brani classici dell’Isola di Giava nelle scale slendro e pelog e un incontro per famiglie nel pomeriggio di sabato 8 giugno.

Sabato 8 giugno, ore 15
IO SUONO IL GAMELAN
Workshop per bambini con i Southbank Gamelan Players

Sabato 8 giugno, ore 16
LA MAGIA DEL GAMELAN
Incontro rivolto alle famiglie con i Southbank Gamelan Players

Sabato 8 giugno, ore 21
SOUTHBANK GAMELAN PLAYERS
MUSICA DELLE CORTI REALI DI GIAVA CENTRALE
Concerto di gamelan (replica)

Giovedì 13 giugno, ore 18
L’ARABESCO. RITMO E GEOMETRIA NELL’ ARTE ISLAMICA.
Percorso tematico nella galleria dei Paesi Islamici
Il percorso nella collezione del MAO propone un’analisi della decorazione delle opere esposte evidenziando gli elementi essenziali, il significato e l’origine del linguaggio artistico islamico.

Giovedì 13 giugno, ore 21
ORIENTE EFFIMERO. IL CAIRO RICOSTRUITO E L'ORIENTE EVOCATO NELLE ESPOSIZIONI UNIVERSALI
Conferenza a cura di Sherif El Sebaie
Immaginate una fedele ricostruzione di una strada del Cairo, con moschee, caravanserragli e persino asini, ambulanti e danzatrici del ventre direttamente chiamati dall’Egitto. Costruita e abitata per qualche mese nel cuore di città europee e americane. Quindi radete tutto al suolo, senza lasciare tracce. Questo è proprio ciò che accadde, tra la seconda metà dell’ottocento e gli inizi del Novecento, nelle “Esposizioni Universali”. "Oriente effimero" si prefigge di ricreare questa magia orientale - sorta dal nulla e finita nel nulla - e la sua eredità nell’immaginario collettivo occidentale in ambiti insospettabili come i cartoni animati, il cinema e la danza.
Sherif El Sebaie, di origini greco-egiziane, nasce al Cairo. E' docente del corso extracurriculare di lingua Araba, Civiltà e Arti dell'Islam tenuto presso il Politecnico di Torino. I suoi interessi professionali riguardano la diplomazia culturale e le politiche sociali di integrazione. Nel 2010 l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata egiziana gli ha conferito l’Attestato di Benemerenza e Gratitudine.

Sabato 15 giugno, ore 16
IL TÈ NEL MONDO ISLAMICO
Visita tematica con degustazione di té
Offerto agli ospiti, bevuto ai pasti, consumato durante le trattative commerciali, il tè accompagna diversi momenti della vita quotidiana nei paesi musulmani, in una vastissima area geografica che si estende dal Marocco al Pakistan. Il percorso tematico prevede la visita guidata a due voci nella galleria del Museo dedicata ai Paesi Islamici dell’Asia e la degustazione di alcuni tè diffusi in questa grande area culturale.

FOCUS CINA

Venerdì 21 giugno, ore 18
MUSICA A CORTE
Percorso tematico nella galleria cinese
Dalla ritualità confuciana agli svaghi di corte, da passatempo erudito del letterato a forma di espressione degli umori popolari, il percorso tematico illustra l’importanza della musica nella storia della cultura cinese, soffermandosi su opere di varie epoche.

Venerdì 21 giugno, ore 21
DENG YUAN
Concerto di musica cinese
Il zheng, noto anche come guzheng, è uno strumento musicale tradizionale cinese della famiglia delle cetre dotato di 21 corde. Veniva originariamente utilizzato dalle orchestre che suonavano alla corte imperiale cinese. Il suo uso solistico risale solo al XIX secolo e porta a tecniche d’esecuzione più complesse e a un ampliamento del repertorio. Questo strumento si suona pizzicando le corde con dei plettri con la mano destra, mentre la sinistra viene utilizzata per premere le corde stesse e per ottenere note di diverso timbro ed altezza.
Deng Yuan è nata in Cina e oggi vive in Italia. Ha studiato il guzheng dall’età di sei anni seguendo importanti maestri in Cina e arrivando ai livelli più alti conseguendo il diploma di guzheng. Ha inoltre partecipato a diversi spettacoli in Cina e in Italia. La scelta di inserire nel programma Darbar 2013 questo concerto sottolinea la volontà del MAO di collaborare attivamente con la comunità torinese di cinesi di seconda generazione, consolidando un rapporto di collaborazione volto a perseguire il dialogo tra il museo e le comunità straniere presenti sul territorio.

Sabato 22 giugno, ore 15-18
LANTERNE ROSSE di Zhang Yimou
Versione Ballet Drama, Cina, 2004, 87’ Sottotitoli in cinese

FOCUS NORD AFRICA

Giovedì 27 giugno, ore 18
CONFERENZA A CURA DI KHALED FOUAD ALLAM
Khaled Fouad Allam (Tlemcen–Algeria, 1955) è un sociologo, docente universitario ed editorialista de La Repubblica e de La Stampa. E’ specializzato in questioni relative all’Islam contemporaneo, all’immigrazione e ai nuovi diritti di cittadinanza. È stato ricercatore universitario della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Trieste e dal 1994 insegna nel medesimo ateneo Sociologia del mondo musulmano e Storia e istituzioni dei paesi islamici; inoltre è docente di Islamistica all'Università di Urbino. Ha pubblicato numerosi saggi dedicati all'approfondimento dei rapporti tra mondo arabo-islamico ed occidente: Culture et ecriture: essai d'analyse semiotique de la litterature maghrebine et plus particulierement algerienne d'expression francaise (Udine, 1985); Lo spazio europeo dell'Islam, in collaborazione con Caterina Lattes (Milano, 1994); Islam, in collaborazione con Claudio Lo Jacono, Alberto Ventura ed a cura di Giovanni Filoramo (Roma, 1999); L'Islam globale (2002); La solitudine dell'Occidente (2006)

Giovedì 27 giugno,dalle ore 19.30 alle 20.30
APERITIVO CON SPECIALITÀ DEL NORD AFRICA
In collaborazione con Hafa Cafè

Giovedì 27 giugno,ore 21
NAZIHA AZZOUZ & ADEL SALAMEH
Concerto di musica algerina
Naziha Azzouz proviene da una famiglia di musicisti di Orano (Algeria) e vive in Francia da molti anni. La sua voce ha un timbro scuro e un’intonazione eccezionalmente pura; la profonda conoscenza di brani in cui si fondono sonorità provenienti dalla Palestina fino all’Andalusia medievale la rende una delle maggiori interpreti algerine. Adel Salameh, nato in Palestina, ha studiato musica in Giordania e ha trascorso gli ultimi 12 anni di lavoro in Europa. Nelle esecuzioni Adel, segue fedelmente Naziha, riecheggiando le parole della cantante, tutto in acustico, senza concessioni al facile ascolto. Nel loro concerto presenteranno una serie di brani sia originali, sia tradizionali arrangiati da loro.

Sabato 29 giugno, ore 15-18
EL GUSTO di Safinez Bousbia
Documentario, Algeria, 2011, 88’, lingua originale, sottotitoli in francese

FOCUS GIAPPONE

Giovedì 4 luglio, ore 18
BIGAKU. IMPARARE LA BELLEZZA
Conferenza a cura di Chiara Bottelli. In collaborazione con Tucano Viaggi Ricerca.
Gli elementi cardine dell'estetica giapponese che ritroviamo nella vita quotidiana visti attraverso termini filosofici e parole chiave. Chiara Bottelli, diplomata in Lingua e Cultura giapponese presso l’ISIAO di Milano e laureata in Lettere e Filosofia, dipartimento di Orientalistica, presso l’Università di Torino, ha conseguito il master in Business and Marketing in Japan all'università Waseda di Tokyo.

Giovedì 4 luglio, ore 21
MIEKO MIYAKE & SUIZAN LAGROST
Concerto di musica giapponese
Unico ensemble di questo tipo attivo oggi in Europa, Mieko Miyazaki (koto) e Suizan Lagrost (shakuhachi) invitano a scoprire la diversità e la raffinatezza della musica giapponese. Il repertorio, costituito da pezzi classici e da melodie popolari, esplora la natura e l’anima del Giappone grazie all'infinita gamma di suoni offerti dai due strumenti. Il shakuhachi, dal suono a volte esplosivo, a volte greve, altre volte leggero, nasce come strumento di meditazione e preghiera per poi essere utilizzato nelle varie espressioni della musica. Il koto è caratterizzato da un suono profondo e legnoso del registro basso e dalla luminosità del registro alto. Le tecniche strumentali tradizionali (sfregamento, glissandi, tremolo, vibrato) e la risonanza esotica sono un invito alla sua scoperta.

Il progetto presentato a Darbar è nato dall’incontro fra Mieko e Suizan, dalla loro voglia di suonare e di condividere con il pubblico occidentale un repertorio che raramente si ascolta al di fuori del Giappone. I due artisti hanno in comune una profonda conoscenza della musica tradizionale giapponese, una notevole apertura nei confronti della musica contemporanea e una grande esperienza sul palco. Il risultato di questo incontro è poetico, intenso, esotico e sorprendente.

Sabato 6 luglio, ore 16
L’ARTE DEL BONSAI IN GIAPPONE
Conferenza a cura di Massimo Bandera
Tra arte e natura, gli alberi in piccolo svelano un affascinante mondo dove la creatività, l’amore per la natura, la coltivazione e l’Oriente offrono una grande chiave di lettura della vita. Massimo Bandiera ha studiato l’arte e la scienza del bonsai in Italia e lavorato in Giappone con il maestro Masahiko Kimura, massimo esponente dell’Avanguardia Bonsai. Vincitore di numerosi premi in Italia, Spagna, Giappone e Stati Uniti, dagli anni Ottanta scrive sulle principali riviste del settore; è membro istruttore e ambasciatore dell’associazione mondiale Bonsai Club International.

FOCUS TURCHIA

Giovedì 11 luglio, ore 18
DALL’IMPERO OTTOMANO ALLA TURCHIA CONTEMPORANEA, DA “MALATO D’ORIENTE” A “TIGRE DEL MEDITERRANEO”
Conferenza a cura di Marco Demichelis
La Turchia è un paese in ascesa: quindicesima economia al mondo, un PNL in crescita del 5% l’anno; a Istanbul i campus delle università private crescono allo stesso ritmo dei grattacieli del suo skyline. Tuttavia, vi era un tempo nel quale la Turchia, o meglio, l’Impero Ottomano veniva descritto come “Il grande Malato d’Oriente”; un tempo nel quale l’economia e la cultura di questo impero erano ideologicamente e finanziariamente soggetti alle decisioni incentivate dal colonialismo britannico, francese e tedesco. L’evoluzione di questo stato, che in seguito alla fine del primo conflitto bellico mondiale si è profondamente turchizzato, in antitesi all’estesa presenza inter-etnica e multi-religiosa di pochi decenni prima, è rilevante per comprendere meglio il ruolo che questo paese ponte tra Europa e Asia sta assumendo sullo scenario internazionale.
Marco Demichelis (Torino, 1979) ha conseguito nel 2010 il dottorato di ricerca in Storia della Dottrine Politiche presso l’Università degli Studi di Genova ed è stato docente in Storia dei Paesi Islamici presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Torino. Studioso di storia, teologia e pensiero politico islamico, collabora con diverse associazioni, nazionali ed internazionali sullo studio del Medio Oriente; ha inoltre pubblicato per Harmattan (Torino, 2011) un saggio sul pensiero razionale Mu‘tazilita, oltre a differenti articoli su importanti riviste nazionali ed internazionali. Dal 2013 è Assegnista di Ricerca in Storia dei Paesi Islamici presso l’Università Cattolica di Milano.

Giovedì 11 luglio, ore 21
DEM TRIO
Concerto di musica turca
Uno sguardo profondo e ben documentato su alcuni aspetti fondamentali della musica turca è quanto propone il DEM TRIO, formato dai virtuosi Murat Salim Tokaç (tanbur e ney) Cenk Güray (bağlama) e Derya Türkan (kemençe). Il trio prosegue un lavoro di ricerca avviato nella regione anatolica. Il suo repertorio comprende le musiche di questa regione ed è implementato da brani di estrazione folk e altri composti da maestri della tradizione classica ottomana. Una delle caratteristiche principali della musica proposta dal DEM TRIO è l’uso originale della strumentazione, ad esempio nell’utilizzo contestuale del tanbur (strumento simbolo della musica suonata a corte e nei palazzi nobili) e del bağlama (strumento della musica folk), con l’intento di voler ritrovare una comune origine per le due anime della musica turca: quella folk e quella classica ottomana. Grazie al DEM TRIO possiamo entrare in rapporto con l’antica cultura ottomana risolta attraverso un’interpretazione contemporanea, tesa a mettere in luce i legami esistenti tra il patrimonio musicale turco e quello delle regioni limitrofe.

Sabato 13 luglio, ore 15-18
YOL di Yilmaz Günei
Lungometraggio, Turchia, 1982, 124’, lingua originale, sottotitoli in inglese

FOCUS INDIA

Giovedì 18 luglio, ore 18
DIVINITÀ HINDŪ
Percorso tematico nella galleria dell’Asia Meridionale
Caratterizzato dalla molteplicità di figure divine, l’induismo trova nella sezione indiana del MAO una ricca varietà di rappresentazioni: Gaṇeśa ( il dio dalla testa di elefante) , Viṣṇu, Śiva e la sua consorte Pārvatī. Il percorso sarà preceduto da una proiezione di immagini in Salone Mazzonis.

Giovedì 18 luglio, ore 21
RICCARDO BATTAGLIA E FEDERICO SANESI
Concerto di musica indiana
Riccardo Battaglia, concertista e insegnante, dopo gli studi di chitarra e composizione al Conservatorio di Cesena e al Berklee College of Music di Boston, ha conseguito un Master’s Degree in Musica Strumentale all’Università di Bombay. Allievo di Pradeep Kumar Barot, nel 2007 si è aggiudicato in India il prestigioso Sur Mani, premio per nuovi talenti della musica classica. Oggi è docente di sarod e di analisi dei rāga al Conservatorio di Vicenza, concertista e critico musicale per diverse riviste.
Federico Sanesi ha studiato percussione con i Maestri Savoia e Lucchini e con il Maestro Searcy, tablā con il maestro Sankha Chatterjee. Il suo lavoro di musicista si volge principalmente all'integrazione di diverse culture e linguaggi musicali ed extra musicali come teatro, danza, cinema, arti visive e poesia. Ha svolto un’intensa attività concertistica e discografica ed è docente di tablā al Dipartimento di Musica e Danza Classica Indiana presso il Conservatorio di Vicenza.

Sabato 20 luglio, ore 15-18
RU - BA- RU
A Unique Confluence of shehnai and sarod
Video del concerto di a Bismillah Khan e Amjad Ali Khan
India, 2004, 92'

Ufficio Stampa: Daniela Matteu - Tanja Gentilini tel. 011 4429523
daniela.matteu@fondazionetorinomusei.it; ufficio.stampa@fondazionetorinomusei.it

MAO Museo d’Arte Orientale
Via San Domenico 11, Torino
Orario: martedì-domenica ore 10-18, chiuso il lunedì
Ingresso al museo: intero € 10, ridotto € 8, gratuito fino a 18 anni
Tutte le attività della rassegna DARBAR sono ad ingresso gratuito fino a esaurimento posti disponibili
Le gallerie espositive del museo chiudono alle ore 18
Visite guidate e attività per famiglie: prenotazione consigliata allo 011 4436927
Concerti, conferenze e proiezioni: potranno essere ritirati 2 tagliandi a persona a partire da mezz’ora prima dell’inizio delle attività. L’organizzazione non risponde di eventuali code formatesi prima dell’orario concordato.

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