Photo & Contemporary
Torino
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WEB
Patrizia Guerresi Maimouna
dal 28/3/2007 al 11/5/2007

Segnalato da

Valerio Tazzetti




 
calendario eventi  :: 




28/3/2007

Patrizia Guerresi Maimouna

Photo & Contemporary, Torino

Esposte installazioni, fotografie e video: l'artista ha concepito questa mostra come rappresentazione di due stazioni mistiche, in due sale: una con opere bianche, l'altra con opere scure.


comunicato stampa

The Mystic Body

29 Marzo – 12 Maggio 2007

The Mystic Body è il titolo della mostra di Patrizia Guerresi Maimouna che si inaugura il 28 Marzo 2007 presso la galleria Photo&Contemporary di Torino. Scultrice, autrice di video ed installazioni, l’artista veronese “agisce attraverso il mito, il sacro e la dimensione del femminile che appare da frammenti e da parti significative di un corpo umano che diviene anche corpo religioso e mistico”; così scrive Francesca Alfano Miglietti nel catalogo che dà il titolo anche alla mostra : “The Mystic Body”.

Saranno esposte installazioni, fotografie e video: l’artista ha concepito questa mostra come rappresentazione di due stazioni mistiche, allestite in due sale differenti: una con opere bianche, l’altra con opere scure. Nella stanza delle opere bianche (che ricorda la ritualità islamica ), si erge come un grande muro divisorio, un’installazione di grande effetto ed impatto dal titolo “Wall”, composta da numerosi scaffali in legno che contengono dozzine di scarpe realizzate in resina bianca; sono oggetti raffreddati e omologati dal colore bianco, ma che mantengono l’energia della moltitudine delle persone che le hanno indossate.

Dietro questa grande installazione due sculture bianche, “White Kunta”, poste sul pavimento, rappresentano due donne velate, chine in posizione di meditazione . Sulla parete, una grande foto in bianco e nero “ The Virgin of the book” rappresenta una donna che indica le lettere “alif la min “ presenti all’inizio di molti versetti coranici.
Nella stanza delle opere scure, ci si sofferma all’improvviso davanti alla “Fathima”, opera fotografica che attrae per la profondità a la forza energetica spirituale, un corpo alcova che si trasforma come una cappella buia. Di fronte, la foto “Constellation” rappresenta delle mani scure che vagano nell’universo con alcuni segni bianchi sulle punte delle dita che appaiono come fonti luminose.

A pavimento le sculture “Black Kunta” raffigurano tre donne in resina nera dai lineamenti africani con la bisettrice bianca sul volto, coperte da ampie tuniche che nascondono le membra raccolte, creando un gioco corposo, ma equilibrato di masse.

In mostra saranno presenti anche due opere esposte recentemente al Museo di Atlanta, il trittico “Light Signs Faces” e “Light Signs Feet”: il corpo come luogo dell’Universo, il segno come astrazione simbolica.
Coclude l’esposizione il video “La Via del Latte”, un’installazione composta da una vasca colma di latte sulla quale vengono proiettate due mani che cercano continuamente di togliere il latte senza mai consumarlo, una metafora del pozzo infinito di luce.

Patrizia Guerresi Maimouna è un’artista che induce alla meditazione e che porta il visitatore ad entrare in una spirale energetica estatica, mai dottrinale: mette a confronto linguaggi mistici differenti, li miscela, per poi farli riapparire come per incanto in un mondo nuovo, dove la simbologia dell’etica è il valore universale.
L’artista presenterà il 24 marzo 2007 le sculture “Gli Stiliti” nel nuovo museo “Palazzo della Ragione” a Verona, nella mostra “Il Settimo Splendore,la modernità della malinconia” curata da Giorgio Cortenova.
Patrizia Guerresi Maimouna

Dal 1994 i temi dei suoi lavori sono la spiritualità femminile, le simbologie religiose e il velo . Le mostre più importanti oltre agli inviti giovanili nel 1982 e nel 1986 alle due Biennali di Venezia e nel 1987 alla Dokumenta di Kassel, sono: nel 1995 alla Galleria La Giarina di Verona dove presenta una serie di sculture, gli“ Eggmen” figure concluse in se stesse installate in posizione china di preghiera. Nel 1996 alla Galleria Bianca Pilat di Milano dove realizza l’installazione “le lacrime di Allah”, gocce in resina bianca che pendono dal soffitto. Espone nel 1999 in una mostra personale alla Rocca di Umbertide e alla Fondazione Mudima di Milano le prime “Velate” in cerchi, realizzate in resina bianca accompagnate da un suggestivo video “La Vergine delle rocce” ancora di estrema attualità, (una donna che si toglie continuamente il velo senza mai svelarsi); seguono poi numerose mostre su questo tema come quella nel 2001 alla Galleria Valmore di Vicenza, nel 2002 alla Galleria Varart di Firenze ed alla Galleria Levy di Madrid.

Nel 2004 presenta l’installazione “The Carpets” tappeti in terra cotta, al Museo Contemporary III di Atlanta USA, nel 2005 espone alla Bel Art Gallery di Milano una serie di lavori sul tema della Donna Mistica Africana. Partecipa con una grande scultura dal titolo “Light Signs”, in occasione delle Olimpiadi 2006 a Torino, organizzata dallo Studio Copernico con testo in catalogo di Maurizio Calvesi. Nel medesimo anno, il Museo d’arte Contemporanea Palazzo Forti di Verona acquisisce la scultura “Kunta. Presenta nella nuova sede Spazio Teca, l’installazione “Walls” e realizza una personale presso la Klaus Gramse Gallery con la presentazione di due suoi video allo Istituto Italiano di Cultura a Colonia in Germania. Partecipa con 6 grandi fotografie alla Biennale di fotografia ,organizzata dal Museo Ken Damy di Brescia.

Realizza una mostra dal titolo “Adji e Marlene - the Sisters” presso la Galleria di Paola Colombari di Milano.
E’ presente con opere fotografiche e video alla Biennale di Malindi, partecipa in Febbraio 2007 alla Biennale di Teheran., ed espone il 24 marzo 2007 le sculture “Gli Stiliti” nel nuovo museo “Palazzo della Ragione a Verona, nella mostra “Il Settimo Splendore” curata da Giorgio Cortenova.

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