PerForm Arte Contemporanea
La Spezia
via XXIV Maggio 57
0187 732884
WEB
Giuliana Bellini
dal 19/1/2007 al 14/4/2007
Dal Lunedi' al Sabato su appuntamento

Segnalato da

Enrico Taddei




 
calendario eventi  :: 




19/1/2007

Giuliana Bellini

PerForm Arte Contemporanea, La Spezia

Con questa nuova installazione l'artista gioca, immagina, riflette ancora una volta a partire dal tema della vita. E lo fa nel suo consueto linguaggio vitalistico, iridescente, metamorfico e non del tutto - o non banalmente - gioioso.


comunicato stampa

Still Life?

Vita. Anzi, vite. Con l’installazione proposta alla galleria PerForm Contemporary Art di La Spezia, Giuliana Bellini gioca, immagina, riflette ancora una volta a partire da questo tema. E lo fa nel suo consueto linguaggio vitalistico, iridescente, metamorfico e non del tutto - o non banalmente - gioioso.

Entrando nello spazio creato dall’artista, si e' proiettati in un ambiente ovattato, d’un bianco avvolgente, non freddo, che come attraverso un invisibile diaframma ci sottrae allo spazio domestico, quotidiano.

Superato dunque il limite, calpestando un suolo particolarmente “reattivo“, ci troviamo all’improvviso nel bel mezzo di un curioso microcosmo, fatto di insolite meduse che strisciano silenziose sul pavimento, e ispidi vermi che si arrampicano imperturbabili sulle pareti.

Particolarita' di queste creature e' di produrre la sensazione di impercettibile ma brulicante movimento (still life?) nonostante gli oggetti in questione siano inequivocabilmente… artificiali. La magnetica suggestione creativa generata dalla Bellini e' proprio quella di moltiplicare la nostra percezione, che con un effetto sinestetico parte dal colore, dalla luce, dal tatto per giungere ad un’impressione di vivo dinamismo.

Questo avviene anche grazie alla scelta dei materiali, poveri e semplicissimi: polietilene fuso e colorato in rosso sanguigno per le meduse piu' carnose e inquietanti, maglia metallica per quelle piu' eleganti e innocue, filo di rame e alluminio per la miriade di baluginanti tentacoli. La stessa materia e' utilizzata per gli striscianti esseri alle pareti: maglia metallica per il corpo, filo di rame per i curiosi aculei che spuntano numerosi, come lucidi peli, da questi lunghi e lucenti lombrichi.

E questa sensazione visiva di vita dinamica, ondeggiante, brulicante e' contrastata e in parte esaltata, dal silenzio che avvolge l’intero scenario, creando un effetto di movimento frenetico ma bloccato in una sorta di fluida istantanea, o di nevicata marina.

E’ proprio questo silenzio enigmatico, che ci colpisce e ci distrae, dopo un primo momento di rapimento, da tutta la bellezza ironica e iridescente della scena, a ricondurci alla primigenia riflessione che ha generato la visione che abbiamo di fronte: quella sulla vita senza l’uomo.

E’ indubbio che noi che stiamo camminando fra questi esseri fantastici siamo dei visitatori occasionali, e probabilmente indesiderati, di un microcosmo che fa tranquillamente a meno di noi, che anzi mostra un pieno equilibrio chiuso in se stesso. L’interrogativo che ci dovremmo porre - anche se forse e' piu' rassicurante non rispondere - e' se questo universo di strane esistenze cui ci troviamo di fronte non sia proprio quello che sopravvivra' dopo di noi, dopo che ci saremo violentemente autodistrutti oppure ci ritroveremo talmente allontanati dalla vita da non essere piu' in grado di sostenerla, riprodurla, viverla. Questo e' il suggerimento che gia' molte volte Giuliana Bellini sembra averci dato attraverso le sue opere, che sotto la veste della bellezza e dell’ironia nascondono un pressante e assai legittimo interrogativo sulle sorti della nostra specie.

L’appariscente veste protagonista che assumono dunque in questo contesto le fantastiche - ma anche assai reali - creature dell’artista sembra dunque essere una sorta di sarcastica rivincita da parte di tutte le “altre" forme di vita troppo frettolosamente ignorate e considerate con sprezzante e ingiustificato senso di superiorita', e che nascondono invece la preziosa potenzialita' vitale che le traghettera' indenni, attraverso le naturali metamorfosi, verso un futuro che forse l’uomo invece si precludera' per sua stessa mano. Sotto l’ironia si cela un monito tutt’altro che divertente e leggero: il segreto e' apprendere la vita dagli organismi piu' impensati? In ogni caso, attenzione: forse tra breve saremo noi a scoprirci still life…

Inaugurazione: Sabato 20 gennaio 2007 h. 18-21

PerForm Arte Contemporanea
Via XXIV Maggio 57 La Spezia
Orario: dal Lunedi' al Sabato su appuntamento
Ingresso libero

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