Galleria d'Arte Contemporanea Cascina Roma
San Donato Milanese (MI)
piazza delle Arti, 2
02 52772409 FAX 02 5271699
WEB
Gio' Ross
dal 20/11/2009 al 28/11/2009
lun-ven 9.30-12.30 e 14.30-19, Domenica 10.00-12.30 e 16.30-19

Segnalato da

Giovanni Rossi



approfondimenti

Gio' Ross
Franco Martelli



 
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20/11/2009

Gio' Ross

Galleria d'Arte Contemporanea Cascina Roma, San Donato Milanese (MI)

L'enigma nel quotidiano. Le opere in mostra piu' recenti dell'artista ribadiscono quella sfera ignota ed enigmatica che irrompe nell'ordine volutamente precostruito e apre una via verso la rottura della stabilita'.


comunicato stampa

La consuetudine con l’operare di Giò Ross comporta la volontà di misurarsi con ripetute cesure all’interno della logica apparentemente solida del “discorso conosciuto” e la consapevolezza di confrontarsi con un “senso” diverso da quello da sempre pre-disposto e ri-proposto.

Le opere più recenti, cui è stato fatto cenno, Sul silenzio, Finestra, Impressione luna interferente, od altre, non solo sono in evidente continuità poetica con le precedenti, ma, ove possibile, ribadiscono ancor più quella sfera ignota ed enigmatica che irrompe nell’ordine volutamente precostruito, aprendo una via alla rottura della stabilità del “modello”.

E’ impossibile pensare di affrontare il tema del silenzio o di aprire … quello della finestra senza sapere di immettersi nella necessità di un piccolo trattato! Tuttavia “il problema della finestra dette origine alla Condition humaine. Collocai davanti alla finestra vista dall’interno di una camera un quadro che rappresentava esattamente la parte di paesaggio ricoperta dal quadro…Per lo spettatore l’albero si trovava a un tempo all’interno della camera sul quadro e fuori nel paesaggio reale. Quest’ esistenza a un tempo in due spazi diversi è simile all’esistenza, a un tempo, nel passato e nel presente, di un momento identico, come avviene nel falso riconoscimento…Quanto al mistero, all’enigma rappresentato dai miei quadri, dirò che era questa la prova migliore della mia rottura con l’insieme delle assurde abitudini mentali che sostituiscono generalmente un sentimento autentico dell’esistenza…(R. Magritte, 1938).

Come è stato già puntualizzato che fondamentali scelte “linguistico-pittoriche” non pongono la poetica di Ross entro filosofie orientali, ma piuttosto incrinano fortemente “logiche strutturali” dell’occidente, così non viene posto ora un collegamento sic et simpliciter con il surrealismo, ammesso che Magritte sia stato un surrealista ortodosso! Considerata la ricchezza di pensiero presente nell’opera di Giò Ross sarebbe opportuno non solo “vagare”, ma anche approfondire altre tematiche solo accennate o più sottili particolarità non di certo dimenticate.

Si pensino i numerosi riferimenti ai linguaggi legati alle nuove tecnologie, alla tecnica che “non tende a uno scopo, non promuove un senso, non apre scenari di salvezza, non redime, non svela la verità…”, ma che tuttavia impone “di rivedere i concetti di individuo, identità, libertà, salvezza, verità, senso, scopo, ma anche quelli di natura, etica, politica, religione, storia di cui si nutriva l’età pre-tecnologica…” (U. Galimberti, Psiche e techne).

Ovvero si pensi alla presenza delle “TV” sulle quali l’artista interviene con l’atto pittorico, ma che tuttavia, attraverso quel “Saggio” in “Diretta TV”, potrebbero condurre a varie considerazioni sull’obnubilamento delle coscienze (G.Orwell, 1984) o oltre, fino “all’informazione totale dove più nulla informa” (J. Baudrillard, Il delitto perfetto).

Resta tuttavia necessitante richiamare ancora una volta, anche se sempre con brevità, la disposizione dell’artista verso quella realtà del quotidiano che non evade, ma traspone e riunifica non solo nel mito e nel simbolo, ma, anche nel ricordo e nel sogno. Antonio Stanca ha scritto che Federico Fellini ”…reso accorto di ciò che ormai era stato sottratto all’uomo, alla sua autenticità… tende ad evadere, a fuggire nel ricordo, nel sogno, nella fantasia senza trascurare la possibilità di un confronto tra passato e presente…Succede così di assistere, soprattutto negli ultimi film, a delle strane atmosfere nelle quali si muovono strani tipi. Sono atmosfere evanescenti, indistinte che riflettono la vaghezza, l’indeterminazione dell’animo del protagonista-autore, la sua interiorità complessa e contraddittoria…E’ un continuo procedere senza meta, un eterno vagare tra sogno e realtà…”.

…(giornalista:) L’uomo è arrivato sulla luna, è andato da lei, ma non era mai accaduto che fosse la luna a venire da noi…
…(Ivo:) eppure io credo che se ci fosse un po’ di silenzio, se tutti facessero un po’ di silenzio…forse qualcosa potremmo capire!
…e si dirige verso il pozzo. Una volta raggiunto si piega sull’imboccatura per ascoltare le voci! (F. Fellini, La voce della luna, sceneg. desunta di A. Luppi).
Forse Impressione luna interferente?
Franco Martelli

Inaugurazione 21 novembre ore 17.30

Galleria d’arte contemporanea Cascina Roma
Piazza delle Arti 2, San Donato Milanese
Orari Dal lunedì al venerdì 9.30-12.30 e 14.30-19.00 Domenica 10.00-12.30 e 16.30-19.00
Ingresso Gratuito

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