La mostra vuole mettere a nudo attraverso la fotografia il 'ghetto' di San Nicola Varco. Il progetto Borderline ha gia' vinto il primo premio al concorso dal tema 'Tutti uguali e diversi' di Anversa, patrocinata dall'Unicef.
Fotografie per il progetto Borderline
Per inaugurare il proprio studio, Titti Gaeta e Lello Sozio, proporranno, una mostra dal titolo “Borderline. Frammenti di vite al margine”. Percorrendo la linea di confine di una realtà al limite, quella del “ghetto” di San Nicola Varco, tristemente noto per essere diventato il “rifugio” di centinaia di immigrati nella Piana del Sele, al di là della pura ricerca estetica, la mostra vuole mettere a nudo un “non luogo”, con le sue contraddizioni e i suoi paradossi, così da poterne estrapolare, in maniera visiva, tutte le conseguenze troppo spesso nascoste e taciute.
Il progetto Borderline, curato nei testi da Stefano Durante e Laura Mustacchio ha già raggiunto un importante traguardo, conquistando il primo premio alla esposizione- concorso dal tema “Tutti uguali e diversi”, patrocinata dall’Unicef, svoltasi lo scorso 14 aprile ad Aversa, conquistando la giuria per essersi imposta quale “opera unica, intrisa di fedele ricerca della verità, forte messaggio di denuncia e autentica impronta sociale” . Il progetto Borderline nasce due anni fa da un’idea dei due reporter come rubrica fotogiornalistica del mensile “Il giornale di Eboli- dal 1915”.
L’intento è quello di portare alla luce, attraverso le immagini, disservizi, disagi, inefficienze della società contemporanea, nello spicchio di terra reso famoso nel mondo da Carlo Levi. Borderline si propone, insomma, di essere contenitore di numerose iniziative, fotografiche e culturali in genere, d’impatto visivo e sociale. Per la prima volta, dunque, l’appuntamento fisso con Borderline sarà “live”, con ingresso libero, e con la possibilità di incontrare da vicino gli artefici di questo ambizioso progetto.
Inaugurazione ore 19
Digital art studio
Via Italia, 31 - Battipaglia (SA)
Ingresso libero