Istituto Italiano di Cultura
Madrid
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Federica Marangoni
dal 25/5/2006 al 29/9/2006

Segnalato da

CACTicino.net


approfondimenti

Federica Marangoni



 
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25/5/2006

Federica Marangoni

Istituto Italiano di Cultura, Madrid

La mostra e' allo stesso tempo la storia delle opere del percorso dell'artista, muovendo dalle farfalle di vetro e neon degli anni ’80, ai lavori degli anni ’90, fino alle piu recenti opere come “Tolerance in Tolerance".


comunicato stampa

I luoghi dell'Utopia

L’Istituto Italiano di Cultura di Madrid recentemente restaurato inaugura con una Mostra dell’artista Federica Marangoni, un percorso antologico e un’opera permanente “Continuita'", per il patio del palazzo. L’artista ha una lunga storia di attivita' ed esposizioni e ha operato molto in Spagna, anche per questo la sua presenza in quest’occasione di rinnovo della sede rappresenta assieme l’Italia e il paese ospitante nel quale ha realizzato negli anni molte mostre e varie opere pubbliche.

La grande Installazione del patio con struttura in acciaio,vetro e neon, un simbolico arcobaleno, e' stata appositamente realizzata per questo evento. Leggero e forte nello stesso tempo il grande arco policromo si spezza e continua da quel punto a versare i suoi colori in una colata di luce al neon, occupa l’area del patio senza chiuderlo e sale quasi fino al secondo piano del palazzo. “L’arcobaleno e', allo stesso tempo, parte della nostra mente e parte del mondo come dimostrato dal fatto che ogni arcobaleno e' privato. Nessuno puo' vedere l’arcobaleno di un’altra persona. Eppure l’arcobaleno non e' una immagine mentale, un’idea immateriale, ma un fatto fisico esterno ai confini del nostro corpo. L’arcobaleno incarna la natura fondamentale del mondo: non e' qualcosa di statico, bensi' un processo. L’arcobaleno non e', ma diviene." (Riccardo Manzotti) La mostra “ I luoghi dell’Utopia" si sviluppa invece a partire dallo scalone del palazzo settecentesco.

Disseminata in un ampio percorso per tutte le stanze, con il suo vivace e preciso linguaggio, dove la tecnologia, video e luce al neon, e' presenza virtuale ed allo stesso tempo materia concreta, evocativa di messaggi, storie e metafore che accompagnano il visitatore nei vari “luoghi dell’Utopia". “Sovrastante il portale d’entrata dell’Istituto Italiano di Cultura a Madrid, un filo di neon azzurro, del colore di un cielo settembrino - a significare ancora e sempre la trasparenza dell’aria, del vetro e dell’acqua, elementi di vita, di purificazione, di mobilita' dello sguardo e d’illimitata incontinenza del pensiero - ci invita a superare la soglia. Oltrepassare, cioe', la linea di confine tra la realta' - ormai - “del gruppo" e l’universalita' espressiva e linguistica individuale dell’artista; “quel" famoso teatro magico, laddove tutto e' inammissibile e cio' nondimeno avverabile e avveniristico." (Mario Casanova)

Questa mostra e' allo stesso tempo la storia delle opere fondamentali del percorso artistico di Federica Marangoni, muovendo dalle farfalle di vetro e neon degli anni ’80, ai lavori degli anni ’90, “Scala senza fine", “Freiheit" bobina ingabbiata in neon rosso, fino alle piu recenti opere come “Tolerance in Tolerance", importante videoinstallazione a forti tematiche sociali e umane e ad installazioni inedite esposte per la prima volta. Nel mese di Settembre verra' inoltre pubblicato un volume sull’opera dell’artista Italiana, con testi critici di Mario Casanova, Viana Conti e Riccardo Manzotti e ampio percorso di riproduzioni di opere, che verra' presentato a Madrid prima della chiusura della mostra.

“Federica Marangoni, riesce con un cumulo di frammenti di vetro colorato a dare simbolicamente immagine alle incrinature del reale nel suo impossibile confronto con l'integrita' utopica del sogno. Il suo viaggio nella trasparenza, nella luce e nel colore arriva da lontano, dalla cultura bizantina al colorismo veneto, dalla Secessione klimtiana al minimalismo di Dan Flavin, Donald Judd, al concettualismo di Joseph Kosuth. Lo spettacolo percettivo allestito dall’artista si anima attraverso le relazioni tra le opere e lo sfondo, tra gli effetti di luce irradiata e quelli di luce riflessa, attraverso personali modalita' di abitare l’abitato, di fare storia propria entrando nell’altrui storia, di accendere la luce dell’imprevisto, nella penombra quotidiana del gia' visto." (Viana Conti)

Inaugurazione: venerdi' 26 maggio alle ore 20.00

Istituto Italiano di Cultura
Calle Mayor 86 - Madrid

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