TrueLove Art Gallery
Savona
via Vacciuoli, 18r
019 182942
WEB
Supermartket
dal 20/12/2007 al 30/1/2008

Segnalato da

True Love




 
calendario eventi  :: 




20/12/2007

Supermartket

TrueLove Art Gallery, Savona

Disegni, quadri, sculture e installazioni accanto a t-shirt serigrafate, gioielli in acciaio e poltrone da parrucchiere stile anni '70: un'esposizione nella quale gli accostamenti fra le opere denunciano un clima culturale lontano dalla ciclica (e riciclata) atmosfera natalizia che pervade questi giorni.


comunicato stampa

Disegni, quadri, sculture e installazioni di qualità accanto a t-shirt serigrafate, gioielli in acciaio e poltrone da parrucchiere stile anni ‘70: lo spazio della galleria True-Love si dilata in virtù di un’esposizione nella quale gli accostamenti fra le opere denunciano un clima culturale lontano dalla ciclica (e riciclata) atmosfera natalizia che pervade questi giorni. Cinque artisti, emergenti e affermati in differenti campi dell’arte contemporanea, vengono presentati in questa prima collettiva organizzata dalla curatrice Grazia Ferro, la quale, a dispetto dell’impermeabile assetto della tradizione culturale savonese, rilancia l’idea originaria della galleria True-Love: spazio aperto, vivace e legato alla cultura della strada (quella vera, anche se non limitata alle vie del centro storico di Savona).

Una prima nota positiva è senza dubbio l’organizzazione dello spazio d’allestimento: pochi metri quadrati in pianta quadrangolare vengono moltiplicati grazie all’inserimento di un basso modulo espositivo centrale, sul quale trovano posa le “sculture” di A’lice (Alice Piscitelli); ai due lati, come fossero quinte teatrali, le porte a vetri d’ingresso introducono i dipinti e le installazioni di Macchia (Enrico Machiavello), Daniele Del Nero e Sergi (Sergio Isopo). Sul fondo - prima della parete sfondata a cuore sul tatoo lab – tre piccoli gradini danno accesso all’”ufficio”: una piccola palafitta a vista che diventa banco espositivo per particolari opere-magneti di Gianna Manno affiancate, con totale naturalezza, alle pubblicazioni e ai gadget della galleria. Il resto dell’ambiente è arricchito da vetrine contenenti gioielli d’autore in acciaio, t-shirt serigrafate, oltre alle immancabili poltrone da parrucchiere anni settanta: scheletri di arredi in ferro e alluminio che sembrano usciti direttamente da un set di Kubrick (con tanto di caschi asciugacapelli originali).

Nella serie di opere di Macchia i derelitti e simpatici personaggi (che abbiamo imparato a riconoscere grazie all’ormai mitica pubblicità della Ceres dello stesso autore) si muovono confinati in porti non proprio salubri, al confine fra mare aperto e ciminiere traboccanti amori e assassini inevitabili. La ristrettezza dello spazio espositivo consente facili giochi di rimandi da una faccia all’altra del “cubo”: alle tavole e ai pupazzi dipinti di Macchia si oppongono sul lato opposto un quadro di Sergi e uno di Del Nero. Il primo interpreta con ironia il nonsenso che sembra emergere da una pubblicità americana anni ’50, sul cui fondo dorato si delinea la stilizzazione di un sandwich alle sardine; poco più in alto, l’installazione visiva e sonora di Del Nero è l’equivalente parietale di certe installazioni ambientali in cui suono e immagini sintetiche trasportano lo spettatore in un mondo inquietante e conosciuto, popolato da personaggi e architetture assemblate e smontate centinaia di volte nei nostri giochi d’infanzia.

I suoni elettronici del “quadro” - disturbatori e guizzanti - si spandono nell’aria, incontrando le installazioni sospese di Gianna Manno: poesie amare contenute in forme sintetiche di bolle trasparenti; in ogni coppia di semisfere una lametta e un pennino sigillano le due alternative possibili di un crudele “M’ama… non m’ama”. A questi “messaggi in sfera” fanno da eco le parole scritte a mano sui curiosi magneti (fiori e cuori rossi con accenni di pittura informale e oggetti applicati) della stessa autrice: “Ho aspettato, ore / giorni, mesi, anni /… al bar… non sei tornato / spero almeno, tu sia morto”. Poggiate sul modulo espositivo centrale, sotto alle bolle pendenti, le “sculture” di A’lice confezionano rigorosamente nel nylon trasparente giocattoli famosi e shockanti: il pupazzo di un boy-scout decapitato, uno Snoopy al quale probabilmente è appena stato asportato il fegato o un rene e una Barbie tumefatta e fatta a pezzi.

A sigillare il campionario di superfici corporali emaciate, un marchio di garanzia decorato artigianalmente da serigrafia e il timbro: “Barbie… E’ MORTA”. Siamo comunque riportati al fervente clima natalizio dalle opere che accolgono lo spettatore all’ingresso; al posto delle calze per la Befana, stese come bucato su fili incontriamo uova all’occhio di bue pendenti e invitanti: sculture in colla vinilica e plastica frutto dell’ultima ricerca sul cibo di Sergi. Dello stesso autore, alcune sagome di alberelli di natale in erba sintetica appaiono quasi come reperti archeologici di un ormai stanco postmodern; le silouette degli alberi non hanno alcuna pretesa estetica ma il materiale di cui sono fatte gioca sulla banalità di una natura simbolica ricreata artificialmente dal consumismo. Le decorazioni sono poi realizzate secondo l’originario principio popolare, utilizzando cioè oggetti comuni, di scarto, dalle forme bizzarre: i foglietti sagomati di carta ingiallita su cui è impresso il numero che ci aiuta a fare la coda al supermercato. Luca Bochicchio

venerdì 21 dicembre alle h. 18:30 trueloveproduzioni presenta
10LAME - piccole edizioni

la poesia incontra l’arte e gli scritti abbracciano piccoli oggetti in un gioco sommerso, selvatico, notturno, delicato. Raffinate micro collezioni, numerate e in serie limitata: non serve altro, infatti. la bellezza si carica di una velata malinconia. una musica sottile vi troverà attenti. truelove vi invita nello spazio della galleria in via vacciuoli a consumare affettuosamente 10LAME come liquore dolce, come luogo fuori mano, come bosco silenzioso. Gli artisti : a’lice / beatrice del nero / claudia campanella / elena bresnik / paolo cattaneo / rosa gi / sarah cervetto / abell 2218 (barbara e mario andrea barbantini stefano allosia maxime giorgio bormida) Il critico: francesco lugani / il direttore artistico: grazia ferro / il capo redattore: germana oliva

Inaugurazione 21 dicembre alle 18.30

True Love Art Gallery
via Vacciuoli 18r, Savona
Ingresso libero

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