Franca Barbara Frittelli
Ken Tielkemeier
Dino Caponi
Enzo Faraoni
Nino Tirinnanzi
Vladimir Kara
Allievi del pittore rendono omaggio al valore di un artista che ha influenzato generazioni, che ha lasciato tracce di una personalita' forte e poetica, che ha rappresentato la toscanita' con scorci appena accennati, colori intensi, cipressi solitari e uomini della strada: l'uomo semplice con la sua solitudine.
Collettiva
In tanti lo hanno amato, stimato e apprezzato profondamente. Chi lo ha conosciuto veramente parla della sua grande umanità con commozione. L'uomo Ottone Rosai non ha avuto vita facile ma la grandezza dell'artista è nel patrimonio artistico del Novecento. E' stato un ‘maestro' come pochi altri e ancora oggi abbiamo le testimonianze affettuose dei suoi allievi e amici di vita che lo ricordano con immutato rimpianto.
Franca Barbara Frittelli è stata la giovane ed unica ragazza a cui fu concesso di stare nel gruppo dei "rosaiani". La sua grande passione era la pittura e in Rosai trovò il maestro d'arte e di vita a cui dedicò, dieci anni fa, un bel libro di ricordi e testimonianze di un'epoca in cui intellettuali, artisti e poeti animavano i caffè storici fiorentini.
Nel 1956 arrivò a Firenze il giovane americano Ken Tielkemeier con l'intento di seguire i corsi di Rosai all'Accademia di Belle Arti; aveva visto un suo quadro a Brera e ne era rimasto affascinato. Conobbe Franca Barbara, si sposarono e condivisero una vita consacrata all'arte.
Fra gli amici dell'epoca, con Dino Caponi condivisero gioventù e sogni. C'era proprio Dino quel giorno in cui, improvvisamente, Rosai morì ad Ivrea, il 13 maggio 1957. Il giorno dopo si sarebbe inaugurata una grande mostra: il primo grande vero riconoscimento al maestro Ottone Rosai di Firenze.
Sono passati cinquant'anni. La galleria FYR – Foyer degli artisti rende omaggio al valore di un pittore che ha influenzato generazioni di artisti, che ha lasciato tracce di una personalità forte e poetica, che ha rappresentato la toscanità coi suoi scorci appena accennati, colori intensi, cipressi solitari e uomini della strada, giocatori di toppa: l'uomo semplice con la sua solitudine.
Così lo ricorda oggi Franca Barbara Frittelli: "Ottone Rosai, pittore universale, uomo di grande umanità, maestro generosissimo. Studiare con lui era vivere, respirare lo stimolo dell'arte. Aspettava, come diceva, "il miracolo"; guardava tra uno studente e l'altro con apprensione, a volte con avvilimento. Il suo aiuto era nello spirito, non toccò mai la tela di uno studente; diceva ad un tratto a tutta la classe: "oh, ma il bianco non lo usa più nessuno?", e questo raddrizzava la schiena a tutti noi. Un maestro che ti dava con calore umano la mano della fiducia."
La mostra è costituita principalmente dalle opere di Franca Barbara Frittelli e Ken Tielkemeier a cui si affiancano Dino Caponi, Enzo Faraoni, Nino Tirinnanzi e Vladimir Kara.
Inaugurazione: domenica 13 Maggio 2007 alle 17
FYR Foyer degli artisti
Borgo Albizi 23 - Firenze
Orari: 16-19,30
Ingresso gratuito