Eadweard Muybridge
Cartier Bresson
Jacques-Henry Lartigue
Arturo Bragaglia
Daniela Palazzoli
Renzo Piano
La mostra consente di immergersi nelle varie fasi dell'evoluzione della fotografia istantanea. Il percorso ne segue gli sviluppi storici fino al suo collegamento con le apparecchiature che hanno permesso la proiezione alla velocita' di ventiquattro fotogrammi al secondo, per ricostruire l'illusione ottica del movimento e giungere infine alla nascita del cinema. L'esposizione si svolge contemporaneamente in due sedi: Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli al Lingotto e nell'Aula del Tempio del Museo Nazionale del Cinema. Prestigioso testimonial della mostra, parte del ciclo ''La fotografia vista da.'', e' l'architetto Renzo Piano.
Museo Nazionale del Cinema fino al 9 dicembre 2003
La mostra, voluta dall'Associazione Amici Torinesi dell'Arte Contemporanea e dalla GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, fa parte del ciclo "La fotografia vista da.", che nelle mostre precedenti ha visto quali protagonisti eccellenti personalita' come Alberto Arbasino, Leonardo Sciascia, Josif Brodskij, Furio Colombo, Gae Aulenti e Roberto Calasso. La mostra e' realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino e la
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli.
Prestigioso testimonial della mostra "L'attimo fuggente fra fotografia e cinema" e' l'architetto Renzo Piano, che del linguaggio fotografico ha dichiarato di apprezzare soprattutto l'istantanea e il suo rapporto con il cinema. L'immagine a cui fa riferimento e' la sequenza finale del film Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni, dove l'esplosione di una casa e' resa con sensazionale
efficacia dall'effetto di ralenti, grazie al quale ogni dettaglio, dato il ritmo frammentato, e' restituito allo spettatore nella sua totale devastazione. Da questa idea e' partita la riflessione di Daniela Palazzoli, curatrice dell'iniziativa.
La mostra consentira' al visitatore di immergersi nelle varie fasi dell'evoluzione della fotografia istantanea. Il percorso ne seguira' gli sviluppi storici fino al suo collegamento con le apparecchiature che hanno permesso la proiezione alla velocita' di ventiquattro fotogrammi al secondo, per ricostruire l'illusione ottica del movimento e giungere infine alla nascita del cinema.
L'esposizione si svolge contemporaneamente in due sedi:
- presso la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli al Lingotto di Torino e' proposta una antologica di circa duecento fotografie in b/n e a colori che, dopo avere reso omaggio all'inventore dell'istantanea Eadweard Muybridge (ca. 1878), racconta attraverso scatti che hanno fatto epoca, di autori come Cartier Bresson, Jacques-Henry Lartigue, Arturo Bragaglia e immagini spettacolari come lo sbarco del primo uomo sulla luna, la goccia di latte di Edgerton, gli scatti
d'amore di Doisneau a Parigi e Eisenstaedt a New York, fino al sensazionale crollo delle Twin Towers, lo sviluppo storico dell'istantanea, curando sia l'aspetto artistico sia quello della comunicazione popolare delle varie forme di fotogiornalismo
- nell'Aula del Tempio del Museo Nazionale del Cinema di Torino viene proposto, attraverso le dieci tappe piu' significative, il percorso che ha condotto a quel fenomeno artistico e industriale di straordinaria importanza che e' stata l'invenzione del cinema. La narrazione si svolge collegando preziose apparecchiature del precinema con le immagini, attraverso le quali si e' arrivati a mettere a punto la piu' popolare forma d'arte del Novecento
L'esposizione e' storico-didattica, propone immagini, oggetti e temi che permettono di ricostruire le importantissime fasi che hanno condotto alle due fondamentali invenzioni del nostro tempo: l'istantanea e il cinema.
L'allestimento e il percorso sono curati dall'architetto Franco Origoni dello Studio Renzo Piano, con riproduzioni delle immagini in grande formato, allestite in un contesto scenografico, cosi' da trasformare il visitatore in protagonista. Chi visita la mostra puo' personalmente sperimentare le carenze del suo sguardo nel cogliere il movimento di oggetti e persone, fino ad arrivare a capire come funziona la comunicazione artificiale per immagini in movimento e come,
attraverso il flusso mediatico, puo' venire manipolato. La tesi di Daniela Palazzoli e' che il visitatore - costruendosi una solida coscienza dei limiti della visione umana e del modo in cui essi sono stati usati nei media, anche al fine di realizzare dei grandi capolavori - puo' continuare a gioirne senza restarne vittima.
Questa mostra, preziosa anche per gli specialisti, per la prima volta mette in relazione, attraverso la visione, il linguaggio spaziale dell'istantanea con quello temporale del cinema. In tal modo l'inconscio ottico diventa esplorabile per nuovi itinerari creativi.
Il catalogo, edito da Bompiani Arte del Gruppo Skira, e' composto da circa 250 pagine con piu' di 200 illustrazioni in b/n e a colori
Immagine: Eliot Elisofon, Marcel Duchamp scende scale
Orario Pinacoteca Agnelli MA-DO 9-19, LU chiuso
Museo del Cinema: MA-ME-GI-VE 9-20, SA 9-23, LU chiuso
Museo Nazionale del Cinema
Via Montebello, 15
10124 Torino
Tel. +39 011 8159000
Fax +39 011 8122503
Ufficio Stampa GAM:
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tel. 011 4429523
Ufficio Stampa Museo Nazionale del Cinema:
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tel. 011 8159016
Ufficio Stampa Pinacoteca Agnelli
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tel. 011 0062743