Change + Partner Contemporary Art
Roma
via Di Santa Chiara, 57
06 6833599 FAX 06 6833599
WEB
Doppia personale
dal 21/10/2007 al 19/11/2007
lun - ven 16 - 19

Segnalato da

Roberto Annecchini




 
calendario eventi  :: 




21/10/2007

Doppia personale

Change + Partner Contemporary Art, Roma

In "Gravita' zero" Izabella Jagiello presenta un'installazione che si compone di una serie di lavori oggettuali su carta, inglobati tra lastre trasparenti di plexiglas. Claudio Marani in "Opera sopravvisuta" ricerca una metodologia interattiva che si manifesta nell'utilizzo dei videogiochi elettronici.


comunicato stampa

Izabella Jagiello "Gravità zero" e Claudio Marani "Opera sopravvisuta".

Doppia proposta personale, videoinstallativa, proposta in questo luogo sperimentale dedito ad una ricerca che privilegia da oltre un decennio l'attività di un arte 'ipercontemporanea del presente', nelle sue variegate molteplici metodologie e componenti progettuali. In questo appuntamento della nuova stagione espositiva, questo 'luogo,' ospita e accoglie nuovi lavori ideati per l'occasione specifica, da Izabella Jagiello e Claudio Marani, artisti di differente generazione e provenienza culturale; all'interno della programmazione 'Concept 2007 Change + Partner', a cura di Roberto Annecchini.

Izabella Jagiello, giovane artista visuale polacca, da anni operante nella cittadina di Alicante nel sud della Spagna, 'L'artista presenta l'istallazione 'Gravità zero', che si compone di una serie di lavori oggettuali, su carta, inglobati tra lastre trasparenti di plexiglas, illuminate parzialmente all'interno di un intercapedine che distanzia volutamente il lavoro a parete. Sono disegni concepiti e realizzati a grafite o china, lavorati su tutte e due le facciate, ritraenti miniature di elementi astratto-figurativi, mitologici e naturalistici, in uno scenario e componente fortemente osservante dello spazio e del movimento, a volte rotatorio o a forma di un mandala, in un'ambientazione scarna, scenografica e teatrale quasi alla Samuel Bekkett, ma anche pregnante di una componente onirica e surreale.

Sono apparizioni di esemplari queste miniature, che accentuano l'aspetto e la ricerca per una tecnica virtuosistica, in ogni singolo elemento disegnato, rendendo in risalto la focalizzazione dei particolari. Le immagini si associano tra di loro in una dualistica atmosfera e si inquadrano dal punto di vista installativo in una impostazione razionale e geometrica, sempre in un'accento minimale. Un lavoro video propone e focalizza, una visione ancor più dettagliata di questo suo ultimo iter lavorativo concettuale "Gravità zero". 'Si dedica alla scultura, alla fotografia, alle installazioni proponendo una ricerca del secondo fondo della realtà comune, prima attraverso i riferimenti alla condizione contemporanea e adesso attraverso la riflessione sulla metafisica di oggetti, comportamenti e meccanismi comuni.

Il progetto esposto presso Change + Partner Contemporary Art, si concentra sul fenomeno del movimento. L'idea del movimento centripeto - un viaggio mentale - si incontra qui con l'idea del movimento lineare e centrifugo - lo stato del galleggiare. L'artista si interessa della tensione provocata da tali movimenti e rintraccia la metafisica di esso...'. (da 'I. J.', Ania Jagiello, 2007, curatore critico presso, l'Istituto Polacco di Roma). '... Con la aparicion del ejemplar "Rostocken Pfeilstorch", se ha probado que las oves pueden emigrar distancies largos durante el invierno hacia tierra firma y que no esprobable que hibernen en el mar Hayien dìa se canocen alrededor de 25 casas de Pfeilstorchs que apayen la teoria! ...'. (da Ragner K. Kinzelbach, 'Das Buchram Pfeilstorch', Basilisken - Presse, 2005).

Una realtà migratoria interpretata dall'artista, con distacco e proposizione costruttiva, per concretizzarsi in un'atmosfera atemporale oltre la storia: un dialogo intimo nel viaggio psicofisico intrapreso dall'artista. Una sua esposizione personale "Pfeilstorch", attinente al suo ultimo iter lavorativo, è proposta attualmente presso la Galeria PazYcomedias,Valencia, ES'. ('I. J. - Izabella Jagiello', Roberto Annecchini, 2007).

Claudio Marani, artista visuale di area romana, con un'attività ventennale, maturato nello scenario propositivo della seconda metà degli anni '80, '... La costruzione ideativa del lavoro proposto in passato dall'artista romano, può essere parallelamente connotata vicino alla ricerca effettuata da un Felix Gonzalez-Torres, ... . Nel corredo delle estensioni delle tessiture luminose dell'artista cubano, l'associazione con le vibrazioni delle "flycker lights", miscelate ad ampie superfici, di tessuti artificiali o materiali organici, come reti metalliche, lane d'acciaio ecc., ed interpretate con abilità virtuosistica di sipari barocchi, da Marani, risulta pertinente nell'ambito concettuale del lavoro, per comprendere il passaggio e lo scarto al suo attuale campo di ricerca.

Un'altra connotazione si potrebbe rapportare in parte, anche con Mathilde ter Heijne,in una similitudine di ricerca. Sono opere installative, contenenti grandi lenti periscopiche in plexiglass, che focalizzano elementi introdotti di vario contenuto, tra la superficie di quest'ultime e lo spazio o boxes. Dopo alcuni anni di silente elaborazione e trasformazione semantica del proprio linguaggio artistico, l'artista si propone con una nuova impostazione, maturata pur sempre dalle sue esperienze del passato, che si evolve nell'utilizzo hi- tech, per una costruzione organica, analitica, post-tecnologica.

La nuova proposta del suo nuovo iter progettuale "Opera sopravvisuta", s'indirizza su una ricerca metodologica interattiva, che si manifesta nell'utilizzo e nella rigorosa disciplina dei giochi videogame, con intromissioni e focalizzazioni di interventi, sonori, plastici-coloristici, scritto-grafici, dall'accento sempre a carattere aulico e poetico, ma anche antropologico, in un'aura di 'magnetismo magico', con un forte connotato introspettivo ed analitico. Elabora 'spazi altri' da addomesticare e vivere. "Universi Paralleli", è il titolo del suo testo introduttivo di presentazione alla videoinstallazione proposta "Zen garden". '... Penso a queste videopere come a dei quadri che respirano e oltre lo schermo si apre una dinamica spazio - temporale altra, diversa ...' . (da "Universi Paralleli", Claudio Marani, 2007).

Una pratica e processo d'esecuzione che determina una visione nelle sue tante e più svariate aperture e possibilità. E' un lavoro costruito nel tempo, che si predispone per un ritorno ad una metodologia progettuale per acquisire 'conoscenze altre', filtrate mediante la sua esperienza del suo vissuto personale. Con "Zen garden", l'artista si predispone e distanzia, da un contesto culturale attuale contrapponendosi con un lavoro che guarda altrove. Rielaborando, esaminando e interpretando, differenti contesti culturali assorbiti, terreno della sua formazione artistico-culturale, in dialettica e convergenza tra di loro.

Claudio Marani converge contesti che riguardano in prevalenza, i primi decenni delle avanguardie del novecento; le più recenti esperienze hi-tech, per giungere a nuovi slittamenti semantici che caratterizzano una 'ipercontemporaneità' del nostro presente. "Opera sopravvisuta" è una proposta pluristica che gli permette di sottrarsi, imprimere e distanziarsi quindi dai facili stilemi retrò. Orpelli omologanti de-costruttivi, dilaganti nell'attuale anacronistico scenario propositivo, in parte della sua generazione ed ancor più in evidenza, in quelle successive, per intervenire con tutt'altre motivazioni ed esiti linguistici. Con questa sua nuova prima proposta, ideata già durante il decorrere di questi ultimi anni, e poi evoluta in progress, Claudio Marani ci introduce ad un ciclo di alcuni lavori, con cognizione e consecuzione di 'differenze e proprietà', come ci suggerisce nella sua nota introduttiva per "Opera sopravvisuta" (da "C. M. - Coesione Magnetica", Roberto Annecchini, 2007)

Immagine di Claudio Marani

Inaugurazione lunedi 22 ottobre 2007 alle 18

Change + Partner Contemporary Art
via Di Santa Chiara, 57 Roma
Ingresso libero

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