Fondazione D'Ars Oscar Signorini Onlus
"Origine della Forma delle lettere dell'alfabeto" e "Foto-grafi'e". Palato, lingua trachea, denti, fiato sono elementi costitutivi di un complesso sistema interattivo e Morganti si cala in una ricerca creativa nell’antropomorfismo della lettera.
"Origine della Forma delle lettere dell'alfabeto" e "Foto-grafi'e"
a cura di Grazia Chiesa
(...) Giorgio Morganti - nel suo indagare alle origini delle forme - individua
nella cavita' orale e nel suo rapporto con l’emissione di fiato, la radice per cosi'
dire “corporea" della nascita' delle lettere. Gia' in passato lo aveva fatto con i
numeri e la posizione delle dita nell’atto di contare, ora ci presenta 21 tavole con
la sezione longitudinale del cavo orale e le lettere, disegnate in pastello rosso,
che si edificano in essa. Palato, lingua trachea, denti, fiato sono elementi
costitutivi di un complesso sistema interattivo e Morganti si cala in una creativa,
leonardiana ricerca nell’antropomorfismo della lettera. Un’intuizione dapprima
“visiva" che l’artista milanese elabora da tempo e sviluppa in seguito graficamente.
Questo alfabeto corporeo/umano e', alla fine, un opera concettuale, un discorso sulla
comunicazione, sulla presenza. Comunicazione come trasmissione e quindi passaggio di
cultura, tradizione storica. Un passaggio che non si avvale soltanto di operazioni
astrattive dell’intelletto, ma che implica tutto l’essere umano, in un continuo
interagire corpo-segno. L’indagare di Morganti e' un atto creativo e insieme un
tributo all’uomo nella sua interezza, nella sua forma terrena-terrestre legata
inscindibilmente a quella piu' eterea del pensiero.
L’interazione e' pure argomento essenziale per entrare nella seconda serie di opere
che presenta Giorgio Morganti in questa mostra: un lavoro originale e di notevole
maturita' artistica. Sono fotografie scattate a Milano e soprattutto in periferia,
architetture anni ‘60-’70, con attenzione a finestre, grondaie, piccoli e spesso
insignificanti particolari. All’interno di ogni foto campeggia un quadrato bianco
che pronuncia singolari frasi (sei righe) in un dialogo con i soggetti che si trova
di fronte. Il quadrato, proiezione dell’artista come soggetto simbolicamente puro,
senza sovrastrutture culturali, e' luogo di ingenue sensazioni che permettono di
poetizzare, umanizzare, vedere al di fuori senza pensare alle categorie brutto-bello
ma lasciando spazio ad intuizioni immediate. La poesia del quotidiano, l’epica
urbana, la banalita' come nuova categoria estetica abbinabile alle tante periferie,
tutte uguali ma figlie della storia dell’architettura contemporanea, e soprattutto
“zona franca". Luogo onirico ove esprimere direttamente i desideri, come quando il
quadrato bianco, soggetto pensante e parlante chiede all’autobus: “fermati e portami
a New York!". Il quadrato bianco rappresenta forse l’arte/artista, con la sua
soggettivita' proiettata in un campo dove tutto e' sempre e ancora da inventare, dove
il possibile espressivo resta, "sconfinatamente senza limiti" Cristina Trivellin.
Giorgio Morganti e' nato a Desio nel '47. si e' laureato in Architettura nel 1971. Ha
insegnato Geometria Descrittiva e Progettazione presso l'Istituto Statale d'Arte di
Monza fino al 1994. Dal 1967 ha realizzato mostre collettive in Italia e all'estero
e numerose personali tra le quali ricordiamo: 1989: Galleria 9 Colonne, Brescia.
1990 Galleria 9 Colonne Bologna. 1991 Studio D'Ars Milano, 1996 Galleria Avida
Dollars Milano - Milano. 1997 Forte Crest, S. Donato Milanese, 2000 Studio D'Ars
Milano.
Vive e lavora a Milano, in Via Vacani, 1. tel. 024079090
Inaugurazione: martedi' 24 ottobre 2006 dalle ore 18 alle ore 23
Studio D’Ars
via Sant’Agnese 12/8 - Milano
Orario: lunedi', mercoledi', giovedi' ore 17-19, martedi' e venerdi' ore 10-20 e su
appuntamento.