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Roma
Via Baccina, 65

Angelo Cesselon
dal 17/10/2008 al 25/10/2008
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Archivio Angelo Cesselon



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Angelo Cesselon



 
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17/10/2008

Angelo Cesselon

Forum & Gallery, Roma

Il Manifesto Cinematografico d'Autore (1950-1965). Mostra di bozzetti cinematografici originali. Le sue opere, spregiudicate nel colore e nei temi, restano nella memoria di chi ha vissuto gli anni del dopoguerra e ne ricorda l'atmosfera. L'esposizione comprende una selezione di dipinti a tempera su carta che vanno dal 1950 al 1965 e rappresentano l'apice della sua produzione.


comunicato stampa

L’ Archivio Cinematografico Angelo Cesselon in collaborazione con il Festival Internazionale del Film di Roma presenta:ANGELO CESSELON
Il Manifesto Cinematografico d’Autore (1950-1965)Mostra di bozzetti cinematografici originali.

Testimonianza di Mario Monicelli
«…Angelo Cesselon io lo ricordo bene, era un personaggio. Dipingeva manifesti ma era soprattutto un artista. Era famoso nel mondo del cinema per la sua capacità di rappresentare il film con le immagini. Noi registi ci tenevamo che fosse lui a dipingere la pubblicità dei nostri film perché lo stimavamo e conoscevamo il suo valore...»

La mostra accoglie un’importante selezione di opere create da Angelo Cesselon, (1922/1992) un artista che ha fatto la storia del cinema realizzando migliaia di bellissimi bozzetti per manifesti cinematografici.

La sua vita è stata dedicata completamente alla pittura: premiato nel 1955, all’età di 33 anni, con la Spiga Cambellotti come il miglior autore di manifesti e ritrattista del cinema internazionale, ha continuato per molto tempo a produrre delle fantastiche immagini che hanno fatto sognare più generazioni di pubblico. Le sue opere, spregiudicate nel colore e nei temi, restano nella memoria di chi ha vissuto gli anni del dopoguerra e ne ricorda l’atmosfera.

L’esposizione, inserita nella rassegna “Risonanze” del Festival del Film di Roma 2008, comprende una selezione di preziosi dipinti a tempera su carta che vanno dal 1950 al 1965 e rappresentano l’apice della sua produzione. I colori vivaci, la scelta accurata delle scene divengono una chiave per suggerire la storia; i ritratti ricchi d’intensa psicologia, le figure in azione, sono tutti elementi che, concertati abilmente dalla mano dell’artista, sublimano i sentimenti e riescono a dare la sensazione della mobilità della settima arte. Di alcune pellicole di quegli anni, irrimediabilmente perdute, resta soltanto l’immagine pittorica realizzata da Angelo Cesselon.
Il fascino discreto e nel contempo sensuale delle sue figure femminili, la rude bellezza dei personaggi maschili, hanno condizionato l’immaginario collettivo del tempo e rappresentano una novità assoluta per le nuove generazioni.

Cesselon fu considerato un maestro del genere e dai suoi bozzetti furono tratti manifesti indimenticabili di film che avevano come protagonisti i divi più noti. Diffusi in tutto il mondo furono manifesti come La tua Bocca brucia con Marilyn Monroe, Notorius e Io ti salverò di A. Hitchcock, L’Angelo azzurro di J. Von Sternberg, La Bibbia e Giungla d’asfalto di J. Huston.

Per la cinematografia Italiana ricordiamo Fabiola e 1860 di A. Blasetti, Giovanna d’Arco al rogo e Stomboli di R. Rossellini, La signora senza camelie e Cronaca di un amore di M. Antonioni, L’Armata Brancaleone di M. Monicelli, Napoletani a Milano di e con Eduardo De Filippo, Totò nella Luna con Totò e Ugo Tognazzi, Don Camillo con Fernandel e Gino Cervi, La donna più bella del Mondo, Anna di Brooklyn, La Romana con Gina Lollobrigida, Il padrone delle ferriere di A.G. Majano con Virna Lisi, Il rossetto di D. Damiani con Pietro Germi, Gastone e Via Padova 46 con Alberto Sordi, Marcellino pane e vino di J. Vaida, La regina della povera gente con Antonella Lualdi e Franco Interlenghi.

Celebri registi come Antonioni, Rossellini, Blasetti e importanti case cinematografiche, apprezzando l’efficacia del suo linguaggio, si affidavano all’artista per valorizzare i propri film. Recentissimo il ricordo/testimonianza di Mario Monicelli.

Nella composizione degli spazi dei suoi quadri è evidente una osmosi tra pittura e cinema: il primo piano si confonde con il campo lungo, un dettaglio posto sullo sfondo costringe l’occhio a muoversi come uno zoom, linee verticali ed orizzontali evocano il movimento del carrello.

Angelo Cesselon, da vero innovatore, ha influenzando artisti come Warhol e Rotella che ne hanno riutilizzato loghi ed icone. La sua pittura, diffusa capillarmente in tutta Italia, divenne linguaggio autenticamente popolare, conosciuto ed amato da tutti.

La mostra, organizzata dall’Archivio Angelo Cesselon, è curata dalla figlia Alessandra. L’Archivio contiene quadri, bozzetti originali, schizzi preparatori, foto di scena, brochure, cimeli ed ha come obiettivo la conservazione delle opere, la promozione di mostre e incontri dedicati all’artista, la conoscenza e la storicizzazione di un questo particolare settore dell’arte del ‘900.

L’artista, nato a Cinto Caomaggiore (Ve) nel 1922, si è spento nel 1992 a Velletri (Rm).

Ricordiamo tra le tante manifestazioni a lui dedicate, l’Esposizione Personale voluta dall’ANICA nel 1991 presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma.

Una mostra da non perdere per conoscere un artista eccezionale e per ritrovare volti e personaggi legati alla storia del nostro cinema.

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