Palazzo Liceo Saracco
Acqui Terme (AL)
corso Bagni, 1
0144 770272
WEB
Carlo Fornara
dal 29/6/2007 al 1/9/2007
martedì-domenica: 10-12.30 e 15.30-19.30
0144 325318

Segnalato da

Galleria Repetto




 
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29/6/2007

Carlo Fornara

Palazzo Liceo Saracco, Acqui Terme (AL)

Il colore della valle. La mostra si articola in 5 sezioni, organizzate iconograficamente attorno all'evoluzione del linguaggio pittorico dell'artista: Gli autoritratti; Volti e gente della Val Vigezzo; La valle, i pascoli e oltre: dall'allegoria al paesaggio, stato d'animo; Prestinone; Bianco e nero.


comunicato stampa

Il colore della valle

a cura di Annie-Paule Quinsac

Le date e la geografia dicono molto. Un percorso di novantasette anni non è fatto consueto, specie per l'epoca, e tanto più considerando che l'artista è 'dentro la pittura' dai dodici anni, da quando cioè risulta iscritto alla Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini di Santa Maria Maggiore, in quella Val Vigezzo passata alla storia come "valle dei pittori" proprio per la secolare tradizione di dinastie di affreschisti e ritrattisti, richiesti in tutta Europa. E in questa sua valle Fornara trascorrerà l'intera esistenza - a parte i soggiorni francesi, le brevi puntate in Olanda e Belgio del 1909 e il tour sudamericano del 1911-12 -, eleggendola a 'luogo dell'anima', scelta di vita e fonte primaria d'ispirazione per un'opera in cui la consapevole e ostinata certezza delle proprie radici, operative e umane, viene via via sempre più assumendo il significato di una strada alternativa, rispetto sia alle categoriche posizioni ufficiali sia alla burrasca delle avanguardie, con cui, nell'arco di un secolo, dovrà confrontarsi, e in qualche modo difendersi per coerenza.

L'odierna mostra giunge, quale approfondimento arricchito da proposte inedite e in una sede altrettanto idonea, a otto anni dall'antologica tenutasi in Palazzo delle Albere a Trento e alla Perma­nente di Milano. Come la precedente, è curata da Annie-Paule Quinsac e riannoda il lunghissimo itinerario di Fornara. Gli inizi (1885-98), già modernisti e di stampo francese, sotto la guida di Enrico Cavalli, vigezzino, trapiantato Oltralpe da piccolo e tornato alle origini ormai artista maturo, insegnante alla citata Scuola Rossetti Valentini (con lui l'allievo Fornara compie il suo primo viaggio a Lione nel 1894, prendendo diretta visione della locale scuola realista, improntata sulla risoluzione cromatica della luminosità e resa dello spazio).

L'adesione al divisionismo, con l'ingresso nel circuito internazionale di Alberto Grubicy, e sotto l'influsso di Giovanni L'Aquilone, 1902-04 (particolare) Segantini (nel 1898 collabora - "umile aiutatore" si definisce - al grandioso progetto segantiniano del Panorama dell'Engadina per l'Esposizione di Parigi). Infine, lo sviluppo cadenzato e fortemente intimista di un personale naturalismo, attraverso il quale, per oltre cinque decenni, rielabora l'universo amato della valle, arrivando a sintetizzarne i tratti sino all'essenziale. Un processo non alieno da messaggi simbolisti, né dagli eventi vitali della cultura nazionale - tra futurismo, metafisica, Valori Plastici, informale... -, ma segnato da una sorta di angoscia dell'estraneità, da una sindrome da sopravvivenza che, nel 1922, portano all'irrevocabile decisione di non partecipare più a rassegne ufficiali, nonostante un curriculum di prestigio che, dopo l'esordio alla Triennale di Brera del 1891 (pubblica 'uscita' del divisionismo), annovera tre Biennali di Venezia, con personale nel 1914; una medaglia d'argento alla "Universal International Exhibition" di San Francisco del 1900; tre edizioni dell'"Internationale Kunstausstellung"di Monaco (1901, 1903, 1905); la prima Quadriennale romana del 1902; il "Salon d'Automne" al Grand Palais parigino del 1909; la Società Amatori e Cultori di Roma, 1915.

Ad Acqui Terme si presentano sessantaquattro dipinti, di cui almeno trenta noti solo dalle riproduzioni - alcuni persino degli anni Venti -, ma non più visti dalla scomparsa di Fornara nel 1968, che recenti svolte del collezionismo hanno reso disponibili, corredati da un selezionato gruppo di venticinque opere grafiche, testimoni di una forte indole emotiva che a volte negli oli viene subordinata a una resa più canonicamente classica. L'itinerario si articola in cinque sezioni, organizzate iconograficamente attorno all'evoluzione del linguaggio pittorico: Gli autoritratti; Volti e gente della Val Vigezzo; La valle, i pascoli e oltre: dall'allegoria al paesaggio, stato d'animo; Prestinone; Bianco e nero.

Organizzazione: Galleria Repetto
Catalogo edizioni Mazzotta

Inaugurazione sabato 30 Giugno, ore 18.30

Palazzo Liceo Saracco
Via Bagni 1 - Acqui Terme (AL)
Orario: martedì - domenica: 10-12.30 / 15.30-19.30
Ingresso: intero euro 6,50 ridotto euro 4

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