Davide Tirelli
dal 22/10/2006 al 29/10/2006
Segnalato da
22/10/2006
Davide Tirelli
The Light Gallery, London
Io non lancio bombe, faccio quadri. L'artista presenta i suoi ultimi lavori (bitume su tela e cartoni) ed una selezione delle opere piu' importanti del suo percorso artistico: sculture lavico plastiche scolpite dal fuoco e reinterpretazioni di dipinti di epoca barocca su cartelli stradali.
Io non lancio bombe, faccio quadri
Davide Tirelli, noto artista italiano, presenta alla Light Gallery di Londra,
5 Porchester Place W2 2BS, i suoi ultimi lavori (bitume su tela e cartoni) ed una selezione delle opere piu' importanti del suo percorso artistico (sculture lavico plastiche scolpite dal fuoco, reinterpretazioni di dipinti di epoca barocca su cartelli stradali).
Per accostarsi al suo modo di intendere l’arte, e' interessante considerare il parallelo tra due epoche: quella della caduta dell’impero romano e la nostra (quella dell’apogeo informatico e delle mode). La prima produsse il “laus fumi et pulveris" (l’elogio del fumo e della polvere) a dimostrazione di come una societa' privata di contenuti e prospettive culturali potesse esaltare con le parole qualunque cosa.
L’arte contemporanea, fatta sempre piu' di opere che hanno l’imprescindibile necessita' di un “manuale d’istruzioni" per poterle leggere, sta sortendo il medesimo perverso e pericoloso effetto di quel trattato latino di quasi duemila anni fa: privare le persone della fantasia, dell’autonomia interpretativa, della possibilita' di confrontare il proprio gusto, il proprio intimo sentire con l’opera d’arte stessa.
Il lavoro di Davide Tirelli mantiene intatta la profondita' dell’inconscio, e dunque del sogno attraverso un linguaggio sfigurante, che esplode e ribolle in forme quasi sonore. Un arte cosi' innovativa e avanti a se stessa che non bisogna comprenderla ma respirarla.
Egli afferma: “…oggi l’artista ha la responsabilita' e il dovere morale di non creare nella gente straniamento e senso di inadeguatezza rispetto all’opera d’arte; per evitare un possibile collasso culturale ha senso che l’artista agisca in modo rivoluzionario, non certo producendo come 40 anni fa la merda d’artista in barattolo, bensi' tornando ad “annullarsi" di fronte alla tela, alla materia, al processo creativo immediato, a farsi umile interprete di valori universali che permettano allo spettatore di sentire accadere qualcosa di buono nella coscienza. Bisogna irrompere con forza e in direzione della vita: per questo io non lancio bombe, faccio quadri".
Davide Tirelli, classe 1967, vive e lavora tra Milano e Cannes. Ha esposto in diverse collettive e personali in Europa e Stati uniti; ha collaborato all’allestimento di alcune importanti pie'ces teatrali, tra cui la prestigiosa “Hamlet Suite" di Carmelo Bene. Presente in diverse collezioni d’arte contemporanea pubblica e privata (tra cui la svizzera UBS), ha realizzato nel 2002 lo “Scudo Pardo", prestigioso riconoscimento per il Film Festival di Locarno.
Tra i suoi estimatori Luciano Pavarotti e Sharon Stone che, durante una manifestazione di beneficenza lo scorso maggio a Cannes ha aggiudicato una sua tela. Molto sensibile alle cause umanitarie, partecipera' a dicembre, su invito della principessa Stephanie, all’asta di beneficenza in favore dell’associazione fight aids di Montecarlo, donando una sua opera.
Alcuni sui lavori saranno poi venduti nello stesso periodo dalla prestigiosa Schulerauktionen di Zurigo.
Vernissage: martedi' 24 ottobre dalle 19
The Light Gallery
5a Porchester Place W2 2BS - London